Poesia in dialetto con i colori dell'autunno

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Al Roccolo domenica Franco Loi e Remigio Bertolino

Data:

07 Ottobre 2008

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La torre
La torre
Al Roccolo di Busca poesia dialettale con Franco Loi e Remigio Bertolino
Domenica 12 ottobre alle 16,30 ultimo appuntamento della rassegna Flatus vocis

Domenica prossima, 12 ottobre, alle ore 16,30, nel Castello ed nel Parco del Roccolo , Giovanni Tesio presenta “Il sapore delle voci. Incontro con Franco Loi e Remigio Bertolino”, ultimo appuntamento della rassegna “Flatus vocis. Letture di poeti”, iniziativa che si inserisce all’interno del progetto “Il Roccolo della Poesia.

Tesio dialogherà con i due autori sulla poesia dialettale piemontese (Bertolino) e milanese (Loi). 

Franco Loi 
E' nato a Genova nel 1930 da una famiglia sarda, ma vive a Milano dal 1937. Raffinato interprete dialettale, dopo aver fatto il ceramista, l’operaio ed essersi diplomato in ragioneria, diviene impiegato all’ufficio stampa della Mondadori. 

Incomincia a scrivere a 35 anni e la prima pubblicazione di alcune poesie avviene nel 1972 sull’Almanacco dello Specchio. Successivamente pubblica una ventina di libri con raccolte di poesie o poemi. È stato un importante critico letterario per “Il Sole 24 ore” dalla fine degli anni '80, incoraggiando l'uso poetico dialettale. 

Il suo linguaggio poetico nasce dalla mescolanza di elementi linguistici di varia natura (gerghi, idioletti, etc) di area proletaria e contadina, spesso reinventati dalle esigenze espressive dell'autore. Dopo le raccolte “I cart” (1973) pubblicato su rivista, e “Poesie d'amore” (1974), si è affermato soprattutto con la raccolta “Stròlegh” (1975) a cui sono seguite “Teater” (1978) e “L'Angel” (1981). 

Le sue poesie sono state tradotte in molti Paesi d'Europa e negli Stati Uniti. Nel 2001 ha curato con Davide Rondoni un'antologia della poesia italiana dal 1970 ad oggi. 

Remigio Bertolino 
E' nato a Montaldo Mondovì nel 1948 e vive nella vicina Vicoforte. Dopo aver conseguito l’abilitazione magistrale, ha lavorato per alcuni anni presso le Acciaierie del Tanaro, dedicandosi in seguito all’insegnamento nella scuola elementare. 

Ha iniziato a scrivere in piemontese negli anni ’70 pubblicando, nel ’76 il racconto breve “Mia mare” (Mia madre) dedicato alla figura materna scomparsa in giovane età ed illustrato da due acqueforti di Teresita Terreno. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Ij lumin” (Le lucciole), “L’eva d’envern” (Era d’inverno o L'acqua d'inverno), “A gatipola del nivole” (A cavalluccio delle nuvole), “Sbaluch” (Splendore) con presentazione di Giorgio Bárberi Squarotti, "Passore” (Passeri), “Ël vos” (Le voci) con una nota di Giovanni Tesio, “Stanse d’ënvern” (Stanze d’inverno). Nel 2005 sono uscite le prose memorialistiche “Al ballo del tempo”, con presentazione di Claudio Bo e disegni di Teresita Terreno. 

Organizzano l’associazione culturale Marcovaldo, Artea e Regione Piemonte.

La partecipazione all’incontro è compresa nel biglietto d'ingresso al Castello e Parco del Roccolo (5 euro intero, 3 euro ridotto), che consente anche di effettuare la visita guidata, arrivando almeno un'ora prima dell’inizio degli incontri. Per maggiori informazioni rivolgersi al numero verde 800-329329.


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