Per la rassegna internazionale di concerti Musicaè 2022 XVIII Stagione artistica, diretta da Antonello Lerda, il sesto appuntamento della stagione, lasciata alle spalle la splendida e apprezzatissima performance dei Wiener, propone domani, martedì 14 giugno alle ore 20,30 “On air giovanissimi alla ribalta” con un organico che tra strumentisti, coristi, solisti conta centocinquanta elementi, per dare vita nella splendida cornice della chiesa parrocchiale Maria Vergine Assunta alla Petite Messe Solennelle di Gioacchino Rossini. In scena l’Orchestra e il Coro del Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo, il Coro della Società Corale Città di Cuneo, la Corale “Roberto Goitre” di Torino.
"Grazie all'associazione Amici della Musica e al suo presidente - dice il sindaco Marco Gallo - per quest'altra splendida opportunità. Invitiamo i buschesi e il solito affezzionato pubblico di Musicaè ad assistere ad uno spettacolo che si annuncia davvero imponente".
Ingresso libero, con precedenza ai soci dell’associazione organizzatrice, Amici della Musica. Grazie al sostegno della Città e di Sedamyl e in collaborazione con il Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo.
Informazioni: 339.6013250
“Si tratta di una grande evento musicale – spiega Lerda –, un regalo alla comunità buschese, che desideriamo coinvolgere in un evento notevole, voluto a favore della cultura e dei giovani. Desidero ringraziare il sindaco, Marco Gallo, e l’assessore Ezio Donadio che si occupano con noi della preparazione, nonché il parroco, don Roberto Bruna, per aver fin da subito accolto con entusiasmo questa proposta”.
Martedì 14 giugno 2022 ore 20,30
Rossini: Petite Messe Solennelle
per soli, coro e orchestra
“On air giovanissimi alla ribalta”
Parrocchia Maria Vergine Assunta, Busca
Mika Yatsugi, soprano
Sabrina Pecchenino, contralto
Corrado Margutti, tenore
Dante Roberto Muro, basso
Orchestra e coro del Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo
Coro della Società Corale Città di Cuneo
Corale “Roberto Goitre” di Torino
Gian Rosario Presutti, direttore
Massimo Peiretti, maestro del coro
Gioacchino Rossini abbandonò la composizione di opere liriche dopo il successo ottenuto con la sua ultima composizione per il teatro, il Guglielmo Tell (1829). Da allora, quando aveva trentasette anni, si dedicò soltanto alla composizione di musica da camera e sacra, senza pubblicare alcun lavoro, ma lasciandoci capolavori, specialmente in àmbito sacro. Di questi, due sono considerati tra i migliori della musica del XIX secolo: lo Stabat Mater e la Petite messe solennelle, composta nel 1863, cinque anni prima della sua morte ed "ultimo dei miei peccati di vecchiaia", come il compositore amava definire i suoi lavori di età senile.
La Petite messe solennelle fu scritta per dodici cantanti, di cui quattro solisti, due pianoforti e un armonium. Rossini la volle poi orchestrare sia perché spinto da più parti ma, soprattutto, ritenendo che se l'orchestrazione fosse stata fatta da qualcun altro musicista dopo la sua morte, l'opera non avrebbe avuto quella caratteristica per cui la scrisse. Dopo che il lavoro fu terminato, scriveva nel manoscritto in calce all'Agnus Dei: “Buon Dio, ecco terminata questa umile piccola Messa. E’ musica benedetta quello ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso”. Dunque, la Petite messe può essere considerata il testamento spirituale di Rossini.
"Grazie all'associazione Amici della Musica e al suo presidente - dice il sindaco Marco Gallo - per quest'altra splendida opportunità. Invitiamo i buschesi e il solito affezzionato pubblico di Musicaè ad assistere ad uno spettacolo che si annuncia davvero imponente".
Ingresso libero, con precedenza ai soci dell’associazione organizzatrice, Amici della Musica. Grazie al sostegno della Città e di Sedamyl e in collaborazione con il Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo.
Informazioni: 339.6013250
“Si tratta di una grande evento musicale – spiega Lerda –, un regalo alla comunità buschese, che desideriamo coinvolgere in un evento notevole, voluto a favore della cultura e dei giovani. Desidero ringraziare il sindaco, Marco Gallo, e l’assessore Ezio Donadio che si occupano con noi della preparazione, nonché il parroco, don Roberto Bruna, per aver fin da subito accolto con entusiasmo questa proposta”.
Martedì 14 giugno 2022 ore 20,30
Rossini: Petite Messe Solennelle
per soli, coro e orchestra
“On air giovanissimi alla ribalta”
Parrocchia Maria Vergine Assunta, Busca
Mika Yatsugi, soprano
Sabrina Pecchenino, contralto
Corrado Margutti, tenore
Dante Roberto Muro, basso
Orchestra e coro del Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo
Coro della Società Corale Città di Cuneo
Corale “Roberto Goitre” di Torino
Gian Rosario Presutti, direttore
Massimo Peiretti, maestro del coro
Gioacchino Rossini abbandonò la composizione di opere liriche dopo il successo ottenuto con la sua ultima composizione per il teatro, il Guglielmo Tell (1829). Da allora, quando aveva trentasette anni, si dedicò soltanto alla composizione di musica da camera e sacra, senza pubblicare alcun lavoro, ma lasciandoci capolavori, specialmente in àmbito sacro. Di questi, due sono considerati tra i migliori della musica del XIX secolo: lo Stabat Mater e la Petite messe solennelle, composta nel 1863, cinque anni prima della sua morte ed "ultimo dei miei peccati di vecchiaia", come il compositore amava definire i suoi lavori di età senile.
La Petite messe solennelle fu scritta per dodici cantanti, di cui quattro solisti, due pianoforti e un armonium. Rossini la volle poi orchestrare sia perché spinto da più parti ma, soprattutto, ritenendo che se l'orchestrazione fosse stata fatta da qualcun altro musicista dopo la sua morte, l'opera non avrebbe avuto quella caratteristica per cui la scrisse. Dopo che il lavoro fu terminato, scriveva nel manoscritto in calce all'Agnus Dei: “Buon Dio, ecco terminata questa umile piccola Messa. E’ musica benedetta quello ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso”. Dunque, la Petite messe può essere considerata il testamento spirituale di Rossini.