Grande e commossa partecipazione dei buschesi al funerale, ieri pomeriggio, del già sindaco Dario Bono, mancato all’età di 76 anni, in seguito alla malattia.
La figura del sindaco di Busca dal 1975 al 1985 è stata commemorata anche dall’attuale primo cittadino, Luca Gosso.
Di seguito, le sue parole per l’ultimo saluto
Voglio esprimere a nome personale e di tutto il Consiglio comunale la più sentita partecipazione al dolore della moglie Rosina, delle figlie Donatella e Daniela, di tutta la sua famiglia.
Tutti loro devono essere orgogliosi del caro Dario, una persona per bene che ha fatto tanto per Busca a che da Busca ora riceve il più accorato ringraziamento.
Ha speso trent’anni della sua vita nell’impegno di amministratore pubblico, di cui dieci anni da Sindaco, mettendosi al servizio della sua gente. Dario è stato capace di scrivere pagine importanti della storia politica della nostra città.
Era il Sindaco “amico di tutti”. Per i buschesi era semplicemente Dario, o meglio “Dario, el sindic”.
Ed quando non ha più avuto impegni pubblici, ha continuato a vivere la sua come prima. Un puntatina al bar, la messa delle dieci alla domenica. Gli altri giorni l’immancabile partita a carte “tresette”, un salto in bocciofila, un giro al Ciabot in frazione Bosco.
Per tutti aveva sempre una battuta pronta, una pacca sulla spalla, una stretta di mano, un sorriso.
Non a caso nel 1980 fu il Consigliere (poi confermato Sindaco) più votato, con un record di oltre duemila preferenze personali. Erano anni in cui fare il Sindaco significava veramente fare di tutto. Fu l’artefice di una indispensabile semplificazione dell’apparato amministrativo. Interpretò con coraggio le normative e portò Busca ad un positivo sviluppo edilizio ed urbanistico, assumendosi notevoli responsabilità.
Se Busca oggi è la decima città della provincia dobbiamo anche dire grazie a lui, alla sua audacia e al suo spirito di impresa.
Durante i suoi mandati vennero conclusi importanti interventi che rimarranno nella storia della città. Cito l’acquisto degli impianti sportivi dal “patron” Natale Berardo. Scelta lungimirante, ed ancora oggi molto apprezzata, che ci permette di avere gli impianti sportivi in una favorevole posizione nella zona residenziale.
Avviò poi la modernizzazione delle infrastrutture: la viabilità rurale, l’ illuminazione, le fognature.
Fondamentale il suo impegno a favore della scuola privata dell’infanzia di Busca e per la realizzazione dell’edificio delle scuole elementari di Castelletto.
Fu anche il Sindaco degli slanci di generosità ed altruismo, come la missione del 1980 ai terremotati dell’Irpinia.
Concluso il suo impegno amministrativo in Comune ed in Provincia nel 2004, fu delegato prima da Angelo Rosso, poi da me, a rappresentare la nostra città nell’Azienda di formazione professionale di Dronero. Anche qui si distinse per la sua straordinaria capacità di essere pratico, essenziale, diretto.
Di Dario ho solo ricordi belli, che porterò sempre nel mio cuore. Quando nel 1990 entrai anch’io in Consiglio comunale la sua simpatia e la sua affabilità mi fecero subito essere a mio agio. "Se hai problemi, chiamami" mi diceva spesso. E io tante volte l’ho fatto trovando i suggerimenti, offerti con stile e garbo, di un amico fidato, serio e disinteressato.
Da lui ho cercato di imparare tante cose, in primo luogo ad ascoltare le tutte le persone, a mettermi dalla loro parte, a stare a disposizione per cercare di risolvere problemi. Il che è poi la sostanza dell’essere SINDACO.
Arrivederci caro maestro ed amico
La partecipazione della città al lutto per Dario Bono
Dettagli della notizia
Fu sindaco dal 1975 al 1985
Data:
25 Giugno 2010
Tempo di lettura:
2 min