Sono arrivate ieri a Busca e da oggi sono al lavoro nel Teatro Civico le artiste ucraine Veronika Chekan, danzatrice, e Nataliia Tokarchuk, regista e ricercatrice, che resteranno in Residenza artistica fino a domenica 19 giugno. A riceverle sono stati il sindaco Marco Gallo con la assessora Lucia Rosso e Frabrizio con Samantha Gavosto dell'associazione culturale IdeAgorà, insieme con la interprete Beatrice Fassone.
Le strade di Veronika Chekan e di Nataliia Tokarchuk si erano incrociate a Kiev nell’autunno del 2021 nel Les Kurbas Centre e prima dello scoppio del conflitto, avevano iniziato un percorso di ricerca e creazione per sviluppare un nuovo spettacolo insieme. Ora sono in Italia grazie al progetto “MIR, residenze per la pace".
“Il lavoro che stavamo facendo in patria - raccontano - è stato rielaborato dopo lo scoppio della guerra, che ha comportato un cambio di programma sia perchè gli attori sono rimasti a combattere sia per l'esperienza della guerra in sé. Potete capire che ci ha segnato profondamente e non possiamo fare a meno di rielaborare questa terrificante situazione anche nella nostra creazione. Prima di partire desideriamo regalare alla città che ci ospita così generosamente una rappresentazione pubblica del nostro percorso che proseguirà ancora in Italia, a Genava e ad Aosta”.
Le artiste si sono dimostrate state entusiaste di poter lavorare in un ambiente come il Teatro Civico e hanno concluso la serata nel parco dell’Ingenio, partecipando all’iniziativa A tavola con il mondo, dove hanno preso parte attivamente anche ballando: una coincidenza molto azzccata.
"Poter ospitare nella nostra Residenza – ha detto il sindaco - le artiste ucraine proprio in questo momento ha un doppio valore e significato. Esprimo tramite lro la vicinanza della nostra città al popolo ucraino".
Progetto MIR
MIR è un articolato programma di residenze a favore di artiste e artisti in fuga dalla guerra in Ucraina che garantisce una traiettoria di ricerca e ospitalità trimestrale: il principio fondamentale delle residenze è che, oltre ad offrire un aiuto umanitario, gli artisti possano essere messi in grado di creare ed entrare in rapporto con i territori. Consapevoli che la forza del sistema delle Residenze artistiche italiane risiede nella loro capillarità, le 27 residenze italiane dedite alla innovazione e ricerca dei linguaggi nel campo dell’arte performativa, tra cui Busca con IdeAgorà, hanno creato una rete nazionale di solidarietà offrendo agli artisti uno spazio per continuare a tenere viva la propria voce critica e creativa.
Il progetto è nato anche grazie allo stimolo di International network for contemporary performing arts e all’aiuto fattivo di Artists at risk e Ukraine Cultural Foundation, che hanno contribuito all’effettiva promozione del progetto sul territorio ucraino.
Le Residenze aderenti al progetto MIR per la pace dell'area del nord-ovest (Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta) coinvolgono realtà di comprovata e pluriennale esperienza nell'ambito del sostegno alla creazione e alla residenza artistica e la Fondazione Piemonte dal Vivo ha coordinato tutti gli aspetti organizzativi.
Le artiste ucraine giungono a Busca dopo un periodo in residenza presso la Fondazione Piemonte dal Vivo/Lavanderia a Vapore di Collegno (Torino) e un altro soggiorno tra Ameno e Verbania, grazie ad associazione LIS LAB Performing Arts/CROSS Project e dopo andranno a Genova presso il Teatro Akropolis, per tornare successivamente a Torino presso le Officine CAOS fino a raggiungere il Comune di Arvier (Aosta) grazie al Festival T*danse- Danse et technologie.
Le strade di Veronika Chekan e di Nataliia Tokarchuk si erano incrociate a Kiev nell’autunno del 2021 nel Les Kurbas Centre e prima dello scoppio del conflitto, avevano iniziato un percorso di ricerca e creazione per sviluppare un nuovo spettacolo insieme. Ora sono in Italia grazie al progetto “MIR, residenze per la pace".
“Il lavoro che stavamo facendo in patria - raccontano - è stato rielaborato dopo lo scoppio della guerra, che ha comportato un cambio di programma sia perchè gli attori sono rimasti a combattere sia per l'esperienza della guerra in sé. Potete capire che ci ha segnato profondamente e non possiamo fare a meno di rielaborare questa terrificante situazione anche nella nostra creazione. Prima di partire desideriamo regalare alla città che ci ospita così generosamente una rappresentazione pubblica del nostro percorso che proseguirà ancora in Italia, a Genava e ad Aosta”.
Le artiste si sono dimostrate state entusiaste di poter lavorare in un ambiente come il Teatro Civico e hanno concluso la serata nel parco dell’Ingenio, partecipando all’iniziativa A tavola con il mondo, dove hanno preso parte attivamente anche ballando: una coincidenza molto azzccata.
"Poter ospitare nella nostra Residenza – ha detto il sindaco - le artiste ucraine proprio in questo momento ha un doppio valore e significato. Esprimo tramite lro la vicinanza della nostra città al popolo ucraino".
Progetto MIR
MIR è un articolato programma di residenze a favore di artiste e artisti in fuga dalla guerra in Ucraina che garantisce una traiettoria di ricerca e ospitalità trimestrale: il principio fondamentale delle residenze è che, oltre ad offrire un aiuto umanitario, gli artisti possano essere messi in grado di creare ed entrare in rapporto con i territori. Consapevoli che la forza del sistema delle Residenze artistiche italiane risiede nella loro capillarità, le 27 residenze italiane dedite alla innovazione e ricerca dei linguaggi nel campo dell’arte performativa, tra cui Busca con IdeAgorà, hanno creato una rete nazionale di solidarietà offrendo agli artisti uno spazio per continuare a tenere viva la propria voce critica e creativa.
Il progetto è nato anche grazie allo stimolo di International network for contemporary performing arts e all’aiuto fattivo di Artists at risk e Ukraine Cultural Foundation, che hanno contribuito all’effettiva promozione del progetto sul territorio ucraino.
Le Residenze aderenti al progetto MIR per la pace dell'area del nord-ovest (Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta) coinvolgono realtà di comprovata e pluriennale esperienza nell'ambito del sostegno alla creazione e alla residenza artistica e la Fondazione Piemonte dal Vivo ha coordinato tutti gli aspetti organizzativi.
Le artiste ucraine giungono a Busca dopo un periodo in residenza presso la Fondazione Piemonte dal Vivo/Lavanderia a Vapore di Collegno (Torino) e un altro soggiorno tra Ameno e Verbania, grazie ad associazione LIS LAB Performing Arts/CROSS Project e dopo andranno a Genova presso il Teatro Akropolis, per tornare successivamente a Torino presso le Officine CAOS fino a raggiungere il Comune di Arvier (Aosta) grazie al Festival T*danse- Danse et technologie.