Un altro pianista “mondiale” sul palco del Civico

Dettagli della notizia

Dopo il concerto con Brian Ganz, domenica alle 17,30 Bruno Canino

Data:

27 Maggio 2010

Tempo di lettura:

5 min

Brian Ganz e Olivia Vote sul palco del Teatro Civico, durante il concerto di ieri sera
Brian Ganz e Olivia Vote sul palco del Teatro Civico, durante il concerto di ieri sera

E’ un piacere non soltanto musicale avere come ospite una persona come Brian Ganz, il pianista americano che ieri sera ha avvolto con la sua sapiente capacità tecnica ed emotiva il pubblico convenuto nel Teatro Civico, esibendosi con musiche di Schumann e di Beethoven e con le mazurke e gli studi “trascendenti, tristissimi, intensi” di Chopin. 

Un signore ed un amico, come lo sanno essere i “grandi” per davvero. Complimenti incondizionati sono giunti, ieri sera,  da un pubblico mai avaro di applausi sia per lui sia per la sua degna collega, la giovane e brava soprano americana Olivia Vote, gradevole in tutti sensi, per professionalità (messa seriamente alla prova nella dura lingua tedesca di “Frauenliebe und leben” di Schumann), per aspetto fisico e per simpatia, con la presentazione della propria esibizione in italiano. La stessa lingua che, con una certa scioltezza, Ganz usa, rivolgendosi al pubblico buschese, orgoglioso della propria ascendenza italiana, con un nonno emigrante trentino. Legami di parentela che hanno trovato una curiosa coincidenza proprio ieri, quando alla concessioni dei bis, il pianista a fatto sapere che in sala c’erano sia i genitori della sua gentile collega sia il suo papà, Paul Ganz, ai quali sono stati dedicati i pezzi in replica. 

“Grazie Busca per la calda accoglienza – ha detto Ganz a fine serata – Grazie ad Antonello Lerda che organizza questi miei gradevoli soggiorni qui (è a Busca per la terza volta, nrd)e grazie ai giovani seri ed impegnati che ho incontrato nella masterclass di domenica scorsa e che mi hanno impressionato molto favorevolmente. Arrivederci”. 

Il Festival internazionale del Pianoforte  
Il concerto di Ganz e Vote è stato il terzo dei quattro appuntamenti della settimana buschese dedicata al Primo festival internazionale del Pianoforte, voluta dal Comune, assessorato alla Cultura, e dall’associazione Amici della Musica nell’ambito dell'Alba Music Festival, ideato e diretto da Giuseppe Nova, Jeff Silberschlag e Larry Vote. 

L’ultimo rendez-vous, dopo i concerti del Duo Cuenda e di Ganz-Vote, sarà domenica pomeriggio con il grande Bruno Canino e l’Orchestra Master dei Talenti della Fondazione Crt: alle ore 17,30 nel Teatro Civico. 

“Busca – ha detto il vice-sindaco e assessore alla Cultura, Marco Gallo - è sempre più città della musica. Questa novità del Festival del Pianoforte sta ottenendo un meritato successo, grazie all’apporto determinante dell'associazione Amici della Musica. Grazie all’opportunità che ci è mancata per tanto tempo e che ora abbiamo di poter offrire la degna cornice del Teatro Civico e grazie alle iniziative di buschesi intraprendenti, come il nostro concittadino pianista ed autore Antonello Lerda, abbiamo la possibilità di ospitare artisti abituati ad esibirsi nei più prestigiosi teatri del mondo”. 

“Il pianoforte e l’orchestra” è il tema dell’incontro di domenica, quando, accanto ai giovanissimi dell’orchestra dei Master dei Talenti della Fondazione Crt, sul palco del teatro di Busca salirà Maestro Bruno Canino, gigante del pianismo internazionale, uno dei più importanti interpreti che l’Italia ha proposto alla ribalta internazionale che ha portato il Maestro ad esibirsi con i maggiori direttori e solisti del mondo. E il celeberrimo pianista inserirà nel programma un brano del compositore buschese: Evoluvendo.
 
Sarà certamente un’emozione forte per me – afferma Lerda, che è anche presidente dell’associazione Amici della Musica, nonché insegnante del Civico istituto musicale Vivaldi - veder eseguito davanti al pubblico di casa mia un mio pezzo da uno dei più apprezzati pianisti viventi. Canino è molto attento alle sperimentazioni e aperto ai giovani compositori. Lo ringrazio fin d’ora per la sua amabile disponibilità”.
 
Evoluvendo – spiega il musicista buschese – è un titolo particolare dal significato nascosto, scelto con un preciso intento. E’ un mix tra 'evoluzione', un vocabolo che evoca un'azione avvenuta, quindi statico, e 'evolvendo', ossia un verbo che significa divenire, happening, una possibilità. Il brano, infatti, passa, senza soluzione di continuità, da un tipo di scrittura consolidata, un Ottocento Lisztiano, all'alea controllata contemporanea; da rapidi arpeggi tonali a suoni puntillistici o percussivi sulla cordiera del pianoforte. Una sorta di aforistica storia del pianoforte che percorre tre secoli di musica”.

L’opera di Lerda ha vinto la selezione del Festival “Le Cinque giornate di Milano, è stato eseguito in prima assoluta al prestigioso “Epidaurus festival” di Dubrovnik da Andrea Vigna Taglianti, ottenendo un grande successo di critica.

Domenica 30 maggio, nel Teatro Civico alle ore 17,30
“Il Pianoforte e l’orchestra”
Bruno Canino, pianoforte; Paolo Fiammingo, direttore dell’Orchestra Master dei Talenti Fondazione CRT 

Programma
 

Ottorino Respighi (1879-1936)
Antiche Arie e Danze per Liuto trascritte per archi : Suite n° 3
Italiana: Andantino
Arie di corte: Andante cantabile
Siciliana: Andantino
Passacaglia: Maestoso

Johann Sebastian Bach (1685-1756)
Concerto n°5 BWV 1056 in fa minore per pianoforte e archi
Allegro
Largo
Presto

Antonello Lerda (1965)
Evoluvendo

Wolfang Amadeus Mozart (1756-1791)
Divertimento per archi in Fa maggiore Kv 138
Allegro
Andante
Presto

Concerto n°12 Kv 414 in La maggiore per pianoforte e orchestra
Allegro
Andante
Allegretto

Bruno Canino
nato a Napoli, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni; e per dieci anni ha tenuto il corso di pianoforte, e musica da camera al Conservatorio di Berna. Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e Festivals europei, in America, Australia, Giappone, Cina.

Suona in duo pianistico con Antonio Ballista, e collabora con illustri strumentisti come Accardo, Ughi, Amoyal, Itzahk Perlman, Krylov. E' stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia. Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karl-Heinz Stockhausen, Georgy Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione.

Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con Orchestre come La Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philarmoniker, New York Philarmonia, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France. Numerose le sue registrazioni discografiche: fra le più recenti ricordiamo Bach Variazioni Goldberg, l'integrale pianistica di A. Casella, ed ha iniziato quella di C. Debussy di cui sono usciti I primi due CD (Stradivarius). Ha tenuto masteclass per pianoforte solista e musica da camera, in Italia, Germania, Giappone, Spagna, e partecipa al Marlboro Festival negli Stati Uniti da più di venticinque anni. Attualmente insegna all'Istituto Música de Cámara a Madrid. Il suo libro "Vademecum del pianista da camera" è edito da Passigli.




Immagini

Ultimo aggiornamento: