Nel dedalo di Casa Francotto il tableau vivant di Edgarpò

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Sabato 12 dicembre vernissage per un'opera in due atti (fotografia e cinema)

Data:

03 Dicembre 2009

Tempo di lettura:

3 min

Sabato 12 vernissage in Casa Francotto della mostra fotografica di Barbara Forneris allestita come supporto scenografico per le sequenze video di Hoplà - La Morte Rossa di Costantino Sarnelli
Sabato 12 vernissage in Casa Francotto della mostra fotografica di Barbara Forneris allestita come supporto scenografico per le sequenze video di Hoplà - La Morte Rossa di Costantino Sarnelli

Sabato 12 dicembre, alle ore 17.30, in Casa Francotto si terrà il vernissage della mostra fotografica di Barbara Forneris ispirata al racconto di Edgar Allan Poe La Mascherata della Morte Rossa. La mostra è allestita per le riprese dell’intermezzo video dell’opera Edgarpò, che andrà in programma nella primavera del 2010.  Costantino Sarnelli  realizza il video "Edgarpò – L’intermezzo Hoplà la Morte Rossa". Domenica 13 dicembre dalle ore 10.30 alle 12.30: visita all'esposizione della scenografia fotografica di Forneris per il video.

Si tratta del secondo appuntamento del progetto Edgarpò, dell’associazione culturale Le Cercle Rouge, dopo la presentazione ufficiale avvenuta il 31 ottobre scorso. 

Uno nessuno e centomila  Edgar Allan Poe 
“Edgar Allan Poe è allo stesso tempo poeta e scrittore -dice Laura Chiotasso, ideatrice del progetto Edgarpò - poeta lirico e scrittore del mistero, del terrore, dell’indagine poliziesca, appassionato enigmista e grande umorista. Ogni lettore scopre così poco alla volta i diversi “Edgarpò” e ne può prediligere l’uno piuttosto che l’altro. Barbara Forneris ha trovato affinità nel Poe meditativo e filosofico, Costantino Sarnelli in quello ironico e satirico”. 

Il percorso fotografico seguito da Barbara Forneris rovescia completamente lo svolgersi del racconto La Mascherata della Morte Rossa. Si procede a ritroso partendo dalla frase conclusiva del racconto fino a risalire al suo inizio. Ed ecco quindi che l’itinerario della mostra si apre con uno scatto fotografico in bianco e nero dal titolo All’estremo ed avanza seguendo la traccia dei diversi colori simbolici fino a giungere alla scoperta di se stessi nello specchio della vita. 

In retrospettiva
Percorrere gli umori della propria esistenza - dice Barbara Forneris - leggendo la retrospettiva saliente delle proprie età. Scrutare dalla invitabile penombra il cromatico percorso esistenziale ponendo un’estrema ultima domanda…" 

Nel video, che si vedrà nella primavera prossima, Costantino Sarnelli introduce un visitatore stravagante per dialogare con le fotografie di Barbara Forneris: l’angelo del bizzarro, il personaggio creato da Poe nell’omonimo racconto. Nel racconto satirico di Poe l’angelo del bizzarro è un personaggio arcimboldesco che si materializza di fronte ad uno scettico narratore: le sue braccia sono bottiglie e la sua testa una sorta di borraccia dal cui foro escono parole che sembrano i rimbombi di una botte di rum. 

L'Angelo del Bizzarro
Non a caso il personaggio di Poe che ammonisce e punisce con burle crudeli il protagonista etilista è una figura costruita con pezzi da enoteca; forse ciascuno di noi può scoprire nel suo intimo un proprio Angelo del Bizzarro e per Costantino Sarnelli, nel video Hoplà La Morte Rossa, l’Angelo è una donna pallida e primaverile con lo sguardo mascherato da un paio di occhiali da saldatore e con i movimenti imprigionati in un tableau vivant. Il titolo del video, ironicamente discordante, Hoplà la Morte Rossa è anche un omaggio al film di Roger Corman The Masque of the Red Death dove erano uniti i due racconti La Mascherata della Morte Rossa e Hop Frog. 

Il tableau vivant
“Il tableau vivant - dice Costantino Sarnelli - è una pratica antica legata al teatro religioso e diventata tra sette e ottocento un passatempo mondano. Si tratta di una composizione scenica costituita da uno o più personaggi in posa, spesso in costume e con opportune ambientazioni che si colloca alla confluenza di diverse arti: teatro, pittura, fotografia e naturalmente cinema. Il piano sequenza del cinema alle origini era chiamato tableau. Nella storia del cinema è stato spesso utilizzato. Ad esempio da Buñuel che ne sfruttò l’aspetto ironico e trasgressivo. Il tableau vivant può infatti essere percepito come forma di linguaggio incosciente, un’idea “fantasmatica” di fissare l’immagine del desiderio.” 

La Mascherata della Morte Rossa è definita da Poe come una fantasia, mentre l’Angelo del Bizzarro risulta essere una stravaganza e su questi due termini si sviluppano le linee direttive che sostengono i due lavori. 

Il dedalo di Casa Francotto
Le fotografie di Barbara Forneris sono finestre simboliche dove in un turbine di colori si dilatano fantasiose immagini concettuali; il video di Costantino Sarnelli sarà invece una finestra virtuale aperta su quella frenetica agitazione atmosferica che il cinema riproduce. 

Ciò che unisce le due posizioni - conclude Laura Chiotasso - è l’ambiente, nello specifico la casa Francotto di Busca con l’avvicendarsi dedalico delle sue stanze, un “cammino” che ritorna su stesso proprio come un labirinto”.

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