E’ già arrivato da alcuni giorni, in anteprima, fra i libri disponibili nella biblioteca civica il nuovo romanzo di Franco Faggiani "L'inventario delle nuvole" (Fazi Editore) ambientato in valle Maira e con protagonista un giovane commerciante di capelli. Faggiani sarà a Busca per gli “Incontri in biblioteca” venerdì 31 marzo alle ore 21, mentre ieri, primo giorno di primavera, Giornata mondiale della poesia e Giornata internazionale delle foreste, è uscito in tutte le librerie. L'ingresso è gratuito su prenotazione allo 0171. 948621 oppure a biblioteca@comune.busca.cn.it
“Con grande piacere e con un altro grande nome – dice l’assessora Lucia Rosso – diamo appuntamento al prossimo incontro in biblioteca. Sarà con noi un autore molto sensibile, amato e premiato, soprattutto per le sue descrizioni che immergono i lettori nella natura e nella montagna. L’occasione è per noi davvero importante, perché Faggiani ha scelto proprio Busca per una delle prime presentazioni del suo nuovo romanzo, ambientato nella nostra meravigliosa valle Maira e con protagonista una delle più singolari e storiche figure della nostra tradizione locale, il cavié, di cui abbiamo sentito raccontare in ogni famiglia dai nonni e bisnonni”.
Franco Faggiani. giornalista e scrittore, vive a Milano. Con La manutenzione dei sensi (Fazi Editore, 2018) ha vinto il Premio Parco Majella 2018, il Premio Letterario Città delle Fiaccole 2018 e il Be Kind Award 2019. Con Il guardiano della collina dei ciliegi (Fazi Editore, 2019) ha vinto il Premio Biblioteche di Roma 2019 e il Premio Selezione Bancarella 2020. Sempre con Fazi Editore sono usciti anche Non esistono posti lontani (2020) e Tutto il cielo che serve (2021). Tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati nei Paesi Bassi, ottenendo un grande successo di critica e di pubblico. Fa parte dell'ufficio stampa del Tor des Géants ed è caporedattore della rivista Viaggi e Cammini. Alla scrittura alterna lunghe esplorazioni in montagna, specialmente sulle Alpi occidentali e sugli Appennini.
"L'inventario delle nuvole"
Faggiani ricostruisce con straordinaria cura dei dettagli un paesaggio particolare e un mestiere insolito che alcuni ancora ricordano. Nel romanzo sono ripercorsi gli itinerari segreti dei raccoglitori di capelli delle valli cuneesi, che, seguendo le vie di questo singolare commercio, scavalcavano le Alpi e arrivavano fino in Francia. Una storia avvincente ma anche commovente che conferma il grande talento dell’autore nel descrivere gli ambienti montani riuscendo a emozionare i suoi lettori.
1915. Giacomo Cordero abita in valle Maira con il nonno Girolamo, la madre Lunetta e l’anziana e riservata Desideria. Il ragazzo ha studiato ma gli viene imposto di restare a casa, a Prazzo, dove si vive di taglio del bosco, di piccolo allevamento e agricoltura, e dove gli abitanti delle malghe spesso sopravvivono nella più assoluta miseria. L’Italia è appena entrata in guerra e il vecchio Girolamo, ruvido e determinato capofamiglia, commerciante scaltro e capace, è diventato il fornitore ufficiale di merci per l’esercito. A Giacomo, esonerato dal servizio militare, viene affidata la più delicata delle attività di famiglia, la raccolta dei pels, i capelli, che, accuratamente lavorati durante l’inverno dalle donne del luogo, saranno rivenduti in primavera agli atelier delle grandi città di confine per farne parrucche, ancora molto richieste. Per il commercio dei capelli in Francia, Giacomo si affida a un venditore esperto, Natale Rebaudi, che gli farà da guida confidandogli vecchi segreti riguardanti suo padre. Quando il ragazzo sarà costretto ad affrontare una situazione inattesa e a prendere in mano gli affari di famiglia, tuttavia, il più grande insegnamento gli verrà dal ricordo dei giorni passati da solo in montagna che lo aiuterà ad apprezzare il valore delle piccole cose e la semplicità del vivere quotidiano.
“Franco Faggiani diffonde serenità e bellezza, e ci fa recuperare la voglia di immergerci nella contemplazione della natura”. Luca Mercalli
“Pagine dense di odori, memorie, paesaggi, riflessioni, in cui nessuno cerca l’essenza della vita ma solo il modo giusto per rimediare ai suoi errori”. Sergio Pent, TTL La Stampa
“Franco Faggiani è diventato in un breve volgere di tempo una presenza rilevante nella letteratura italiana”. Claudio Toscani, Avvenire
Un brano dal Romanzo: "Da ragazzo mi ero immaginato che le mie valli Dio le avesse fatte con gli avanzi […] Dalle mie parti le montagne sono sbilenche, irregolari, incise da gole frastagliate e profonde. Le piante che germogliano sul fondo incassato o sui fianchi scoscesi crescono sottili e dritte verso l'alto, desiderose di luce, come gli uomini che vivono nelle valli nascoste. Le cime delle montagne, quando non grattano la pancia alle nuvole di passaggio, non sono compatte ma si mostrano come mandibole spalancate verso il cielo da cui spuntano pinnacoli sassosi dalle forme curiose, a volte sembrano denti storti altre volte nasi bitorzoluti. Anche le altezze sono vaghe sopra una certa quota, oltre il limite dei pascoli alti. Perché nessuno le ha mai misurate con attenzione, tanto su quelle cime ventose, su quelle creste ossute, non ci saliva mai nessuno, se non i bracconieri, i banditi o qualche caviè alla ricerca di scorciatoie per passare da una valle all'altra".
“Con grande piacere e con un altro grande nome – dice l’assessora Lucia Rosso – diamo appuntamento al prossimo incontro in biblioteca. Sarà con noi un autore molto sensibile, amato e premiato, soprattutto per le sue descrizioni che immergono i lettori nella natura e nella montagna. L’occasione è per noi davvero importante, perché Faggiani ha scelto proprio Busca per una delle prime presentazioni del suo nuovo romanzo, ambientato nella nostra meravigliosa valle Maira e con protagonista una delle più singolari e storiche figure della nostra tradizione locale, il cavié, di cui abbiamo sentito raccontare in ogni famiglia dai nonni e bisnonni”.
Franco Faggiani. giornalista e scrittore, vive a Milano. Con La manutenzione dei sensi (Fazi Editore, 2018) ha vinto il Premio Parco Majella 2018, il Premio Letterario Città delle Fiaccole 2018 e il Be Kind Award 2019. Con Il guardiano della collina dei ciliegi (Fazi Editore, 2019) ha vinto il Premio Biblioteche di Roma 2019 e il Premio Selezione Bancarella 2020. Sempre con Fazi Editore sono usciti anche Non esistono posti lontani (2020) e Tutto il cielo che serve (2021). Tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati nei Paesi Bassi, ottenendo un grande successo di critica e di pubblico. Fa parte dell'ufficio stampa del Tor des Géants ed è caporedattore della rivista Viaggi e Cammini. Alla scrittura alterna lunghe esplorazioni in montagna, specialmente sulle Alpi occidentali e sugli Appennini.
"L'inventario delle nuvole"
Faggiani ricostruisce con straordinaria cura dei dettagli un paesaggio particolare e un mestiere insolito che alcuni ancora ricordano. Nel romanzo sono ripercorsi gli itinerari segreti dei raccoglitori di capelli delle valli cuneesi, che, seguendo le vie di questo singolare commercio, scavalcavano le Alpi e arrivavano fino in Francia. Una storia avvincente ma anche commovente che conferma il grande talento dell’autore nel descrivere gli ambienti montani riuscendo a emozionare i suoi lettori.
1915. Giacomo Cordero abita in valle Maira con il nonno Girolamo, la madre Lunetta e l’anziana e riservata Desideria. Il ragazzo ha studiato ma gli viene imposto di restare a casa, a Prazzo, dove si vive di taglio del bosco, di piccolo allevamento e agricoltura, e dove gli abitanti delle malghe spesso sopravvivono nella più assoluta miseria. L’Italia è appena entrata in guerra e il vecchio Girolamo, ruvido e determinato capofamiglia, commerciante scaltro e capace, è diventato il fornitore ufficiale di merci per l’esercito. A Giacomo, esonerato dal servizio militare, viene affidata la più delicata delle attività di famiglia, la raccolta dei pels, i capelli, che, accuratamente lavorati durante l’inverno dalle donne del luogo, saranno rivenduti in primavera agli atelier delle grandi città di confine per farne parrucche, ancora molto richieste. Per il commercio dei capelli in Francia, Giacomo si affida a un venditore esperto, Natale Rebaudi, che gli farà da guida confidandogli vecchi segreti riguardanti suo padre. Quando il ragazzo sarà costretto ad affrontare una situazione inattesa e a prendere in mano gli affari di famiglia, tuttavia, il più grande insegnamento gli verrà dal ricordo dei giorni passati da solo in montagna che lo aiuterà ad apprezzare il valore delle piccole cose e la semplicità del vivere quotidiano.
“Franco Faggiani diffonde serenità e bellezza, e ci fa recuperare la voglia di immergerci nella contemplazione della natura”. Luca Mercalli
“Pagine dense di odori, memorie, paesaggi, riflessioni, in cui nessuno cerca l’essenza della vita ma solo il modo giusto per rimediare ai suoi errori”. Sergio Pent, TTL La Stampa
“Franco Faggiani è diventato in un breve volgere di tempo una presenza rilevante nella letteratura italiana”. Claudio Toscani, Avvenire
Un brano dal Romanzo: "Da ragazzo mi ero immaginato che le mie valli Dio le avesse fatte con gli avanzi […] Dalle mie parti le montagne sono sbilenche, irregolari, incise da gole frastagliate e profonde. Le piante che germogliano sul fondo incassato o sui fianchi scoscesi crescono sottili e dritte verso l'alto, desiderose di luce, come gli uomini che vivono nelle valli nascoste. Le cime delle montagne, quando non grattano la pancia alle nuvole di passaggio, non sono compatte ma si mostrano come mandibole spalancate verso il cielo da cui spuntano pinnacoli sassosi dalle forme curiose, a volte sembrano denti storti altre volte nasi bitorzoluti. Anche le altezze sono vaghe sopra una certa quota, oltre il limite dei pascoli alti. Perché nessuno le ha mai misurate con attenzione, tanto su quelle cime ventose, su quelle creste ossute, non ci saliva mai nessuno, se non i bracconieri, i banditi o qualche caviè alla ricerca di scorciatoie per passare da una valle all'altra".