Gli anni del Cai
Dettagli della notizia
ASSOCIAZIONI - Un libro per celebrare i 60 anni del sodalizio sarà presentato domenica prossima
Data:
11 Dicembre 2007
Tempo di lettura:
1 min
La pubblicazione, di circa 130 pagine, è stata curata da Nanni Gianaria. Il formato è "foto-album" per valorizzare le numerose fotografie d'epoca, alcune vere e proprie rarità dal 1920 al 1930, prezioso contributo di alcune delle famiglie dei fondatori della sottosezione di Busca.
Infatti ben prima del 1946, anno di nascita della sottosezione, aveva avuto inizio l'attività alpinistica di alcuni buschesi, fra i quali Giovanni Martinale, il più longevo, che sta compiendo in questi giorni i 102 anni di vita: fin dagli Anni Venti cominciarono a cimentarsi con gli scarponi e con gli sci...
Dopo la Seconda Guerra, con la rinascita dell'Italia, anche il Cai di Busca manifesta apertamente tutta la gioia di vivere di quegli anni: lo spirito di spensieratezza e la felicità escono da quelle foto e per colpirci e sorprenderci di tanta capacità di allegria, mai più toccata dalle generazioni future, che non hanno avuto la sventura di misurarsi con la guerra alle porte di casa.
Negli Anni Settanta nasche il progetto del Bivacco Barenghi, che impegna la Sottosezione in una impresa portata avanti con tenacia. Un capitolo è dedicato alla figura di Beppe Barenghi e al suo dramma sul Monte Api.
Purtroppo, anche il Cai Busca deve fare il conto con i lutti: mai dimenticati, Angelo Sodano e il giovane Gianni Madala.
Una parte della pubblicazione è dedicata ai rifugi che non ci sono più e alle iniziative come la Capanna Remondino e la base di Lemma; si dà spazio, infine, alle Croci sulle vette, all'attività del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino, ai direttivi della Sottosezione e ad una bibliografia essenziale.
