Sono stati resi noti i tagli previsti per i Comuni nella manovra finanziaria del Governo per gli anni 2011 e 2012.
Secondo le stime calcolate dall'Ifel, la fondazione per la finanza locale che fa capo all'Anci (Associazione nazionale comuni italiani), la diminuzione dei trasferimenti dallo Stato al Comune di Busca è del 9,5 % nel 2011 (pari a meno 51 euro pro-capite) e del 12 % nel 2012 (pari a meno 64 euro procapite).
La scure non calerà in ugual modo su tutti i Comuni: per esempio, sempre secondo le stime Anci, Cuneo sarà costretta a nel 2011 a risparmiare 163 euro per abitante, Alba, Savigliano e Saluzzo dovranno ridurre le spese di 89 euro ad abitante; l'anno successo per alcuni, come Busca, si dovrà spendere ancor meno: il 15,8% nel capoluogo, quasi il 14% a Bra, il 12,7% a Fossano, ma Alba dovrà risparmiare “soltanto” il 4%, Mondovì il 6,4% e Saluzzo l’8,1%.
"Questa manovra è l'esatto contrario del federalismo. Non si capisce bene quali siano i criteri scelti dal Governo – commenta Luca Gosso, sindaco di Busca e promotore del Movimento dei Sindaci del Piemonte -. Se dobbiamo credere alle stime dell’Anci, davvero c’è da domandarsi perché debbano pagare di più Comuni come Busca, che hanno sempre rispettato il patto di stabilità e hanno accantonato risparmi che non possono spendere. Il Comune che amministro ha oltre 500mila euro bloccati da questo inaudito patto, che si abbatte alla cieca e senza ragione proprio sugli enti più virtuosi. Vorrei sapere di quale tenore siano i tagli per i ministeri o per le città metropolitane, magari quelle che negli scorsi anni sono ricorse senza tanti problemi ai prodotti ‘derivati’ e che ora sono indebitati fino al collo: di quel problema non abbiamo più sentito parlare. Mi domando come mai…”
Insomma, ciò che lei contesta non è la necessità per gli enti pubblici di tirare la cinghia, ma i criteri con cui si impone di farlo…
“Certo – spiega Gosso - Nessuno mette in dubbio che bisogna ricorrere a misure drastiche per fronteggiare una crisi innegabile e grave. Ma non si può continuare a chiedere sacrifici sempre in una sola direzione. Alla fine sono sempre i contribuenti onesti a pagare. Siamo noi, bravi cittadini, a mettere mano alla saccoccia. Infatti, i nuovi vincoli renderanno più difficili anche i pagamenti dei Comuni alle imprese e, di conseguenza, gli investimenti in opere pubbliche e i cittadini avranno meno servizi. Non solo: i Comuni dovranno aumentare i costi di trasporti, mense e altro: così non sarà lo Stato in prima persona a passare a riscuotere, ma la figura del taglieggiatore la farà il Comune, perché è più facile gettare la colpa sui Sindaci che aumentano le tariffe, mentre la Finanziaria ci vieta di agire su addizionale Irpef e Ici”.
Alcuni suoi colleghi come il sindaco di Fossano minacciano di gettare la spugna: questa mattina sul quotidiano La Stampa era riportata una farse di Francesco Balocco: “Ci mandino un podestà, tanto il clima è quello. I sindaci non possono più amministrare e io sono pronto a dimettermi”. Qual è la sua posizione?
“Capisco con tutto il cuore il collega – risponde il sindaco di Busca - e l’istinto mi porterebbe ad affermare la stessa cosa. Però con gli elettori mi sono assunto una responsabilità alla quale voglio essere fedele. Dallo scorso autunno, insieme con numerosi altri sindaci della provincia di Cuneo e della regione abbiamo avviato il Movimento dei Sindaci del Piemonte, sulla scia di quello creato in Veneto l’anno prima da Antonio Guadagnini, per far sentire la nostra voce e le nostre ragioni. Abbiamo avanzato una proposta concreta: lasciare in gestione direttamente ai Comuni il 20 % (o almeno una percentuale consona) del gettito Irpef prodotto in ciascun Comune ed eliminare i trasferimenti statali. Su questa strada abbiamo cercato più e più volte un accordo con l’Anci, senza risposte concrete, al di là delle formule di circostanza. Ora proprio l’Anci, e per questo la ringraziamo, ci fa sapere di quale morte moriremo, senza darci un suggerimento per cercare, almeno, di far arrivare il nostro grido di dolore a Roma. Occorrerà, dunque, riprendere in mano da soli la nostra protesta, che è la protesta di tutti i cittadini che pagano le tasse e che vorrebbero, per esempio, vedere le proprie strade asfaltate, sgombrate dalle immondizie, decorose, avendone pienamente diritto”.
La scure della Finanziaria sui Comuni
Dettagli della notizia
Le stime Anci: per Busca dal 9,5 al 12 % in meno sui trasferimenti statali. Il sindaco: Grazie per i numeri, ora cosa facciamo?
Data:
08 Giugno 2010
Tempo di lettura:
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