E i nonni in festa al Castello... giocano a bocce con le poesie

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Domenica entrata gratuita al Roccolo insieme con i nipoti. In programma Le rime sparse

Data:

29 Settembre 2008

Tempo di lettura:

2 min

Una bellissima nonna, dal sito Il paese dei bambini che sorridono
Una bellissima nonna, dal sito Il paese dei bambini che sorridono
Domenica 5 ottobre, in occasione della Festa dei Nonni  l’ingresso nel caastello e nel parco del Roccolo sarà gratuito ad ogni nonno o nonna accompagnato da un nipote.
 
La “Festa dei Nonni” è una ricorrenza istituita nel 2005 dal Parlamento, che ha riconosciuto ufficialmente il ruolo fondamentale dei nonni. La giornata è intesa come momento di incontro e riconoscenza nei confronti di chi ha vegliato sui nostri passi come gli Angeli Custodi, celebrati dalla Chiesa proprio il 2 ottobre. 

L’istituzione della festa prevede anche un premio annuale, consegnato dal presidente della Repubblica, al nonno e alla nonna d’Italia. 

Il Castello e Parco del Roccolo a Busca sono aperti  dalle pre 14,30 alle 19

A partire dalle 16,30 nelle Serre Monumentali si svolgerà “Le rime sparse”, kermesse di letture poetiche proprie ed altrui. La baraonda poetica fa parte della  rassegna “Flatus vocis”, iniziativa che si inserisce all’interno del progetto “Il Roccolo della Poesia”, promosso nel maggio scorso dall’associazione culturale Marcovaldo, da Artea e dalla Regione Piemonte. 

I visitatori che vorranno leggere una loro poesia dovranno iscriversi liberamente il giorno stesso, a partire dalle ore 15, nella biglietteria del castello. Il tempo a disposizione per ogni lettura sarà valutato dal curatore dell’iniziativa, Giovanni Tesio, sulla base del numero di iscrizioni. 

Chi si iscriverà per proclamare una sua poesia avrà ingresso gratuito al Castello e Parco del Roccolo. 

“L’idea della baraonda poetica – spiega Giovanni Tesio -, si richiama al gioco delle bocce che si faceva nei paesi alle feste patronali. Un sorteggio che metteva in gioco giocatori di qualità diverse. Ma soprattutto un’idea di festa, di kermesse, che sparigliava le forze, divertendosi a mettere insieme il campione e la scartina, il bocciatore sicuro e il puntatore scarso, ogni volta rimescolando abilità e fortuna. Qualcosa del genere vorrebbe essere la ‘baraonda poetica’. Ma in senso molto lato, ossia nel senso di una festa mista e variopinta, che non distingue secondo scelte critiche e secondo giudizi più o meno competenti e autorizzati, ma che si diverte a dare voce a tutti i poeti, noti e no, piccoli e grandi, anche nel senso dell’età. Un modo cordiale, in definitiva, per ammettere tutti al banchetto della poesia”. 

L’ultimo appuntamento della rassegna “Flatus vocis” si svolgerà domenica 12 ottobre alle 16,30, quando Giovanni Tesio dialogherà con Franco Loi e Remigio Bertolino in un incontro dal titolo “Il sapore delle voci”.



 

 

 





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