"Aforismi, per una storia del teatro Civico di Busca" sarà il primo spettaccolo in assoluto ad essere presentato nello stesso teatro, in occassione dell'inaugurazione dei restauri, sabato prossimo 20 dicembre.
E' un cortometraggio di Costantino Sarnelli, una produzione dell’associazione culturale buschese Le Cercle Rouge, iniziata nel gennaio 2004 ed interamente dedicata al Teatro Civico di Busca e più in generale al teatro inteso come luogo di memoria.
Parafrasando Peter Brook, il maestro dei luoghi, cos'è un teatro se non lo spazio vuoto da riempire? E Le Cercle Rouge ha voluto riempire questo vuoto sperimentando diverse tecniche espressive come la docu-fiction (Quattro chiacchiere su Stevenson), il teatro d'ambiente, il cinema (Il teatro del cervello), l'elaborazione visiva e testuale (Aforismi).
Sabato 21 dicembre 2008 Aforismi sarà proposto al pubblico nella forma director’s cut, con due sequenze aggiuntive ed un finale inedito, rispetto alla prima versione. (ingresso a inviti).
In Aforismi le vicende storiche dell’edificio teatrale sono scandite attraverso un’opera di 'grattage', costruita intorno alla ricerca storica effettuata da Elisa Gosso durante la stesura della sua tesi di laurea dal titolo "Ex-Teatro comunale di Busca, già Confraternita: problemi di degrado e rifunzionalizzazione".
Domenica 21, sempre Le Cercle Rouge, alle 17, per le porte aprte del Teatro, presenterà, poi, "A rebours (Cinque anni di attività)" e il progetto L'esploratore e i suoi cannibali, con la visione del trailer e delle prime due video poesie realizzate:
Niggia Besiggia e Passaggio a Nord Ovest. (ingresso libero)
La trilogia "Il teatro del cervello" realizzata dall'assocaione negli scoris anni, traccia proprio il percorso seguito nella riscoperta dell’esprit di uno spazio perduto (nello specifico il teatro civico di Busca). Uno spazio perduto dove poter riallestire l'immaginazione, riscoprire e svelare le sfaccettature dell'anima di un ambiente, ascoltarne la voce, registrare l'azione che esercita su di noi e la reazione che provoca.
Uno spazio perduto, ma nello stesso tempo uno spazio vuoto, per poter ripartire da zero resettando il nostro sistema operativo per rimettere in scena un classico della letteratura, lasciando solo ciò che è essenziale allo sbocciare dell'opera.
Proseguendo il discorso iniziato con il cortissimo Ap-Su (2003), in cui si teorizzava una corporeizzazione dell'elemento architettonico, l'ambiente teatro diventa a tutti gli effetti l'ambiente mente ed un saggio di Robert Louis Stevenson dal titolo Un capitolo sui sogni, scritto nel gennaio 1888, diventa il motore dello script seguito nella realizzazione del trittico Il Teatro del Cervello.
Il cortometraggio dal titolo omonimo (Il Teatro del Cervello) di venti minuti realizzato nel corso del 2004, sviluppa questi temi stevensoniani e li drammatizza nell'unità architettonica che si trasforma in un piccolo teatro del cervello in cui, durante la notte, si abbandona la vita diurna per calarsi in quella rappresentata nel sogno.
Nelle sue realizzazioni l’associazione si è avvalsa della partecipazione di docenti universitari esperti nella tematiche prese in esame: Richard Ambrosini dell’Università di Roma Tre, Richard Dury dell’Università di Bergamo, Jean-Pierre Naugrette dell’Università Paris III per l’opera di Robert Louis Stevenson e Catherine Naugrette- Christophe dell’Università Paris III per les Arts du Spectacle.
Aforismi per una storia del Teatro Civico di Busca
Dettagli della notizia
Sabato e domenica doppio appuntamento con Le Cercle Rouge per l'inaugurazione dei restauri
Data:
16 Dicembre 2008
Tempo di lettura:
2 min