L’acqua potabile è una risorsa limitata, non bisogna sprecarla: è l’appello dell’Ato 4 del Cuneese, l’ente che coordina e governa il ciclo idrico in provincia.
“Il periodo di prolungata assenza di precipitazioni – scrive l’ente – sta mettendo in crisi anche il sistema degli acquedotti. Occorre, pertanto, utilizzare l’acqua per i soli scopi umani. In tale situazione di difficoltà non è assolutamente possibile utilizzare l’acqua dell’acquedotto per irrigare prati e orti o per lavare le auto”.
E dal momento che, con l’arrivo della bella stagione, nelle prossime settimane inizierà anche la predisposizione delle piscine in abitazioni e case private, per evitare di influire sulla rete di acquedotti, se non si possiede un proprio pozzo, l’ente invita i proprietari a contattare il proprio gestore di zona e a chiedere indicazioni su modalità e possibili alternative, come l’acquisto di un’autobotte, evitando di utilizzare il rubinetto dell’acqua potabile della rete pubblica.
L’Ato 4 invita a rivolgersi ai gestori dell’acquedotto anche per altre pratiche che consumano parecchia acqua, come i trattamenti delle vigne e dei noccioleti, sempre per chi non possiede pozzi per uso agricolo.
“Il periodo di prolungata assenza di precipitazioni – scrive l’ente – sta mettendo in crisi anche il sistema degli acquedotti. Occorre, pertanto, utilizzare l’acqua per i soli scopi umani. In tale situazione di difficoltà non è assolutamente possibile utilizzare l’acqua dell’acquedotto per irrigare prati e orti o per lavare le auto”.
E dal momento che, con l’arrivo della bella stagione, nelle prossime settimane inizierà anche la predisposizione delle piscine in abitazioni e case private, per evitare di influire sulla rete di acquedotti, se non si possiede un proprio pozzo, l’ente invita i proprietari a contattare il proprio gestore di zona e a chiedere indicazioni su modalità e possibili alternative, come l’acquisto di un’autobotte, evitando di utilizzare il rubinetto dell’acqua potabile della rete pubblica.
L’Ato 4 invita a rivolgersi ai gestori dell’acquedotto anche per altre pratiche che consumano parecchia acqua, come i trattamenti delle vigne e dei noccioleti, sempre per chi non possiede pozzi per uso agricolo.