Nel fine settimana dell'Anniversario i dipinti di Ravera Aira donati alla Città

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Il ciclo pittorico I Martiri del 14 settembre 1944 sull'eccidio di San Chiaffredo in mostra permanente nel municipio

Data:

26 Aprile 2010

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Partigiani e famigliari dei partigiani premiati
Partigiani e famigliari dei partigiani premiati

Sono state diverse le iniziative cittadine per la commemorazione del 60° anniversario della Liberazione nello scorso fine settimana. Nelle foto il conferimento delle targhe ai partigiani superstiti, nella serata di venerdì scorso al Teatro Civico, e l’inaugurazione, sabato mattina, nel municipio della mostra pittorica “I Martiri del 14 Settembre 1944” di Maria Rosa Ravera Aira, che rimane visitabile negli orari di apertura degli uffici comunali ad ingresso libero


Le manifestazioni, che hanno compreso ieri, domenica 25 Aprile, il corteo di omaggio alle lapidi e al monumento ai Caduti, le commemorazioni ufficiali e la Marcia della pace da Busca a Ceretto, sono state curate insieme con il Comune, dal presidente Anpi (associazione nazionale Partigiani d’Italia) Mario Berardo. 

I dipinti di Maria Rosa Ravera Aira in mostra permanente, in ricordo dell'eccidio di San Chiaffredo

Nel corridoio principale del palazzo comunale rimarranno in mostra permanente i dipinti del ciclo pittorico “I Martiri del 14 settembre 1944” realizzati dall’artista buschese Maria Rosa Ravera Aira. La mostra è stata inaugurata sabato scorso nell'ambito delle manifestazioni per il 25 Aprile.
 
Luigi Chiamba, che ha curato il catalogo della mostra, spiega: "Il ciclo, composto di 14 acquerelli, rievoca in sequenza alcune scene significative di uno dei più tragici episodi accaduti nel periodo della resistenza (1943-45): l’eccidio di San Chiaffredo compiuto dalla Brigate Nere durante una rappresaglia in paese, del quale furono vittime il parroco don Costanzo Demaria e due giovani buschesi di 23 anni, Bartolomeo Lerda e Luigi Ardissone. 

"Maria Rosa Ravera Aira compose i 14 quadri del ciclo nel 1994, in occasione del 50º anniversario della vicenda. Ora ha fatto dono dell’intera opera alla città di Busca, realizzando un desiderio che aveva manifestato da tempo, perché diventi patrimonio di tutti e ulteriore testimonianza di un passato che non va dimenticato". 

"L’Amministrazione comunale – hanno scritto il sindaco Luca Gosso e l’assessore alla cultura Marco Gallo nella prefazione al catalogo  – ha accolto con favore e gratitudine il dono che l’autrice, con generosità e senso civico, ha voluto fare alla città di questo suo prezioso lavoro di grande valore non soltanto artistico. Rimarrà come un messaggio per rammentare l’importanza della pacifica convivenza fra le persone e i popoli". 




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