Venerdì 17 novembre alle ore 21 al Teatro Civico, l’associazione Museo della cartolina organizza una serata aperta a tutti dal titolo “Cartoline a Teatro, tre secoli di storia vista attraverso le cartoline”. L’iniziativa nasce per promuovere le finalità del Museo che nel prossimo anno sarà aperto a Busca, in via Martiri della Libertà.
La serata prevede la proiezione e il commento di un centinaio di cartoline d’epoca, per ripercorrere e rivivere il tempo di una Busca che fu. Sara la collezionista Mariateresa Milone a illustrarle.
Finalità dell’associazione è promuovere la divulgazione del Museo e contemporaneamente far partecipe la popolazione del progetto. Ad oggi, nell’archivio informatizzato, sono già presenti più di cinquantamila cartoline di vario genere, dai panorami cittadini agli eventi commemorativi, sportivi, religiosi.
Chi è interessato, può aderire al progetto del Museo a titolo di socio, tramite il proprio sostegno oppure con la divulgazione delle proprie cartoline. Per informazioni o per aderire all’associazione aperta tutti telefonare al 338.8090767.
Animatore e presidente dell’associazione è Mario Berardo, già consigliere comunale, tabacchino in pensione, molto conosciuto in città anche per questa sua passione di collezionista e di appassionato di ciclismo e di sport.
“La collezione – spiega Berardo – nasce dal negozio di tabaccheria che ho ereditato dai prozii e dai miei genitori e che risale al 1919. La più antica cartolina di Busca è datata 1891 e risulta essere la più antica della provincia di Cuneo. Almeno duemila tra originali e ristampe ritraggono Busca, moltissime quelle sul ciclismo: da quelle storiche, risalenti agli albori e ai primi Giri d’Italia e di Francia, fino alle più recenti autografate dai campioni di oggi e non solo del ciclismo, da Tomba e Simeoni ad Arianna Fontana, da Vezzali a De Giorgi, ma soltanto una da un calciatore - tiene a precisare Berardo -, Federico Giraudo, giovane promessa prima del Torino e ora militante della Reggina e primo buschese ad essere entrato, quest’anno, nell’album Panini”.
Le attività del Museo sono effettuare ricerche, interpretare ed esporre la raccolta, catalogata digitalmente, nonché conservare e divulgare la cultura dell’immagine e della parola, offrendo una panoramica sul cambiamento dei costumi e degli stili di vita e sulle trasformazioni paesaggistiche, urbanistiche e culturali.
La serata prevede la proiezione e il commento di un centinaio di cartoline d’epoca, per ripercorrere e rivivere il tempo di una Busca che fu. Sara la collezionista Mariateresa Milone a illustrarle.
Finalità dell’associazione è promuovere la divulgazione del Museo e contemporaneamente far partecipe la popolazione del progetto. Ad oggi, nell’archivio informatizzato, sono già presenti più di cinquantamila cartoline di vario genere, dai panorami cittadini agli eventi commemorativi, sportivi, religiosi.
Chi è interessato, può aderire al progetto del Museo a titolo di socio, tramite il proprio sostegno oppure con la divulgazione delle proprie cartoline. Per informazioni o per aderire all’associazione aperta tutti telefonare al 338.8090767.
Animatore e presidente dell’associazione è Mario Berardo, già consigliere comunale, tabacchino in pensione, molto conosciuto in città anche per questa sua passione di collezionista e di appassionato di ciclismo e di sport.
“La collezione – spiega Berardo – nasce dal negozio di tabaccheria che ho ereditato dai prozii e dai miei genitori e che risale al 1919. La più antica cartolina di Busca è datata 1891 e risulta essere la più antica della provincia di Cuneo. Almeno duemila tra originali e ristampe ritraggono Busca, moltissime quelle sul ciclismo: da quelle storiche, risalenti agli albori e ai primi Giri d’Italia e di Francia, fino alle più recenti autografate dai campioni di oggi e non solo del ciclismo, da Tomba e Simeoni ad Arianna Fontana, da Vezzali a De Giorgi, ma soltanto una da un calciatore - tiene a precisare Berardo -, Federico Giraudo, giovane promessa prima del Torino e ora militante della Reggina e primo buschese ad essere entrato, quest’anno, nell’album Panini”.
Le attività del Museo sono effettuare ricerche, interpretare ed esporre la raccolta, catalogata digitalmente, nonché conservare e divulgare la cultura dell’immagine e della parola, offrendo una panoramica sul cambiamento dei costumi e degli stili di vita e sulle trasformazioni paesaggistiche, urbanistiche e culturali.