Il cineclub Méliès organizza una occasione di incontro molto significativa in questo periodo storico in cui siamo segnati dall’invasione russa dell’Ucraina: domenica 18 dicembre alle ore 21 al cinema-teatro Lux sarà presente uno dei più celebri critici cinematografici russi, Anton Dolin, che colloquierà con il giornalista Paolo Perrone, direttore responsabile della rivista Film Cronache. L’incontro sarà moderato da Mattia Bertaina, presidente del circolo, mentre un’interprete agevolerà lo scambio dialettico sul palco e con gli spettatori.
Oltre che esperto di cinema, giornalista, conduttore radiofonico, blogger e podcaster, Anton Dolin, una delle principali voci della contropropaganda nei confronti di Vladimir Putin, è stato capo-redattore della rivista Iskusstvo Kino dal 2017 al 2022 ed è stato revisore cinematografico regolare di Evening Urgant fino al 2020. Nel 2021 ha dato vita a Radio Dolin, canale YouTube supportato da Meduza che conta trecentomila iscritti e milioni di visualizzazioni attive.
L’illustre ospite fa parte dell’opposizione intellettuale sgradita al governo russo, che nello scorso ottobre ha iscritto il suo nominativo nella black list di Mosca, lista nella quale sono inclusi soggetti che hanno operato contro gli interessi del Cremlino.
Dolin afferma di essere "un seguace della democrazia e del liberalismo” e sostiene il leader dell'opposizione russa Alexei Navalny. Il 7 marzo 2022, dopo aver protestato contro l'invasione russa dell'Ucraina, è fuggito a Riga, in Lettonia, in seguito alle minacce di morte degli ultranazionalisti russi. Ad oggi ha trovato ospitalità presso i numerosi contatti in Europa, da Vilnius a Parigi, passando per Israele, e continua senza sosta nella sua opera di narrazione degli eventi legati alla Russia.
Il film
Dopo l’incontro, verso le 22, sarà proiettato il capolavoro d’animazione in tecnica mista “Il naso o la cospirazione degli anticonformisti” del maestro russo Andrei Khrzhanovsky, uscito in Italia a maggio 2022 in un ristretto numero di sale selezionate.
Tratto dal racconto “Il Naso” di Nikolaj Gogol e dall'omonima opera buffa di Dmitrij Šostakovi, il film è uno sguardo attento sul XX secolo con punti di vista a volte allegri, altre cupi, che si soffermano soprattutto sulla svolta politico/ideologica repressiva e sottolinea come la Russia abbia sempre percorso ciclicamente questa via.
Accompagnato dalle musiche di Šostakovi, il film racconta degli anticonformisti che ebbero il coraggio di opporsi al regime di Stalin e che, proprio per tal motivo, furono perseguitati dal dittatore e deportati in Siberia. Tra essi molti intellettuali e artisti, che avevano capito già da tempo quanto la cultura avesse un ruolo delicato e centrale anche all'interno del sistema politico.
Entrata: biglietto unico 5 euro
Anton Dolin
Figlio della poetessa sovietica Veronika Dolina e del professore di fisica Vladimir Vorobyov, si è laureato presso l'Università Statale di Mosca (Facoltà di Filologia) nel 1997 in Letteratura Russa. Nel 2000 ha completato il programma di dottorato del Gorky Institute of World Literature, scrivendo una tesi per il grado di Candidate of Philological Sciences su "La storia del romanzo fiabesco sovietico". Ha lavorato come presentatore per Echo of Moscow dal 1997 al 2003 e per Radio Mayak dal 2007 al 2019. Ha anche lavorato per giornali e riviste come Moskovskiye Novosti (2006–2007), Expert (2006–2013), The New Times (2008–2017), Vedomosti (2011–2014), Gazeta.Ru (2012–2013), Afisha (2013–2017) e Meduza (dal 2017). È stato revisore cinematografico regolare di Vesti FM dal 2010 al 2019, e poi di Silver Rain Radio. Nel 2012 Dolin è entrato a far parte dello staff dello spettacolo notturno Evening Urgant come presentatore della sezione di recensioni cinematografiche. Nel 2020, è stato licenziato da Channel One per aver pubblicato una recensione negativa su Union of Salvation for Meduza di Andrei Kravchuk. È co-conduttore del podcast “Book bazaar” di Galina Yuzefovich dal 2021. Nel 2013, Dolin si è opposto alla legge russa sulla propaganda gay e ha espresso sostegno alla comunità LGBT russa. Nel 2014 ha sostenuto Euromaidan e ha criticato il governo russo per aver interferito negli affari interni dell’Ucraina. È membro del consiglio pubblico del Congresso ebraico russo.
Radio Dolin: https://www.youtube.com/@radiodolin
Rassegna stampa
Il racconto del critico in fuga: https://www.agi.it/estero/news/2022-03-10/ucraina-critico-in-fugaaiutare-anche-russi-15942023/
Non tutti i russi stanno con Putin: https://espresso.repubblica.it/mondo/2022/04/11/news/ guerra_ucraina_anton_dolin_putin-345027363/
Gli intellettuali nel mirino dell’estrema destra: https://ilmanifesto.it/una-z-sulla-porta-di-casavuol-dire-fine-della-vita-in-russia
La guerra distruggerà Putin: https://www.ilriformista.it/la-guerra-distruggera-putin-e-il-suo-sistemala-previsione-sul-futuro-della-russia-del-dissidente-dolin-286506
Oltre che esperto di cinema, giornalista, conduttore radiofonico, blogger e podcaster, Anton Dolin, una delle principali voci della contropropaganda nei confronti di Vladimir Putin, è stato capo-redattore della rivista Iskusstvo Kino dal 2017 al 2022 ed è stato revisore cinematografico regolare di Evening Urgant fino al 2020. Nel 2021 ha dato vita a Radio Dolin, canale YouTube supportato da Meduza che conta trecentomila iscritti e milioni di visualizzazioni attive.
L’illustre ospite fa parte dell’opposizione intellettuale sgradita al governo russo, che nello scorso ottobre ha iscritto il suo nominativo nella black list di Mosca, lista nella quale sono inclusi soggetti che hanno operato contro gli interessi del Cremlino.
Dolin afferma di essere "un seguace della democrazia e del liberalismo” e sostiene il leader dell'opposizione russa Alexei Navalny. Il 7 marzo 2022, dopo aver protestato contro l'invasione russa dell'Ucraina, è fuggito a Riga, in Lettonia, in seguito alle minacce di morte degli ultranazionalisti russi. Ad oggi ha trovato ospitalità presso i numerosi contatti in Europa, da Vilnius a Parigi, passando per Israele, e continua senza sosta nella sua opera di narrazione degli eventi legati alla Russia.
Il film
Dopo l’incontro, verso le 22, sarà proiettato il capolavoro d’animazione in tecnica mista “Il naso o la cospirazione degli anticonformisti” del maestro russo Andrei Khrzhanovsky, uscito in Italia a maggio 2022 in un ristretto numero di sale selezionate.
Tratto dal racconto “Il Naso” di Nikolaj Gogol e dall'omonima opera buffa di Dmitrij Šostakovi, il film è uno sguardo attento sul XX secolo con punti di vista a volte allegri, altre cupi, che si soffermano soprattutto sulla svolta politico/ideologica repressiva e sottolinea come la Russia abbia sempre percorso ciclicamente questa via.
Accompagnato dalle musiche di Šostakovi, il film racconta degli anticonformisti che ebbero il coraggio di opporsi al regime di Stalin e che, proprio per tal motivo, furono perseguitati dal dittatore e deportati in Siberia. Tra essi molti intellettuali e artisti, che avevano capito già da tempo quanto la cultura avesse un ruolo delicato e centrale anche all'interno del sistema politico.
Entrata: biglietto unico 5 euro
Anton Dolin
Figlio della poetessa sovietica Veronika Dolina e del professore di fisica Vladimir Vorobyov, si è laureato presso l'Università Statale di Mosca (Facoltà di Filologia) nel 1997 in Letteratura Russa. Nel 2000 ha completato il programma di dottorato del Gorky Institute of World Literature, scrivendo una tesi per il grado di Candidate of Philological Sciences su "La storia del romanzo fiabesco sovietico". Ha lavorato come presentatore per Echo of Moscow dal 1997 al 2003 e per Radio Mayak dal 2007 al 2019. Ha anche lavorato per giornali e riviste come Moskovskiye Novosti (2006–2007), Expert (2006–2013), The New Times (2008–2017), Vedomosti (2011–2014), Gazeta.Ru (2012–2013), Afisha (2013–2017) e Meduza (dal 2017). È stato revisore cinematografico regolare di Vesti FM dal 2010 al 2019, e poi di Silver Rain Radio. Nel 2012 Dolin è entrato a far parte dello staff dello spettacolo notturno Evening Urgant come presentatore della sezione di recensioni cinematografiche. Nel 2020, è stato licenziato da Channel One per aver pubblicato una recensione negativa su Union of Salvation for Meduza di Andrei Kravchuk. È co-conduttore del podcast “Book bazaar” di Galina Yuzefovich dal 2021. Nel 2013, Dolin si è opposto alla legge russa sulla propaganda gay e ha espresso sostegno alla comunità LGBT russa. Nel 2014 ha sostenuto Euromaidan e ha criticato il governo russo per aver interferito negli affari interni dell’Ucraina. È membro del consiglio pubblico del Congresso ebraico russo.
Radio Dolin: https://www.youtube.com/@radiodolin
Rassegna stampa
Il racconto del critico in fuga: https://www.agi.it/estero/news/2022-03-10/ucraina-critico-in-fugaaiutare-anche-russi-15942023/
Non tutti i russi stanno con Putin: https://espresso.repubblica.it/mondo/2022/04/11/news/ guerra_ucraina_anton_dolin_putin-345027363/
Gli intellettuali nel mirino dell’estrema destra: https://ilmanifesto.it/una-z-sulla-porta-di-casavuol-dire-fine-della-vita-in-russia
La guerra distruggerà Putin: https://www.ilriformista.it/la-guerra-distruggera-putin-e-il-suo-sistemala-previsione-sul-futuro-della-russia-del-dissidente-dolin-286506