Roccolo: domenica 7 ottobre letture di Vivian Lamarque

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Per il ciclo Flatus vocis

Data:

27 Settembre 2007

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Domenica 7 ottobre, alle ore 17, il Castello del Roccolo ospietrà Vivian Lamarque per  il secondo dei tre appuntamenti del ciclo di incontri “Flatus vocis”, letture di poeti nel Castello, a cura di Giovanni Tesio. 

L’incontro rientra nel progetto “Il Roccolo della Poesia”, iniziativa promossa dall’associazione culturale Marcovaldo, da Artea, dal Castello del Roccolo e dalla Regione Piemonte. 

Il costo di ingresso è di 5 euro, ridotto 3 euro. 

Vivian Lamarque 
Nata a Tesero (Trento) nel 1946, ha lavorato come insegnante e tradotto Valéry, Baudelaire, Prévert, La Fontaine, Céline, Grimm e Wilde. La sua prima raccolta poetica, “Teresino”, ha vinto nel 1980 il Premio Viareggio Opera Prima. 

Ha pubblicato poi “Il Signore d'oro”, “Il Signore degli spaventati” e “Poesie dando del Lei”. Del 1996 è “Una quieta polvere”. È autrice di 15 libri di fiabe e ha vinto il Premio Rodari (1997) e il Premio Andersen (2000). 

Da Saba a Penna

Il percorso poetico di Vivian Lamarque si nutre di quotidianità e fantasia. Frammenti di vita, che si muovono lungo una linea che va da Saba a Caproni a Penna a qualche altro poeta più contemporaneo e persino coetaneo. 

La sua poesia è soprattutto segnata da una inconfondibile originalità di tratto: un segno che lascia il suo segno, traendo dalla sofferenza, dal dolore, dal buio, dalla notte, dalla polvere, dalla morte (e dai morti, come nel bellissimo poemetto “L’albero”) le più luminose risonanze. Tutto discende dalla ferita di un’accoglienza negata e surrogata. Ma tutto respira nella stessa aria in cui respirano le fiabe

Un io poetico particolarmente arguto e onesto si auto-sigilla nei quattro versi di “Garzantina” (“Sono una poetina media/ normale/ da due righe e mezzo/ sulla garzantina universale”), ma più onesto ancora, anche sulla scia di una qualificata bibliografia critica, che comprende tra gli altri i nomi di Vittorio Sereni, di Giovanni Raboni, di Giovanni Giudici, che si dica come ci troviamo di fronte ai trent’anni (quasi esatti) di un percorso poetico di grande fascino. 

L’ultimo appuntamento previsto dal ciclo “Flatus vocis” si terrà domenica 21 ottobre. Per informazioni rivolgersi all’associazione culturale Marcovaldo (tel.0171.618260 info@marcovaldo.it).


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