La ciclista buschese Samantha Arnaudo ha vinto domenica scorsa, 15 maggio, a New York la gara amatoriale di ciclismo Granfondo New York: l'evento, alla decima edizione, aveva alla partenza 6600 ciclisti provenienti da oltre cinquanta Paesi e si è svolta su un percorso di 166 km con un dislivello pari a 2500 metri. La buschese, che corre per il team Officine Mattio Cycling Club di Cuneo, ha tenacemente mantenuto il ritmo, unica donna di un gruppo di una decina di corridori, e a nulla sono valsi gli attacchi della forte atleta tedesca Hannad Fandel, giunta seconda a ben 3 minuti, e della statunitense Jill Petterson. La felicità di Samantha si è liberata sotto l'arco dell'arrivo dove è giunta in 4h42’22”.
“Un risultato davvero straordinario – dicono il sindaco Marco Gallo e l’assessore allo Sport Diego Bressi –. Tantissimi complimenti a Samantha, che ci onora con un altro grandissimo risultato, ottenuto in un luogo esaltante e di enorme impatto emotivo. Grande merito alle sue fatiche e alla sua passione”.
La ciclista buschese, grande mattatrice nelle granfondo, ha vinto l’anno scorso la Fausto Coppi ed è reduce da una stagione coronata da una serie notevole di successi.
La trasferta del team cuneese ha regalato altre soddisfazioni, infatti la squadra, si è che si è presentata al via con diversi suoi atleti di punta ottimamente piazzati, ha sbaragliato la concorrenza anche nella classifica assoluta maschile con l'atleta Lombardo Luca Vergallito che ha tagliato il traguardo in 4h17’52”.
“E’ stata una gara non molto adatta alle mie caratteristiche – spiega Samantha via WhatsApp al sito del Comune di Busca - perchè ha salite brevi e non troppo dure. Si parte dal George Washington Bridge. Ho patito un po’ la partenza, per come era strutturata, anche perché condizioni meteo non molto favorevoli: siamo dovuti andare in griglia scortati dalle Harley della polizia alle 5 del mattino e attendere la partenza fermi sotto il ponte per due ore. Sulla salita più lunga, la Mountain Bear, di 7 km scarsi e con una pendenza media del 5%, ho cercato di tenere il gruppo dei primi uomini e dopo sono rimasta in prima posizione fino al traguardo.
“Ho chiuso con una velocità media dei 35 km/h – racconta la ciclista, classe 1993, ancora un po’ incredula del grande risultato raggiunto – in 35esima posizione assoluta. E’ stata la prima gara negli Usa ed è stata sicuramente un’esperienza entusiasmante per il tifo pazzesco del pubblico. All’arrivo sono stata inondata da persone che chiedevano selfie e interviste, mi hanno fatto sentire una vera champion. In poco tempo tutti per strada mi riconoscevano… E’ lusinghevole e veramente emozionante, un riconoscimento all’impiego e al tanto tempo che dedico al ciclismo. Oggi – ieri per chi legge – prima della mia partenza per tornare a casa, come ulteriore premio mi hanno portato in cima al ponte Washington, dal quale siamo partiti, con il fotografo ufficiale della gara per uno shoot fotografico e per avere il privilegio di godere della vista mozzafiato della città a 300 metri di altitudine”.
Complimenti ancora Samantha, champion autentica.
“Un risultato davvero straordinario – dicono il sindaco Marco Gallo e l’assessore allo Sport Diego Bressi –. Tantissimi complimenti a Samantha, che ci onora con un altro grandissimo risultato, ottenuto in un luogo esaltante e di enorme impatto emotivo. Grande merito alle sue fatiche e alla sua passione”.
La ciclista buschese, grande mattatrice nelle granfondo, ha vinto l’anno scorso la Fausto Coppi ed è reduce da una stagione coronata da una serie notevole di successi.
La trasferta del team cuneese ha regalato altre soddisfazioni, infatti la squadra, si è che si è presentata al via con diversi suoi atleti di punta ottimamente piazzati, ha sbaragliato la concorrenza anche nella classifica assoluta maschile con l'atleta Lombardo Luca Vergallito che ha tagliato il traguardo in 4h17’52”.
“E’ stata una gara non molto adatta alle mie caratteristiche – spiega Samantha via WhatsApp al sito del Comune di Busca - perchè ha salite brevi e non troppo dure. Si parte dal George Washington Bridge. Ho patito un po’ la partenza, per come era strutturata, anche perché condizioni meteo non molto favorevoli: siamo dovuti andare in griglia scortati dalle Harley della polizia alle 5 del mattino e attendere la partenza fermi sotto il ponte per due ore. Sulla salita più lunga, la Mountain Bear, di 7 km scarsi e con una pendenza media del 5%, ho cercato di tenere il gruppo dei primi uomini e dopo sono rimasta in prima posizione fino al traguardo.
“Ho chiuso con una velocità media dei 35 km/h – racconta la ciclista, classe 1993, ancora un po’ incredula del grande risultato raggiunto – in 35esima posizione assoluta. E’ stata la prima gara negli Usa ed è stata sicuramente un’esperienza entusiasmante per il tifo pazzesco del pubblico. All’arrivo sono stata inondata da persone che chiedevano selfie e interviste, mi hanno fatto sentire una vera champion. In poco tempo tutti per strada mi riconoscevano… E’ lusinghevole e veramente emozionante, un riconoscimento all’impiego e al tanto tempo che dedico al ciclismo. Oggi – ieri per chi legge – prima della mia partenza per tornare a casa, come ulteriore premio mi hanno portato in cima al ponte Washington, dal quale siamo partiti, con il fotografo ufficiale della gara per uno shoot fotografico e per avere il privilegio di godere della vista mozzafiato della città a 300 metri di altitudine”.
Complimenti ancora Samantha, champion autentica.