Con una tesi su Casa Francotto, Luca Gosso, sindaco di Busca dal 2004 al 2014, si è laureato con 110 e lode alla facoltà di Scienze della Comunicazione, corso di laurea in Istituzione pubbliche e media digitali dell’Università telematica internazionale Uninettuno.
Il caso di studio discusso nella tesi concerne da vicino Busca, esponendo il progetto di promozione, attraverso l’arte e l’educazione, che l’autore ha intrapreso lavorando nella Segreteria istituzionale della Città di Busca ed utilizzando le nozioni del corso di Valorizzazione e narrazione del patrimonio culturale delle professoresse Anna Villari e Desireé Tommaselli.
Oggetto della ricerca è la galleria d’arte Casa Francotto, dove dal 2021 è stato avviato un percorso di promozione di eventi espositivi di arte contemporanea. La sfida lanciata è capire se una città di diecimila abitanti può fare cultura di buon livello, se è possibile coinvolgere le giovani generazioni ad amare il bello, se l’arte può diventare uno strumento turistico per portare visitatori in città con ricadute positive anche sul commercio locale. Per raggiungere questi obiettivi è nata una collaborazione con Cherasco, un piccolo comune del Cuneese che sha saputo qualificato negli ultimi trent’anni come città d’arte,e che ha condiviso con Busca la sua esperienza.
Grazie al percorso intrapreso, oggetto della tesi di laurea, la sfida può essere affronta con ottimismo, alla luce delle mostre già realizzate e ancora in corso, prima con opere di De Pisis e Kandinsky e ora con Mirò: sogno, forza e materia, aperta dal 29 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023, in contemporanea con l’esposizione di Cherasco con il medesimo oggetto. La sinergia tra i due enti ha permesso di suddividere le spese di trasporto e di ottimizzare le spese per la comunicazione, moltiplicando i visitatori, grazie ad agevolazioni sugli ingressi per entrambe le mostre e valorizzando, a Busca, anche altri siti artistici del territorio.
La tesi arriva, quindi, alla conclusione che anche piccoli centri di provincia lavorando in rete con altre istituzioni museali ed espositive possono ritagliarsi uno spazio importante nell’ambito culturale, con l’obiettivo, per Busca, di far diventare Casa Francotto, rispettando i concetti contenuti nella recente nuova definizione di museo approvata da Icom (il principale network italiano di musei e professionisti museali), "uno spazio pubblico, un luogo del dialogo, del confronto, dove sviluppare un pensiero critico, promuovere la conoscenza, la partecipazione e il benessere della comunità".
Il caso di studio discusso nella tesi concerne da vicino Busca, esponendo il progetto di promozione, attraverso l’arte e l’educazione, che l’autore ha intrapreso lavorando nella Segreteria istituzionale della Città di Busca ed utilizzando le nozioni del corso di Valorizzazione e narrazione del patrimonio culturale delle professoresse Anna Villari e Desireé Tommaselli.
Oggetto della ricerca è la galleria d’arte Casa Francotto, dove dal 2021 è stato avviato un percorso di promozione di eventi espositivi di arte contemporanea. La sfida lanciata è capire se una città di diecimila abitanti può fare cultura di buon livello, se è possibile coinvolgere le giovani generazioni ad amare il bello, se l’arte può diventare uno strumento turistico per portare visitatori in città con ricadute positive anche sul commercio locale. Per raggiungere questi obiettivi è nata una collaborazione con Cherasco, un piccolo comune del Cuneese che sha saputo qualificato negli ultimi trent’anni come città d’arte,e che ha condiviso con Busca la sua esperienza.
Grazie al percorso intrapreso, oggetto della tesi di laurea, la sfida può essere affronta con ottimismo, alla luce delle mostre già realizzate e ancora in corso, prima con opere di De Pisis e Kandinsky e ora con Mirò: sogno, forza e materia, aperta dal 29 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023, in contemporanea con l’esposizione di Cherasco con il medesimo oggetto. La sinergia tra i due enti ha permesso di suddividere le spese di trasporto e di ottimizzare le spese per la comunicazione, moltiplicando i visitatori, grazie ad agevolazioni sugli ingressi per entrambe le mostre e valorizzando, a Busca, anche altri siti artistici del territorio.
La tesi arriva, quindi, alla conclusione che anche piccoli centri di provincia lavorando in rete con altre istituzioni museali ed espositive possono ritagliarsi uno spazio importante nell’ambito culturale, con l’obiettivo, per Busca, di far diventare Casa Francotto, rispettando i concetti contenuti nella recente nuova definizione di museo approvata da Icom (il principale network italiano di musei e professionisti museali), "uno spazio pubblico, un luogo del dialogo, del confronto, dove sviluppare un pensiero critico, promuovere la conoscenza, la partecipazione e il benessere della comunità".