“Nel cantiere del nuovo polo scolastico in corso Giolitti i lavori procedono rispettando in pieno i tempi previsti – afferma il sindaco Marco Gallo -. Sono contento di poter dare questa buona notizia, soprattutto in relazione al momento difficile in cui i lavori sono incominciati e stanno andando avanti. Da alcuni giorni si vedono anche dall’esterno del cantiere i pilastri in legno lamellare, alti oltre 11 metri, ai quali sono state già fissate le travi del primo livello e sulle quali si posa il primo solaio, anch’esso in legno. Tutto ciò è possibile grazie al lavoro professionale delle persone coinvolte, dall’ufficio tecnico comunale, alla ditta che esegue i lavori, ai fornitori: siamo tutti impegnati insieme a risolvere sul momento le eventuali problematiche per riuscire a stringere al minimo i tempi di esecuzione dell’opera. Per ora, possiamo dirci soddisfatti. Intanto, anche gli interventi necessari ai moduli provvisori, dove si svolgono le lezioni delle scuole medie, sono stati eseguiti e si stanno terminando con la posa delle pensiline che permetteranno un accesso migliore alla struttura”.
5 bracci
L’edificio in costruzione è diviso ed individuato in 5 bracci: A, il più lungo, con sviluppo in legno lamellare, B, ossia il corpo centrale che ospita l’ingresso principale, le scale e gli ascensori, con sviluppo in calcestruzzo, C e D con sviluppo in legno lamellare e acciaio, E che ospita l’auditorium al piano terreno, con sviluppo in calcestruzzo e in legno lamellare.
5 bracci
L’edificio in costruzione è diviso ed individuato in 5 bracci: A, il più lungo, con sviluppo in legno lamellare, B, ossia il corpo centrale che ospita l’ingresso principale, le scale e gli ascensori, con sviluppo in calcestruzzo, C e D con sviluppo in legno lamellare e acciaio, E che ospita l’auditorium al piano terreno, con sviluppo in calcestruzzo e in legno lamellare.
Tutte le platee di fondazione dei cinque settori (o bracci) erano state completate in febbraio e da marzo sono incominciate le opere relative alle elevazioni dei due piani fuori terra, oltre alla copertura.
Il punto dei lavori
A fare il punto della situazione è il direttore di cantiere, Claudio Banacci della ditta Operazione di Napoli, che esegue i lavori: “Le ultime piastre di ancoraggio a terra dei blocchi sono arrivate, come previsto, a fine febbraio e sono state immediatamente posizionate, per permettere, come da programma, l’immediata installazione della struttura in legno, arrivata il 3 marzo, anch’essa nel rispetto della tempistica programmata tra l’impresa esecutrice e la ditta fornitrice, la Mozzone di Salmour”.
Il 2 febbraio era sta resa operativa la gru a torre Potain, alta 31 metri sotto il gancio, con un braccio di 52 metri; inoltre è presente in supporto alla gru per il sollevamento dei materiali anche un mezzo semovente dotato di un braccio telescopico di 25 metri (il Manitou 2550) che è di aiuto al montaggio delle strutture in legno lamellare.
Il materiale impiegato fino ad ora
Aggiunge Bonacci: “Fino ad oggi abbiamo usato oltre 400.000 chili di acciaio per cemento armato lavorato, oltre 1.700 metri cubi di calcestruzzo. Tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, se le condizioni del tempo lo permetteranno, porteremo a termine i getti di calcestruzzo dei setti, ossia le pareti in calcestruzzo armato, del blocco E e dei due rimanenti previsti del blocco B. Per fine marzo completeremo il primo solaio del blocco B e proseguiremo con il secondo solaio e la copertura”.