Si è insediata questa mattina nei locali del palazzo comunale una cabina di regia sulle tematiche della terza età con i rappresentanti dei Comuni di Busca, Tarantasca, Villar San Costanzo, Rossana, presenti per il Comune di Busca la vicesindaca e assessora all'Assistenza, ai Servizi sociali e ai Servizi alla persona Beatrice Aimar, il sindaco di Villar San Costanzo Stefano Ribero, il sindaco Tarantasca Giancarlo Armando, il sindaco Rossana Giuliano Degiovanni, il presidente dell’Ospedale civile di Busca Tommaso Alfieri, e per Il Consorzio socio assistenziale del Cuneese e la assistente sociale del Monica Bertarelli.
L'iniziativa prende avvio per rispondere meglio alle esigenze di una popolazione composta sempre di più da persone considerate anziate, gli ultrasessantacinquenni, i quali, con un’aspettativa di vita che aggira sui vent’anni, possono godere di un futuro dignitoso, soprattutto se aiutati in percorsi di invecchiamento attivo.
“Busca – spiega Aimar – insieme con Tarantasca, Villar San Costanzo, Rossana, vuole dare un segnale forte di attenzione verso le persone anziane, affinché possano vivere non solo una vita lunga, ma anche una vita piena, ricca di opportunità e di esperienze significative. Abbiamo avviato questa collaborazione riunendo un territorio che comprende i comini limitrofi a Busca in cui non ci sono case di riposo e che hanno come riferimento la nostra città. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza del cambiamento demografico che sta caratterizzando la nostra società in questo periodo storico. Il nostro obiettivo è mettere al centro il benessere degli anziani, promuovendo una vita attiva e soddisfacente”.
“Questa tavolo di lavoro – precisa la vicesindaca – è un punto di riferimento per progettare e coordinare politiche pubbliche che favoriscano l'inclusione sociale, la partecipazione e l'autonomia degli anziani, attraverso programmi di attività fisica, culturale e sociale. Inoltre, avrà il compito di raccogliere le necessità delle persone più fragili e dei loro familiari, per garantire che ogni intervento sia realmente mirato e rispondente. Intendiamo lavorare a stretto contatto con le associazioni locali, i servizi sanitari e le istituzioni, a cominciare dall’Ospedale di Busca, che gestisce le residenze per anziani, per costruire una rete di supporto efficace e tempestiva.”
I dati locali
Secondo i dati di una recente indagine condotta dal Consorzio socio-assistenziale del Cuneese, la percentuale di ultrasessantacinquenni nei quattro comuni interessati va dal 23,5% di Busca al 19,46% di Tarantasca. Si aggiunga che la speranza di vita in provincia di Cuneo, secondo dati raccolti nel 2021, per gli ultrasessantacinquenni è di 18,4 anni per gli uomini è di 21,9 per le donne, in linea con la media italiana.
Il piano della Regione per l'invecchiamento attivo
Per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano, la Regione Piemonte ha emanato nel 2019 una legge sull'invecchiamento attivo che promuove la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale delle persone anziane, attraverso le definizioni di percorsi per il mantenimento e potenziamento dell'autonomia e delle relazioni personali, della salute psicofisica, la valorizzazione delle esperienze, la promozione e realizzazione di interventi che facilitano la piena inclusione sociale, Questi obiettivi sono stati ulteriormente declinati con il Piano per l'invecchiamento attivo 2022-2025 del Consiglio regionale del Piemonte, che si è posto quale ambito di riferimento unitario per ogni intervento riguardante la salute, lo sviluppo culturale, la qualità della vita e la sicurezza sociale dei cittadini ultrasessantacinquenni.
L'iniziativa prende avvio per rispondere meglio alle esigenze di una popolazione composta sempre di più da persone considerate anziate, gli ultrasessantacinquenni, i quali, con un’aspettativa di vita che aggira sui vent’anni, possono godere di un futuro dignitoso, soprattutto se aiutati in percorsi di invecchiamento attivo.
“Busca – spiega Aimar – insieme con Tarantasca, Villar San Costanzo, Rossana, vuole dare un segnale forte di attenzione verso le persone anziane, affinché possano vivere non solo una vita lunga, ma anche una vita piena, ricca di opportunità e di esperienze significative. Abbiamo avviato questa collaborazione riunendo un territorio che comprende i comini limitrofi a Busca in cui non ci sono case di riposo e che hanno come riferimento la nostra città. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza del cambiamento demografico che sta caratterizzando la nostra società in questo periodo storico. Il nostro obiettivo è mettere al centro il benessere degli anziani, promuovendo una vita attiva e soddisfacente”.
“Questa tavolo di lavoro – precisa la vicesindaca – è un punto di riferimento per progettare e coordinare politiche pubbliche che favoriscano l'inclusione sociale, la partecipazione e l'autonomia degli anziani, attraverso programmi di attività fisica, culturale e sociale. Inoltre, avrà il compito di raccogliere le necessità delle persone più fragili e dei loro familiari, per garantire che ogni intervento sia realmente mirato e rispondente. Intendiamo lavorare a stretto contatto con le associazioni locali, i servizi sanitari e le istituzioni, a cominciare dall’Ospedale di Busca, che gestisce le residenze per anziani, per costruire una rete di supporto efficace e tempestiva.”
I dati locali
Secondo i dati di una recente indagine condotta dal Consorzio socio-assistenziale del Cuneese, la percentuale di ultrasessantacinquenni nei quattro comuni interessati va dal 23,5% di Busca al 19,46% di Tarantasca. Si aggiunga che la speranza di vita in provincia di Cuneo, secondo dati raccolti nel 2021, per gli ultrasessantacinquenni è di 18,4 anni per gli uomini è di 21,9 per le donne, in linea con la media italiana.
Il piano della Regione per l'invecchiamento attivo
Per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano, la Regione Piemonte ha emanato nel 2019 una legge sull'invecchiamento attivo che promuove la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale delle persone anziane, attraverso le definizioni di percorsi per il mantenimento e potenziamento dell'autonomia e delle relazioni personali, della salute psicofisica, la valorizzazione delle esperienze, la promozione e realizzazione di interventi che facilitano la piena inclusione sociale, Questi obiettivi sono stati ulteriormente declinati con il Piano per l'invecchiamento attivo 2022-2025 del Consiglio regionale del Piemonte, che si è posto quale ambito di riferimento unitario per ogni intervento riguardante la salute, lo sviluppo culturale, la qualità della vita e la sicurezza sociale dei cittadini ultrasessantacinquenni.