Dal 9 gennaio Schermi d’autore inverno

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Al cinema Lux, a cura del cineclub Méliès. Otto viaggi in doppia serata a scelta, al giovedì o al venerdì, alle ore 21

Data:

30 Dicembre 2024

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7 min

Dal 9 gennaio Schermi d’autore inverno
Dal 9 gennaio Schermi d’autore inverno
Al cinema Lux torna la programmazione di qualità con la seconda rassegna stagionale del cineclub Méliès, per un inverno con titoli di altissimo valore culturale. Si parte giovedì 9 gennaio prossimo con "L'innocenza" di Kore'Eda Hirokazu e si chiude venerdì 28 febbraio con "Un'orchestra stonata" di Emmanuel Courcol. Durante il percorso di Schermi d’autore d’inverno saranno presenti Denise Tantucci per "Wanted", Manoocher Deghati per "Civil War" ed Enrico Maria Artale per "El Paraìso". In tutto otto viaggi in doppia serata a scelta, al giovedì o al venerdì, alle ore 21

Tariffe: l’accesso alle proiezioni sarà possibile in abbonamento a 18 euro (con tessera associativa ANCCI-Méliès in corso di validità per la stagione 2024-25 compresa nel prezzo dell'abbonamento stesso) o con il biglietto singolo fissato a 6 euro a spettacolo. È possibile sottoscrivere l'abbonamento direttamente in sala, in occasione degli spettacoli di rassegna. Confermati i servizi che ormai segnano la differenza del Circolo con le realtà simili: l'introduzione alla visione precedente la proiezione, la “ruota delle emozioni” applicata al cinema, la video-recensione in 180 secondi. Tante sorprese attendono i partecipanti al ciclo di proiezioni. I prezzi, decisamente competitivi, sono stati resi possibili grazie al supporto dei molti sponsor che hanno sostenuto l'attività del Circolo (l'elenco completo è disponibile sul sito www.cinemaluxbusca.it nella pagina "partnership").

Info:
www.cineclubmelies.it -  direttivo@cineclubmelies.it  - 349.1817658.
 
Il calendario degli appuntamenti
Giovedì 9 e venerdì 10 gennaio “L’innocenza” del cineasta giapponese Kore’eda Hirokazu, insignito a Cannes con il prestigioso Prix du scénario (assegnato alla Miglior sceneggiatura): Minato che ha 11 anni e vive con la madre vedova, inizia a comportarsi in modo strano e torna da scuola sempre più avvilito. Tutto lascia pensare che il responsabile sia un insegnante, ma la verità si rivela essere un'altra…

Giovedì 16 e venerdì 17 gennaio un’opera visionaria e anticipatoria del cineasta francese Bertrand Bonello, “The beast”: ambientato in un futuro prossimo, nel quale le emozioni sono ormai una minaccia, il film racconta la storia di Gabrielle, che sceglie di purificare il suo DNA tramite una macchina che la immerge nelle sue vite precedenti… presentato alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, vanta una Lèa Seydoux in stato di grazia.

Giovedì 23 e venerdì 24 gennaio sarà proposto “Wanted” del regista Fabrizio Ferraro: un inquietante nuovo ordine che indaga e reprime. Le vite di tre donne si intrecciano in un ambiguo gioco di fughe e catture, in cui i ruoli di vittima e carnefice si scambiano fino a confondersi. Un film che prova a interrogare sul genere cinematografico e sui meccanismi del potere… 

Giovedì 30 e venerdì 31 gennaio il quarto appuntamento sarà con la nuova opera di Alex Garland, cineasta londinese di grande talento e già autore di “Ex machina” e “Men", “Civil war”: in un futuro prossimo, negli Stati Uniti, si sta combattendo una logorante guerra civile a causa della polarizzazione tra fazioni avverse. Un gruppo di giornalisti deve raggiungere la Casa Bianca prima che Washington cada… nel cast Kirsten Dunst, Wagner Moura, Jesse Plemons, candidato per il miglior thriller dell’anno alla National Film Award.

Giovedì 6 e venerdì 7 febbraio “La testimone”, diretto dall’iraniano Nader Sayevar e co-sceneggiato dal regista Jafar Panahi, che ne è stato anche montatore: Tarlan è un’insegnante in pensione, da sempre molto impegnata nella lotta contro l’oppressione e la discriminazione di genere nel suo paese. Zara, sua figlia adottiva, insegna danza nella sua scuola e ha deciso di non indossare più il velo. Solat, il marito, è un uomo d’affari legato al governo, e non vede di buon occhio questa situazione… Premio degli spettatori - Armani Beauty alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia.

Giovedì 13 e venerdì 14 febbraio una delle opere più discusse della stagione, che ridefinisce le regole del body horror, vincitrice del Prix du scénario all’ultimo Festival di Cannes, dove ha ricevuto una standing ovation di oltre 11 minuti, “The substance” della cineasta francese Coralie Fargeat: con The Substance, è possibile generare un'altra versione di se stessi, più giovane, più bella, più perfetta. Tutto ciò che bisogna fare è condividere il tempo.

Mercoledì 19 e giovedì 20 febbraio l’opera presentata nella sezione “Orizzonti” della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia e vincitrice per la Miglior interpretazione femminile (Margarita Rosa de Francisco) e per la Miglior Sceneggiatura, nonché Premio Arca per il Miglior film italiano, “El paraìso” di Enrico Maria Artale, con Edoardo Pesce: il quasi quarantenne Julio Cesar vive con la madre in una casa alla foce del Tevere: i due lavorano per uno spacciatore locale e vanno anche ballare insieme. La loro armonia viene stravolta dall'arrivo di Ines, che scatena la gelosia della madre…

Giovedì 27 e venerdì 28 febbraio chiuderà il ciclo invernale il regista francese Emmanuel Courcol con “L’orchestra stonata” presentato in anteprima alle Giornate del Cinema d’essai di Lucca: celebre direttore d'orchestra, il quarantenne Thibaut scopre di essere malato di leucemia e di avere bisogno di un donatore di midollo osseo. Facendo indagini sulla compatibilità dei familiari viene a sapere di essere stato adottato e di avere un fratello di sangue, Jimmy, più giovane e proveniente dal nord della Francia…

Ospiti
Denise Tantucci per il film “Wanted”
Attrice nata a Fano nel 1997, inizia la sua carriera nella serie “Provaci ancora prof!” e successivamente nella nona stagione di “Don Matteo”. Nel 2014 entra nel cast di “Un medico in famiglia”, parte che le porta grande popolarità. Contemporaneamente si dedica al canto e alla scrittura; nel 2013 pubblica il suo primo singolo “Dressed in Blood” e il suo primo libro di poesie “Fantasticherie e congetture”, edito dalla Aletti Editore. Nel 2014 scrive e produce il suo primo spettacolo “Un doppio legame”; sempre nel 2014 entra nel cast della serie “Braccialetti rossi” e “Fuoriclasse”. A settembre dello stesso anno esordisce sul grande schermo con “Ma tu di che segno 6?” Per la regia di Neri Parenti. Nel 2015 la prima esperienza internazionale con “Ben-Hur”, celebre remake del capolavoro di William Wyler. Nel 2016 è Irene nella fiction “Sirene”. Nel 2019 recita in “Tre piani” di Nanni Moretti. Successivamente collabora con i registi Edoardo Falcone, Luca Lucini, Giulio Manfredonia. Nel 2024 segue il lungometraggio “Wanted” per la regia di Fabrizio Ferraro.

Manoocher Deghati per il film “Civil war”
Fotoreporter nato in Iran nel 1954, fotografa notizie, conflitti e questioni sociali in tutto il mondo dal 1978, a partire dalla rivoluzione iraniana e dalla successiva guerra con l’Iraq nel suo paese natale, l’Iran. Dopo essere stato esiliato dall’Iran nel 1985, ha lavorato per diverse agenzie importanti (Keystone, Sipa, Black Star, AFP), riviste e Nazioni Unite in quattro continenti. Ha lavorato per pubblicazioni come: Time, Life, Newsweek, GEO e National Geographic. Nel 2002 ha fondato l’Istituto di Fotogiornalismo AINA a Kabul. Dopo aver diretto le operazioni fotografiche dell’Associated Press in Medio Oriente per quattro anni, ora lavora come freelance dalla sua nuova base nel Sud Italia. Lo straordinario archivio professionale di Manoocher attraversa decenni della storia recente e più di una dozzina di paesi: incontri, coincidenze e situazioni così incredibili da superare in molti casi la fantasia. È la storia di un’indistruttibile voglia di vivere che smaschera la natura dell’oppressione, e celebra l’incessante ricerca della libertà.

Enrico Maria Artale per il film “El Paraìso”
Regista e sceneggiatore romano nato nel 1984. Dopo la laurea in filosofia alla Sapienza inizia a lavorare in ambito teatrale al seguito di Luca Ronconi. Nel 2012 il primo riconoscimento con il Nastro d’argento per il cortometraggio “Il respiro dell’arco”, presentato a Locarno. Nel 2013 presenta il suo primo lungometraggio “Il terzo tempo” alla 70ma Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti, ottenendo la menzione speciale Opera Prima del Premio Pasinetti. Nel 2016 presenta al Torino Film Festival il documentario “Saro”, insignito con il premio Miglior Film nella sezione Italiana.doc, nominato al David per il Miglior Documentario. Lavora successivamente in ambito internazionale firmando la regia di numerosi episodi di serie tv, spaziando dal thriller al western. Nel 2023 presenta a Venezia “El Paraìso” con il quale vince il premio alla Miglior Sceneggiatura. Nel 2024 firma la regia della serie “Un Prophéte”, tratta dall’omonimo libro di Jacques Audiard, con protagonista Sami Bouajila e Mamadou Sidibé, distribuita da CANAL+.

Agenda Méliès 2027
Partita ufficialmente nella stagione 2023-24, l’iniziativa “Agenda Méliès 2027” si sviluppa nel successivo quinquennio, fino alla stagione 2027-28, stagione che vedrà la sala cinematografica cittadina compiere 70 anni (prima proiezione 8 dicembre 1957). Il Circolo Méliès vuole dunque omaggiare la pluridecennale attività della Sala, ma declinando l’attività con attenzione all’Agenda ONU 2030 (dalla quale conia anche l’ideale intento di “Agenda”). L’Agenda ONU 2030 propone una serie di obiettivi interconnessi, chiamati SDG (Sustainable Development Goal - Obiettivi di Sviluppo Sostenibile), da vedersi come una strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”. Il documento ufficiale titola  “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” e riporta 17 obiettivi, dal benessere umano alla salute dei sistemi naturali, dallo sviluppo economico all’accesso all’acqua e all’energia, dal diritto alla salute al diritto all’istruzione. Il Circolo Méliès proporrà, nel corso della sua attività di sala, in occasione di rassegne ed eventi dedicati, 17 opere, tante quanti gli SGD indicati dall’ONU, per abbinare in un ideale connubio Cinema e Sostenibilità, Cinema e Futuro. Il primo titolo scelto per l’Agenda Méliès 2027 è “L’avamposto” di Edoardo Morabito, attento agli SDG 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica), 11 (Città e comunità sostenibili), 13 (Lotta contro il cambiamento climatico) e 15 (Vita sulla terra), proiettato nel corso di Schermi d’autore primavera 2024.

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Ultimo aggiornamento: 30/12/2024 19:11