Non penalizziamo i Comuni per salvare le Comunità montane

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Le osservazioni del Sindaco al disegno di legge regionale sulla montagna

Data:

21 Maggio 2008

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Luca Gosso
Luca Gosso


Il Sindaco, Luca Gosso, ha inviato una lettera al Consiglio regionale del Piemonte e, per conoscenza, all’Anci (Associazione dei Comuni italiani) per illustrare la sua posizione circa il disegno di legge sulla montagna, presentato dalla Giunta regionale e in via di definizione.

La lettera risponde alla richiesta di osservazioni espressamente avanzata dalla Regione in vista dell’approvazione del testo unico delle leggi sulla montagna, in modifica alla legge regionale 16 del 1999.

Il Sindaco condivide l’obiettivo della riduzione di spesa contenuto dal decreto e, in tal senso, approva l’indicazione di ridurre il numero delle Comunità montane, dei componenti gli organi rappresentativi e delle indennità di carica.

L’impianto della nuova normativa, però, sostiene Gosso, eccede, invadendo l’intero sistema istituzionale e la stessa Costituzione: il dubbio è che ci si trovi di fronte ad un disegno di legge in realtà mirato al salvataggio delle Comunità montane a danno dei Comuni, forse involontariamente.

“In particolare – scrive nella sua osservazione - questa forte criticità si riscontra nelle previsioni di associazionismo forzato, con evidente svuotamento del ruolo dei Comuni; ciò è rintracciabile in vari articoli (soprattutto nell’8), la cui portata appare devastante in rapporto ai principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza contenuti nell’art. 118 della Costituzione, che attribuisce le funzioni amministrative ai Comuni, in ragione della loro vicinanza ai cittadini e del principio di democrazia rappresentativa, che vede nel Sindaco e, quindi, negli organi comunali, l’espressione della volontà diretta degli elettori e non certo nella Comunità montana”, che invece è e deve rimanere ente di secondo livello.

Il contenuto della lettera continua sottolineando come il disegno di legge trascuri la notevole diversità, soprattutto per dimensioni, che caratterizza i vari Comuni facenti parte della Comunità e il relativo impatto sull’assetto organizzativo, con ripercussioni sui responsabili dei Servizi.

In parole povere, la legge in via di approvazione prevede un sostanziale trasferimento di funzioni alla Comunità montana, in pieno contrasto sia con il suo obiettivo generale, sia con un suo comma (il 17) che prevede la riduzione di spesa per il funzionamento dell’ente.

Se il decreto di legge sarà approvato senza modifiche, conclude il Sindaco di Busca, i Comuni, a causa del previsto forzoso associazionismo, risulteranno “significativamente limitati nelle scelte programmatiche, amministrative ed organizzative. La proposta è quella di escludere dall’obbligo forzoso i comuni di fondovalle con più di 5000 abitanti".

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