Per il sesto anno consecutivo è stato confermato l’accordo fra il Comune, l’Istituto scolastico Carducci e l’Orto in condotta Slow Food. E’ stato infatti rinnovato, nel palazzo municipale, il protocollo d’intesa, alla presenza sindaco, Marco Gallo, del dirigente scolastico, Davide Martini, e dei rappresentanti della condotta Slow Food Fossano, Beppe Calvo, Franco Morra e Marco Barberis. Da due anni è stato allestito un orto anche nella primaria di frazione San Chiaffredo, oltre a quello che era nato da subito nei pressi della scuola media, ora sede del cantiere per la costruzione del nuovo polo scolastico. Quest'anno gli orti saranno ben quattro: oltre a quello di San Chiaffredo, uno sarà allestito nei pressi della scuola dell'infanzia del capoluogo e due in frazione Castelletto, all'infanzia e alla primaria.
Gli orti in condotta sono piccoli appezzamenti curati dagli studenti: nel lavoro della terra, infatti, c'è tutto un mondo da scoprire. Le lezioni nell'orto sono l’occasione per introdurre concetti come l'importanza di seguire un'alimentazione sana ed equilibrata, di conoscere la provenienza del cibo e capire e studiare l'agricoltura e i suoi metodi.
Ogni partner svolge un ruolo: il Comune mette a disposizione il terreno e la fornitura idrica; sponsorizza un viaggio di istruzione in realtà produttive del territorio; coinvolge i "nonni-ortolani" che insieme agli insegnanti istruiscono gli allievi nella cura dell'orto nella cucina e, a questo scopo, mette a disposizione il personale della mensa. La Condotta Slow Food collabora con gli insegnanti per l'elaborazione della didattica e organizza per loro un corso di aggiornamento sull'educazione ambientale, alimentare, sensoriale e del gusto, fornisce materiale informativo e promuove l'iniziativa presso le realtà esterne. La scuola inserisce l’orto nel proprio Piano dell'offerta formativa, riservandole un adeguato spazio in termini di tempo e attenzione, coinvolgendo anche le famiglie degli alunni.
Sono diverse decine gli orti seguiti dalla Condotta Slow Food nelle scuole della provincia. E’ un modo di fare scuola all’aria aperta, studiando diverse discipline a contatto con la natura e all’insegna del cibo buono, pulito e giusto. Insieme agli studenti, gli insegnanti, i genitori, i nonni e i produttori locali sono gli attori dell’iniziativa, che vuole diffondere l’apprendimento anche con la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi tradizionali legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell’ambiente.
Gli orti in condotta sono piccoli appezzamenti curati dagli studenti: nel lavoro della terra, infatti, c'è tutto un mondo da scoprire. Le lezioni nell'orto sono l’occasione per introdurre concetti come l'importanza di seguire un'alimentazione sana ed equilibrata, di conoscere la provenienza del cibo e capire e studiare l'agricoltura e i suoi metodi.
Ogni partner svolge un ruolo: il Comune mette a disposizione il terreno e la fornitura idrica; sponsorizza un viaggio di istruzione in realtà produttive del territorio; coinvolge i "nonni-ortolani" che insieme agli insegnanti istruiscono gli allievi nella cura dell'orto nella cucina e, a questo scopo, mette a disposizione il personale della mensa. La Condotta Slow Food collabora con gli insegnanti per l'elaborazione della didattica e organizza per loro un corso di aggiornamento sull'educazione ambientale, alimentare, sensoriale e del gusto, fornisce materiale informativo e promuove l'iniziativa presso le realtà esterne. La scuola inserisce l’orto nel proprio Piano dell'offerta formativa, riservandole un adeguato spazio in termini di tempo e attenzione, coinvolgendo anche le famiglie degli alunni.
Sono diverse decine gli orti seguiti dalla Condotta Slow Food nelle scuole della provincia. E’ un modo di fare scuola all’aria aperta, studiando diverse discipline a contatto con la natura e all’insegna del cibo buono, pulito e giusto. Insieme agli studenti, gli insegnanti, i genitori, i nonni e i produttori locali sono gli attori dell’iniziativa, che vuole diffondere l’apprendimento anche con la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi tradizionali legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell’ambiente.