La famiglia come istituzione sociale fondamentale, e non soltanto ciascun suo componente come individuo, è un soggetto degno di attenzione e cura e merita un organismo che la rappresenti nei confronti della pubblica amministrazione e, in particolare, nei confronti del Comune, che è l’ente pubblico più vicino ai cittadini.
Questo concetto ha spinto gli amministratori del Comune di Busca, maggioranza e minoranze, a porre le basi per la costituzione della Consulta delle famiglie. L’atto fondamentale, ossia il regolamento della Consulta, è stato approvato all’unanimità nel corso del Consiglio comunale del 28 settembre scorso. Si tratta di un intervento più volte sollecitato, in particolare, dall'ex Gruppo consiliare Busca si rinnova, ed ora dal Gruppo Futuro in Comune, con cui è stato concordato.
A sottolineare la piena convinzione della necessità di considerare il nucleo familiare come un oggetto degno di interesse in quanto tale, il Sindaco, Luca Gosso, nella composizione della nuova Giunta comunale, ha voluto assegnare una delega specifica alla Famiglia a Marco Gallo, vice-sindaco è già assessore a Sanità Cultura e Commercio.
A lui chiediamo di illustrarci quali sono i fondamenti e i programmi della Consulta.
Gallo, intanto ci spieghi perchè non si rischia di far nascere soltanto un nuovo “contenitore del nulla”, con la creazione della Consulta.
“Perché, prima di tutto, questa non è una scelta presa dall’alto: il Comune ha effettivamente raccolto un’esigenza sentita fra la gente, raccolta da tutti i componenti il Consiglio comunale, contenuta nei programmi elettorali di tutti i Gruppi rappresentati. In secondo luogo, prima di prendere la decisione di coordinare questa iniziativa, abbiamo sentito i pareri di quei Comuni nei quali la Consulta esiste ed opera da tempo, abbiamo partecipato a convegni e manifestazione in merito, abbiamo acquisito dati e informazioni per istituire un organismo che, spero, si dimostri sufficientemente snello e concreto. Nell'elaborazione del regolamento abbiamo lavorato insieme con il Gruppo consiliare Futuro in Comune che ringrazio davvero per l'attiva collaborazione”.
In che modo?
“Il Comune ha bisogno di interfacciarsi con un solo interlocutore, che riporti le proposte e le esigenze sentite dalle famiglie nei vari momenti e nei vari aspetti della loro vita. Questo interlocutore è il presidente della Consulta, che resterà in diretto e costante contatto con le diverse realtà locali che rappresentano i cittadini in quanto coniugi, genitori, figli, nonni e si confronterà con gli amministratori tenendo presente l’insieme delle aspettative”.
Avere un quadro d’insieme: questo sarà dunque un aspetto fondamentale ed importante…
“Certamente: il confronto tra i vari punti di vista e le diverse necessità avverrà prima all’interno della Consulta stessa, fra i suoi vari componenti, in modo cha al Comune giungano le proposte già elaborate e conciliate dai richiedenti”.
Che tipo di organismo è?
“E un organismo consultivo. Ha piena autonomia. Abbiamo scelto di non delegare rappresentanti dell’amministrazione comunale al suo interno con potere di voto proprio per garantirne il più possibile l’indipendenza. Le proposte, i pareri e ogni altra iniziativa non sono, comunque, vincolanti per il Comune. L’articolo 2 del Regolamento – per essere precisi – elenca i compiti: promuovere l’informazione e la partecipazione delle famiglie del territorio; promuovere iniziative per sensibilizzare e diffondere una cultura per la famiglia, favorire il metodo collaborativo tra soggetti pubblici e privati, contribuire, attraverso la propria attività propositiva, al miglioramento dei servizi offerti dall’amministrazione comunale o da terzi, in ambiti culturali, economici, sociali, ricreativi, al fine di realizzare un concreto miglioramento della qualità della vita delle famiglie sul territorio”.
Chi ne può far parte?
“Possono aderire i rappresentati dei genitori nell’ambito delle istituzioni scolastiche statali e paritarie e dei Servizi per l’infanzia. E’aperta alla partecipazione di enti, associazioni o gruppi che operino nel territorio prevalentemente nell’ambito delle problematiche familiari. Opera tramite un’Assemblea, con compiti e funzioni generali, e un Presidente con funzioni e compiti di rappresentanza e di attuazione delle determinazioni assembleari”
L’Assemblea è composta così: un rappresentante dei servizi sociali, designato dal Presidente del Consorzio per i servizi socio assistenziali delle Valli Grana e Maira, un rappresentante della scuola elementare, uno della scuola media, uno della scuola materna pubblica e uno della scuola materna privata, la cui designazione avviene ad opera dell’autorità scolastica; un membro in rappresentanza di ogni ente, associazione o gruppo che operi nel territorio di Busca che svolga il proprio operato prevalentemente nell’ambito delle problematiche familiari, tre membri in rappresentanza delle associazioni sportive il cui ambito di interesse coinvolge la famiglia e che svolgono attività giovanile, designati concordemente; un rappresentante della Vicaria di Busca, designato dall’autorità ecclesiastica.
Su richiesta ed invito del Presidente possono prendere parte all’Assemblea, senza diritto di voto, il Sindaco o suo delegato, individuato nell’ambito del Consiglio comunale, anche in rappresentanza delle minoranze.
Quando sarà operativa?
Risponde ancora Gallo: “Ottenute le designazioni dei membri, il Sindaco procederà alla costituzione dell’Assemblea e ne convocherà la prima riunione. La prima seduta di insediamento sarà presieduta dal Sindaco e in tale occasione l’Assemblea procederà alla nomina del suo Presidente, scegliendolo fra i propri membri, che in seguito la convocherà e la presiederà. Il Presidente nominerà un suo vice, scegliendolo tra i componenti dell’Assemblea. Spero che il tutto sia avviato ben entro la fine dell’anno”.
Possono partecipare ai lavori della Consulta, senza diritto di voto, persone o associazioni non componenti permanenti della stessa, in grado di portare un contributo alle specifiche tematiche in discussione. L’assemblea predispone annualmente una relazione illustrativa sui bisogni e sulle necessità rilevate e sull’attività svolta per sottoporla all’amministrazione comunale.
La sede della Consulta è nel Palazzo comunale. L’Assemblea dura in carica 5 anni dalla data di costituzione con provvedimento del Sindaco. L’ammissione di nuovi enti o associazioni è stabilita dal Sindaco, dopo l’espressione del parere dell’assemblea.
La famiglia al centro
Dettagli della notizia
Il Comune promuove la costituzione di una Consulta, già sollecitata anche dal Gruppo Futuro in Comune. Approvato il regolamento
Data:
05 Ottobre 2009
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