“Ospiti della poesia” al Castello del Roccolo: Roberta Dapunt

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Domenica 27 settembre alle ore 16,30 partecipazione gratuita per la Giornata Europea del Patrimonio

Data:

24 Settembre 2009

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Roberta Dapunt, poetessa della Val Badia
Roberta Dapunt, poetessa della Val Badia
Domenica prossima, 27 settembre, alle ore 16,30, nel Castello del Roccolo, per il pomeriggio dal titolo “Ospiti della poesia”,  arriverà  Roberta Dapunt, la poetessa del maso chiuso di Cjaminades in Val Badia. 

L'entrata è gratuita, in quanto il Castello del Roccolo rientra tra i beni culturali che aderiscono alla Giornata Europea del Patrimonio.

Si tratta del secondo appuntamento del ciclo di incontri “Flatus vocis”, propaggine autunnale della terza edizione de “Il Roccolo della poesia”, rassegna poetica curata da Giovanni Tesio e promossa dall’associazione culturale Marcovaldo, da Artea, dal Castello e Parco del Roccolo di Busca e dalla Regione Piemonte.

Roberta Dapunt 
E' nata nel 1970 in Val Badia, dove vive. I suoi versi sono caratterizzati da inquietudine e armonia insieme, da un percorso religioso tormentato e puro. Le immagini che sceglie sono di morte e di naturalità e il suo sguardo segue le stagioni e gli animali nel silenzio delle sue montagne e dell'anima. 

“La sua - dice Giovanni Tesio - è una voce folgorante e di spontanea innocenza, che approda alla semplicità attraverso una dura macerazione, un vero e proprio percorso di spoliazione, evidente, ad esempio, nella ‘Poesia semplice’ che ha dedicato alla madre”. 

Una voce nuova nel panorama della poesia italiana, una voce sanguigna, viscerale, che parte dal profondo, una voce che non si può fare finta - una volta ascoltata - di ignorare. 

Ha pubblicato le raccolte di poesia “OscuraMente” (1993), “La carezzata mela” (1999). Ha realizzato assieme al maestro Paolo Vergari una registrazione su CD (2001), intitolata “Del perdono - Poesia e musica per pianoforte”. Nel 2008 è uscita la raccolta di poesie “La terra più del paradiso” (Einaudi). Sue opere poetiche si trovano in varie riviste letterarie, tra le quali "Arunda", "Tras", "Ladinia", "Entschluss", "Filadressa", "Sturzflüge" e i "Quaderni" del Fondo Moravia. Scrive in italiano e ladino. 

“Flatus vocis” 
prosegue domenica 4 ottobre con “L’autra armada” [L’altro esercito] di Claudio Salvagno. Domenica 11 ottobre, invece, il Teatrino al forno del pane “Giorgio Buridan” presenta lo spettacolo a cura di Maria Silvia Caffari tratto da un testo di Beppe Mariano “La leggenda di Moira”, con l’accompagnamento delle musiche del “Theatrum Silvae” (Simone Bruno, Marco Carollo e Mario Cottura).

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