Dedicata alle macchine di Leonardo la mostra Forme di ingegno
Nell’ex convento dei Cappuccini
Alle ore 17 nell’ex convento dei Cappuccini inaugurazione della quinta mostra “Forme di ingegno” organizzata dall’associazione culturale Ingenium presenta sarà dedicata alle macchine di Leonardo da Vinci.
La mostra resterà aperta sino a domenica 25 maggio, con orario il sabato e la domenica dalle ore 15 alle 20 e su prenotazione telefonando ai numeri: 0171.945883; 348.2433170; 346.6020107.
Esposti due gruppi di riproduzioni in scala di congegni ideati dal più grande ingegnere di tutti i tempi e riscontrabili nei suoi Codici.
Negli spazi espositivi esterni, a corredo di queste tematiche, saranno presentate riproduzioni stilizzate di modelli di aerei e, durante le domeniche interessate, si potranno osservare dal vivo le evoluzioni di mini elicotteri e droni.
E' inoltre possibile visitare l’esposizione, seppur parziale e provvisoria, di alcuni dei tanti macchinari d’epoca che l’associazione ha raccolto e che verranno ospitati nel parco-museo in costruzione, insieme alla collezione di mini motori Vacuum, Stirling e a vapore di F. Gaveglio e i laboratori in miniatura costruiti dal piaschese P. E. Agasso.
Il sodalizio culturale si è costituito alcuni anni fa con l’intenzione di individuare ed evidenziare il “bello” in quegli spazi dell’attività umana non direttamente riconducibili alle classiche espressioni dell’arte.
“Bella e quindi degna di osservazione – spiega il presidente Giovanni Tolosano - e considerazione pensiamo che siano anche la capacità e il talento che stimolano da sempre l’uomo nell’arrangiarsi, nel trovare soluzioni tecniche in grado di sostenerlo ed aiutarlo specialmente nell’espletamento dell’attività lavorativa, sia rurale che artigianale o industriale. In questo contesto – dice il presidente - come non dare voce alla persona che più di ogni altra è stata in grado di inventare congegni i più disparati, frutto di un ingegno fuori dal comune, in tempi nei quali la tecnica era ancora di là da venire. Leonardo da Vinci ha saputo contemperare l’attività artistica classica con un’inedita capacità ingegneristica. Uno ei più grandi orgogli per noi italiani”.