Lungo la strada ci si incontrava con gli altri compagni che facevano lo stesso tragitto e si facevano conoscenze fra ragazzi delle diversi classi. Potevano nascere anche così amicizie lunghe una vita.
Certo, i più fortunati, quelli che abitavano vicino all’edificio scolastico, potevano dormire di più, l’ora del risveglio era inversamente proporzionale alla distanza. Del resto, anche adesso, con il pulmino, molti scolari partono presto e si incontrano sul bus fra appartenenti a classi diverse, ma non è la stessa cosa... Ancora assonnati, seduti al proprio posto (almeno, si spera), persi nei propri pensieri: la situazione non è la più adatta per fare amicizie, guardarsi attorno, fare movimento e imparare a guardarsi dai pericoli della circolazione stradale.
Inoltre, molti, specialmente fra coloro che abitano nel concentrico e non usa lo scuolabus, vanno e tornano dalla scuola accompagnati fin davanti agli ingressi, spesso in automobile, da genitori o parenti, per i quali l’impegno quotidiano è davvero gravoso, ma ormai non ci si fida più a lasciare i bambini soli per strada.
Tornare ai tempi di una volta non si può e non si deve. Ma dai modi antichi occorre salvare quel che di buono c’era e riesumarlo, adattandolo alle nuove situazioni.
Così nasce Piedibus: il modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola. E’ un autobus umano, formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da due o più adulti “autisti” e “controllori”.
Il Piedibus è un progetto nato in Danimarca e attivo in Nord Europa e negli Stati Uniti e si sta diffondendo anche in Italia. Nella prossima settimana partirà anche a Busca, per iniziativa della scuola primaria Ernesto Francotto e del Comune.
In via sperimentale per quest’anno scolastico dal 10 al 14 novembre e dal 20 al 24 aprile, tutte le famiglie che lo desiderano (circa 150 hanno già detto di sì) possono mandare i propri figli a scuola con il Piedibus. Quattro le “stazioni” di partenza: in piazza Savoia, in piazza del Alpini (Cappuccini), in via Monte Ollero (zona Palazzetto dello sport) e via Verdi (zona degli uffici postali).
I punti di “raccolta” saranno segnalati da una palina, disegnata dagli scolari. Lì i bambini troveranno un volontario della Protezione Civile del gruppo di Busca, un insegnante e un genitore, o un nonno, ad aspettarli e saranno accompagnati a scuola lungo un tragitto sicuro, studiato dal Comandante della Polizia municipale. All’arrivo a scuola a ciascuno saranno consegnati una mela (già lavata e tagliata) e un giornale. A fine mattinata si ripercorre il tragitto inverso.
“Davvero encomiabile questa iniziativa – dice il sindaco, Luca Gosso - Quando le maestre che seguono il progetto ce l’hanno proposto abbiamo aderito immediatamente, provvedento allo studio dei percorsi, alla ricerca dei volontari accompagnatori e degli sponsor. Per adesso si tratta di una prova, ma se il riscontro sarà buono, come pare dalle numerose adesioni, sarebbe bello trasformare Piedibus in un mezzo di trasporto permanente a Busca, tracciando i percorsi anche con segnaletica stradale fissa. Ringrazio, infine, la Asprofrut che ci permette unire all’educazione civica e stradale anche quella alimentare, perché promuovere il consumo della frutta fra i più piccoli mi pare un’altra buona cosa….”
Per fare movimento
Imparare a circolare
Esplorare il proprio quartiere
Diminuire traffico e inquinamento
Insieme per divertirsi
Bambini più allegri e sicuri di sè
Un buon esempio per tutti
Svegliarsi per bene e arrivare belli vispi a scuola