Il Comune, in collaborazione con il consorzio per i servizi socio-assistenziali di Cuneo, propone a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza un modo per rendersi utili alla comunità: chi lo desidera può mettere a disposizione in due giorni alla settimana 4 ore di lavoro per la manutenzione degli arredi urbani. Tutte le informazioni al numero di telefono 0171.948630 in orario ufficio escluso il martedì.
Materiali e strumenti sono messi a disposizione dal Comune, con il coordinamento dell'ufficio tecnico e in collaborazione con la cooperativa Armonia work. Garantita anche la copertura assicurativa.
“Il Reddito di cittadinanza è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l'inclusione sociale. Il “debutto” poteva avvenire già lo scorso anno, ma l’iter si arenò a causa della pandemia di coronavirus; ora, finalmente, è tutto pronto.
"Stiamo lavorando – spiega Beatrice Aimar, assessora ai Servizi sociali – su progetti di inclusione per le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza nella convinzione che sia uno strumento indispensabile per far uscire le persone da una forma di assistenzialismo e acquisire un’autonomia lavorativa, in cui possono essere messe in campo competenze personali o acquisirne delle altre. Con questo obiettivo, attiveremo nei prossimi mesi altri progetti utili alla collettività. Va detto che tutti gli aventi diritto possono esser impiegati in quanto molti beneficiari percepiscono un reddito di cittadinanza molto esiguo a integrazione del reddito familiare, altri invece sono esonerati perché persone fragili o con disabilità.”
Materiali e strumenti sono messi a disposizione dal Comune, con il coordinamento dell'ufficio tecnico e in collaborazione con la cooperativa Armonia work. Garantita anche la copertura assicurativa.
“Il Reddito di cittadinanza è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l'inclusione sociale. Il “debutto” poteva avvenire già lo scorso anno, ma l’iter si arenò a causa della pandemia di coronavirus; ora, finalmente, è tutto pronto.
"Stiamo lavorando – spiega Beatrice Aimar, assessora ai Servizi sociali – su progetti di inclusione per le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza nella convinzione che sia uno strumento indispensabile per far uscire le persone da una forma di assistenzialismo e acquisire un’autonomia lavorativa, in cui possono essere messe in campo competenze personali o acquisirne delle altre. Con questo obiettivo, attiveremo nei prossimi mesi altri progetti utili alla collettività. Va detto che tutti gli aventi diritto possono esser impiegati in quanto molti beneficiari percepiscono un reddito di cittadinanza molto esiguo a integrazione del reddito familiare, altri invece sono esonerati perché persone fragili o con disabilità.”