Si è tenuto ieri sera il trentesimo corso di formazione del progetto Persone di Cuore - Busca Città Cardioprotetta, voluto dal Comune insieme con la Cri Busca. Anche in questa occasione come in tutti i precedenti corsi, le iscrizioni hanno raggiunto in poco tempo il numero massimo di posti disponibili: In particolare si segnala ieri la partecipazione di tutto il personale dell’ufficio di Polizia municipale che ha aggiornato la sua formazione.
Dice il consigliere comunale delegato alla Sanità Jacopo Giamello, medico e volontario istruttore della Cri, curatore dell’iniziativa: “Possiamo dire che a Busca il messaggio dell’importanza di essere pronti e consapevoli nelle situazioni di emergenza sanitaria è stato ben recepito. Trenta corsi nell’arco di pochi anni, tenendo aconto anche del lungo periodo di lockdown in cui sono stati sospesi, non sono pochi, così come è davvero notevole il numero degli abilitati buschesi all’uso dei Dae, che sono un migliaio, oltre il 10% della popolazione. Grazie a tutti. Il progetto Cittàcardioprotetta, con le 18 postazione Dae sul territorio, è ormai un dato ormai acquisito e come tale rappresenta ancora un esempio a livello nazionale”.
Si precisa che gli istruttori sono volontari certificati e che il contributo, calmierato, chiesto agli iscritti ai corsi serve esclusivamente per coprire i costi di organizzazione.
Dice il consigliere comunale delegato alla Sanità Jacopo Giamello, medico e volontario istruttore della Cri, curatore dell’iniziativa: “Possiamo dire che a Busca il messaggio dell’importanza di essere pronti e consapevoli nelle situazioni di emergenza sanitaria è stato ben recepito. Trenta corsi nell’arco di pochi anni, tenendo aconto anche del lungo periodo di lockdown in cui sono stati sospesi, non sono pochi, così come è davvero notevole il numero degli abilitati buschesi all’uso dei Dae, che sono un migliaio, oltre il 10% della popolazione. Grazie a tutti. Il progetto Cittàcardioprotetta, con le 18 postazione Dae sul territorio, è ormai un dato ormai acquisito e come tale rappresenta ancora un esempio a livello nazionale”.
Si precisa che gli istruttori sono volontari certificati e che il contributo, calmierato, chiesto agli iscritti ai corsi serve esclusivamente per coprire i costi di organizzazione.