Il circolo Méliès organizza per questa sera, venerdì 5 novembre, alle ore 21 al cinema Lux, una serata evento con Renato Casaro, uno dei più importanti e innovativi cartellonisti cinematografici italiani, e il regista Walter Bencini che ha girato il film-documentario sulla vita dell’artista dal titolo “L’ultimo uomo che dipinse il cinema”, che sarà proiettato in sala prima della conversazione degli ospiti con il pubblico.
Obbligo di Green pass dai 12 anni compiuti e mascherina chirurgica o FFP2 (no mascherina di comunità). Tariffe: ingresso singolo 3 euro (riservato ai soci) o 5 euro (per i non soci). Possibilità di prenotazione online (www.cinemaluxbusca.it).
Informazioni: www.cineclubmelies.it direttivo@cineclubmelies.it tel. 349.1817658.
Il merito del regista è far entrare lo spettatore nel pensiero creativo dell’artista e nel profondo rispetto e ammirazione che altri Maestri hanno nutrito e nutrono per lui. Casaro ha creato manifesti cinematografici per film diretti da registi come Bertolucci, Argento, Huston, Coppola, Lelouch, Leone, Fassbinder, Tornatore. Tutti costoro hanno trovato in lui un uomo la cui sensibilità sapeva cogliere il senso profondo delle loro opere e trasmetterlo ai futuri spettatori, contribuendo in misura non irrilevante a decretare il loro successo. Il film però va oltre. Ci mostra anche come Casaro sia stato un maestro anche nel rappresentare, nella sintesi di un manifesto, anche il cinema più popolare, quello che si usa definire di genere. I peplum e i western all'italiana, non soltanto quelli firmati Leone, hanno trovato in lui uno straordinario comunicatore. Tanto che Quentin Tarantino, che come si sa ama quel tipo di cinema, lo ha chiamato per creare dei finti manifesti vintage da utilizzare in C’era una volta a Hollywood.
“L’uomo che dipinse il cinema” parla a tutti coloro che nel corso della loro vita, vedendo un manifesto in strada o davanti a un cinema, si sono detti "questo film lo vado a vedere”.
Renato Casaro è uno dei più importanti, influenti e innovativi cartellonisti cinematografici italiani. Ha realizzato, nel corso della sua lunga carriera, migliaia di opere dedicate alla settima arte divenendo molto popolare anche all'estero, conosciuto per i suoi manifesti e le sue locandine cinematografiche oltre che per le sue pitture e le sue stampe artistiche. Casaro ha lavorato con nomi influenti del cinema mondiale, tra cui Claude Lelouch, Francis Ford Coppola, Wolfgang Petersen, Bernardo Bertolucci, Luc Besson, Franco Zeffirelli, Rainer Werner Fassbinder, Sergio Leone. Particolarmente famose in Italia le sue opere legate al filone spaghetti western e alla coppia Bud Spencer e Terence Hill. Nel 2019 viene chiamato dal regista Quentin Tarantino per collaborare nel progetto dei "poster vintage fittizi" realizzati appositamente per il film "C'era una volta a... Hollywood". Vincitore del Premio "Cinema e Società" come Miglior Cartellonista, in carriera vanta due Ciak d'oro al Miglior Manifesto (1988 per "Opera" di Dario Argento e 1991 per "Il tè nel deserto" di Bernardo Bertolucci) e uno Jupiter Awards come Miglior Manifesto per il film "Balla coi lupi" di Kevin Costner.
Walter Bencini è produttore, regista e direttore della fotografia di film documentari. Nel 1997 fonda la Casa di produzione Insekt Film e nel tempo realizza documentari e serie TV per i circuiti nazionali e internazionali che spaziano dall'arte, alla storia, all'architettura, al paesaggio, al cibo e al sociale. Alcuni dei suoi lavori sono stati selezionati a importanti festival nazionali e internazionali come Biografilm, Trieste Film Festival, la Berlinale, Aljazeera Documentary Film Festival, Sitges Film Festival, Gold Panda Award e GZdoc.
Obbligo di Green pass dai 12 anni compiuti e mascherina chirurgica o FFP2 (no mascherina di comunità). Tariffe: ingresso singolo 3 euro (riservato ai soci) o 5 euro (per i non soci). Possibilità di prenotazione online (www.cinemaluxbusca.it).
Informazioni: www.cineclubmelies.it direttivo@cineclubmelies.it tel. 349.1817658.
Il merito del regista è far entrare lo spettatore nel pensiero creativo dell’artista e nel profondo rispetto e ammirazione che altri Maestri hanno nutrito e nutrono per lui. Casaro ha creato manifesti cinematografici per film diretti da registi come Bertolucci, Argento, Huston, Coppola, Lelouch, Leone, Fassbinder, Tornatore. Tutti costoro hanno trovato in lui un uomo la cui sensibilità sapeva cogliere il senso profondo delle loro opere e trasmetterlo ai futuri spettatori, contribuendo in misura non irrilevante a decretare il loro successo. Il film però va oltre. Ci mostra anche come Casaro sia stato un maestro anche nel rappresentare, nella sintesi di un manifesto, anche il cinema più popolare, quello che si usa definire di genere. I peplum e i western all'italiana, non soltanto quelli firmati Leone, hanno trovato in lui uno straordinario comunicatore. Tanto che Quentin Tarantino, che come si sa ama quel tipo di cinema, lo ha chiamato per creare dei finti manifesti vintage da utilizzare in C’era una volta a Hollywood.
“L’uomo che dipinse il cinema” parla a tutti coloro che nel corso della loro vita, vedendo un manifesto in strada o davanti a un cinema, si sono detti "questo film lo vado a vedere”.
Renato Casaro è uno dei più importanti, influenti e innovativi cartellonisti cinematografici italiani. Ha realizzato, nel corso della sua lunga carriera, migliaia di opere dedicate alla settima arte divenendo molto popolare anche all'estero, conosciuto per i suoi manifesti e le sue locandine cinematografiche oltre che per le sue pitture e le sue stampe artistiche. Casaro ha lavorato con nomi influenti del cinema mondiale, tra cui Claude Lelouch, Francis Ford Coppola, Wolfgang Petersen, Bernardo Bertolucci, Luc Besson, Franco Zeffirelli, Rainer Werner Fassbinder, Sergio Leone. Particolarmente famose in Italia le sue opere legate al filone spaghetti western e alla coppia Bud Spencer e Terence Hill. Nel 2019 viene chiamato dal regista Quentin Tarantino per collaborare nel progetto dei "poster vintage fittizi" realizzati appositamente per il film "C'era una volta a... Hollywood". Vincitore del Premio "Cinema e Società" come Miglior Cartellonista, in carriera vanta due Ciak d'oro al Miglior Manifesto (1988 per "Opera" di Dario Argento e 1991 per "Il tè nel deserto" di Bernardo Bertolucci) e uno Jupiter Awards come Miglior Manifesto per il film "Balla coi lupi" di Kevin Costner.
Walter Bencini è produttore, regista e direttore della fotografia di film documentari. Nel 1997 fonda la Casa di produzione Insekt Film e nel tempo realizza documentari e serie TV per i circuiti nazionali e internazionali che spaziano dall'arte, alla storia, all'architettura, al paesaggio, al cibo e al sociale. Alcuni dei suoi lavori sono stati selezionati a importanti festival nazionali e internazionali come Biografilm, Trieste Film Festival, la Berlinale, Aljazeera Documentary Film Festival, Sitges Film Festival, Gold Panda Award e GZdoc.
