E' stato inaugurato questa mattina dai bambini e dal sindaco Marco Gallo, con le assessore alla Famiglia Lucia Rosso e alle Politiche giovanili Beatrice Aimar, il parco giochi diffuso, il primo della provincia di Cuneo, realizzato grazie ai fondi statali assegnati al Comune nell’ambito delle misure Covid19. Presenti anche gli assessori Ezio Donadio e Diego Bressi. Il Comune ha deciso di utilizzare una parte dei fondi ministeriali a questo scopo, per una città sempre più attrattiva verso le famiglie e i ragazzi.
I giochi sono sei e ognuno ha per tema un settore fra l'ecologia, lo sport e l'edicazione stradale: uno in piazza della Rossa-via Umberto I, con una installazione dedicata al campanile simbolo della città, uno in via Carletto Michelis nello spazio fra i due edifici scolastici, uno in piazza Regina Margherita di fronte a Casa Francotto, uno in piazza Savoia e due nell'area verde dei Capannoni, in corso Romita.
Tutte le postazioni di gioco sono progettate per permettere ai bambini di giocare a un metro di distanza e senza avere contatto fisico né con gli altri bambini e nemmeno con superfici ad alto rischio: si gioca in piedi e con i piedi, l'attesa e il turno di gioco sono guidati da una segnaletica dedicata. le istruzioni sono disponibili su un QR Code installato a terra.
E’ un parco ad altezza di bambino, dove il gioco può trasformarsi e dove le istruzioni sono in realtà soltanto un consiglio, lasciando spazio anche alla fantasia e alla creatività.
I giochi sono sei e ognuno ha per tema un settore fra l'ecologia, lo sport e l'edicazione stradale: uno in piazza della Rossa-via Umberto I, con una installazione dedicata al campanile simbolo della città, uno in via Carletto Michelis nello spazio fra i due edifici scolastici, uno in piazza Regina Margherita di fronte a Casa Francotto, uno in piazza Savoia e due nell'area verde dei Capannoni, in corso Romita.
Tutte le postazioni di gioco sono progettate per permettere ai bambini di giocare a un metro di distanza e senza avere contatto fisico né con gli altri bambini e nemmeno con superfici ad alto rischio: si gioca in piedi e con i piedi, l'attesa e il turno di gioco sono guidati da una segnaletica dedicata. le istruzioni sono disponibili su un QR Code installato a terra.
E’ un parco ad altezza di bambino, dove il gioco può trasformarsi e dove le istruzioni sono in realtà soltanto un consiglio, lasciando spazio anche alla fantasia e alla creatività.
Ma il progetto non finisce con le installazioni, infatti, avrà presto anche una versione in digitale, con una rete turistica e un passaporto ludico, per far vivere alla famiglia il turismo e il patrimonio culturale locale e il Parco di Busca sarà segnalato sull'app Tabui, la famosa applicazione dedicata al turismo di prossimità.