Edgarpò, sabato prossimo al Teatro Civico

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Un’opera in due atti con intermezzo sulla vita di un istrione

Data:

20 Aprile 2010

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Da sinistra  Bruno Pignata, Andrea Bissi, Miriam Maltagliati, Manuel Zigante durante la registrazione della colonna sonora della piéce, nella chiesa Santissima Annunziata
Da sinistra Bruno Pignata, Andrea Bissi, Miriam Maltagliati, Manuel Zigante durante la registrazione della colonna sonora della piéce, nella chiesa Santissima Annunziata

Debutta sabato 24 aprile  alle ore 21 al Teatro Civico "Edgarpò – un’opera in due atti con intermezzo" piéce sulla vita di Edgar Allan Poe, con musiche di Couperin, Barrière, Leclair.

La serata, ad entrata gratuita,  si svolge con il patrocinio della Città di Busca, assessorato alla Cultura.

Il progetto, curato dall’associazione culturale Le Cercle Rouge, e ideato per commemorare il bicentenario della nascita di Poe, è stato presentato il 31 ottobre scorso, per poi svilupparsi e perfezionarsi durante i mesi invernali sia per quanto riguarda la parte teatrale, sia per quella musicale, culminata con la registrazione della colonna sonora, basata su musiche barocche francesi,  curata dal maestro Bruno Pignata.

Dice Sara Rizzo, sceneggiatrice della pièce: “Edgar Allan Poe: genio e sregolatezza. Scrittore, giornalista, poeta, inventore di bufale e della detective story. Intimista e istrione. Nichilista romantico fuori dal suo tempo. Ometto dall'aspetto emaciato, sempre vestito a lutto, dallo sguardo triste e pensieroso e allo stesso tempo ironico e sardonico, capace di trasformasi in un autentico Mr Hyde ingiurioso e violento sotto gli effetti dell'alcool e dell'oppio… la pièce teatrale Edgarpò… si districa nella labirintica personalità di Poe schivando maldicenze e mitologie per riportare in vita l'uomo che fu. Basandosi sulla biografia di Julio Cortàzar, la pièce da voce, attraverso le due madri, a ricordi e racconti aneddotici, con quel tanto di ironia che si conface a Edgar Allan Poe.”

Partendo dalla data di morte, quasi fosse un indagine poliziesca, la pièce intende districare il caso Poe dalla leggenda che lo avvolge, e per far questo viene messa in scena la complessa vicenda umana di un autore troppo spesso confinato nella schiera dei casi patologici della letteratura moderna. Un uomo ed un autore costantemente teso alla scoperta dell'insolito nel banale, del nuovo nel vecchio, del puro nell'impuro. 

In due brevi atti, intercalati da un intermezzo, la vita e le opere di Edgar Allan Poe si alternano in una sorta di montaggio incrociato, in una serie di continui rimandi, di oscillazioni spazio temporali che ripercorrono un'esistenza minata dall'alcool, sconvolta dalle allucinazioni del delirium tremens, segnata dalla tragica morte delle persone a lui care e dallo scandaloso matrimonio con Virginia, la cugina tredicenne. 

Una vita che di per sé è già leggenda e che lui stesso - scrive Julio Cortazár - si sarebbe divertito ad alimentare, inventando nuove situazioni per confondere la gente, e mettere la sua impagabile immaginazione al servizio di una biografia mitica.

Tra i protagonisti della pièce spiccano Tiziana Rimondotto nel ruolo di Elizabeth, la madre naturale di Poe, e Marilena Pirola in quello di Frances, la madre adottiva. A completare il cast in scena Davide Gagna e Livio Partiti. La regia video teatrale è curata da Costantino Sarnelli , coadiuvato da Laura Alpa.

Così Laura Chiotasso, presidente de Le Cercle Rouge: “La straordinaria economia espressiva di Poe ne ha fatto un genio del linguaggio ma forse anche un mistificatore. Egli rimane un enigma e non a caso James Russell Lowell lo definiva tre quinti genio e due quinti cialtrone. Il proposito dell’opera Edgarpò è anche quello di offrire gli strumenti e le informazioni necessarie allo spettatore per comprendere meglio lo scrittore e decidere forse in quale percentuale collocarlo”.



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