Natalia Ratti, musicista di professione e montanara per passione, è l’autrice del concerto per pianoforte e voce recitante dedicato alle gradi donne dell’alpinismo, raccontate in… “un live in solitaria”.
Il suo spettacolo “Alpiniste, parole in concerto” sarà sul palcoscenico del Teatro Civico venerdì 2 dicembre alle ore 21, con ingresso libero: l'iniziativa è della sottosezione di Busca del Club Alpino italiano, con il patrocinio della Città. Il concerto per voce recitante e pianoforte è stato creato in onore dell grandissime alpiniste Wanda Rutkiewicz (alla quale la Polonia dedica proprio il 2022 in ricordo del 30° dalla morte), Catherine Destivelle, Alison Hargreaves, Nives Meroi e Gerlinde Kaltenbrunner.
Per ognuna di loro, un capitolo composto da un racconto recitato ed enfatizzato dal vivo dal pianoforte di autori come Bach, Beethoven, Chopin, Rachmaninov, Grieg.
“Qualche anno fa – ha avuto modo di spiegare l’autrice dello spettacolo - spinta dal desiderio di omaggiare i pensieri di Bonatti con l’incanto di un concerto pianistico, ha preso pian piano forma il mio primo copion Walter Bonatti: parole in concerto per voce recitante e pianoforte. Sulla falsariga di questo primo lavoro, ho scritto poi un secondo spettacolo incentrato sull’alpinismo femminile, un mondo a mio parere ancora sottovalutato e sconosciuto ai più, che simbolicamente ha avuto la prima proprio l’8 marzo. Ho voluto uno scarno apparato scenico, limitato ad una manciata di fotografie, in contrasto con la tendenza odierna alla sovraespozione di immagini e ho affidato alla musica classica la responsabilità di emozionare il pubblico con l’andamento di un’arrampicata”.
Natalia Ratti
Ha cominciato a suonare il pianoforte a 5 anni, diplomata col massimo dei voti e lode, da più di 20 anni vive di musica. Nata a Milano ma con origini sparse per la penisola, ha vissuto parecchi anni a Lerma, un paesino del Monferrato a una trentina di chilometri da Genova. La lontananza dalle Alpi e il bisogno di viverle più intensamente, con la quotidianità del risveglio e il ciclo delle stagioni, l’hanno fatta decidere a trasferirsi sulle Orobie bergamasche, in val Seriana: qui l’unione fra montagna e musica si è saldata ogni giorno di più, l’una crescendo nell’altra, l’una infondendo forza e vitalità all’altra.
Il suo spettacolo “Alpiniste, parole in concerto” sarà sul palcoscenico del Teatro Civico venerdì 2 dicembre alle ore 21, con ingresso libero: l'iniziativa è della sottosezione di Busca del Club Alpino italiano, con il patrocinio della Città. Il concerto per voce recitante e pianoforte è stato creato in onore dell grandissime alpiniste Wanda Rutkiewicz (alla quale la Polonia dedica proprio il 2022 in ricordo del 30° dalla morte), Catherine Destivelle, Alison Hargreaves, Nives Meroi e Gerlinde Kaltenbrunner.
Per ognuna di loro, un capitolo composto da un racconto recitato ed enfatizzato dal vivo dal pianoforte di autori come Bach, Beethoven, Chopin, Rachmaninov, Grieg.
“Qualche anno fa – ha avuto modo di spiegare l’autrice dello spettacolo - spinta dal desiderio di omaggiare i pensieri di Bonatti con l’incanto di un concerto pianistico, ha preso pian piano forma il mio primo copion Walter Bonatti: parole in concerto per voce recitante e pianoforte. Sulla falsariga di questo primo lavoro, ho scritto poi un secondo spettacolo incentrato sull’alpinismo femminile, un mondo a mio parere ancora sottovalutato e sconosciuto ai più, che simbolicamente ha avuto la prima proprio l’8 marzo. Ho voluto uno scarno apparato scenico, limitato ad una manciata di fotografie, in contrasto con la tendenza odierna alla sovraespozione di immagini e ho affidato alla musica classica la responsabilità di emozionare il pubblico con l’andamento di un’arrampicata”.
Natalia Ratti
Ha cominciato a suonare il pianoforte a 5 anni, diplomata col massimo dei voti e lode, da più di 20 anni vive di musica. Nata a Milano ma con origini sparse per la penisola, ha vissuto parecchi anni a Lerma, un paesino del Monferrato a una trentina di chilometri da Genova. La lontananza dalle Alpi e il bisogno di viverle più intensamente, con la quotidianità del risveglio e il ciclo delle stagioni, l’hanno fatta decidere a trasferirsi sulle Orobie bergamasche, in val Seriana: qui l’unione fra montagna e musica si è saldata ogni giorno di più, l’una crescendo nell’altra, l’una infondendo forza e vitalità all’altra.