I Sindaci del Piemonte: ok ai sacrifici, ma siano proporzionati

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Riunione oggi a Centallo per impostare nuove strategie di protesta e proposta

Data:

27 Giugno 2010

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Il sindaco, Luca Gosso. Non vuole sottrarsi ai sacrifici, ma che essi siano distribuiti in base alla diversa condotta dei comuni: c'è differenza fra chi si indebitato senza ritegno e chi ha amministrato con oculatezza
Il sindaco, Luca Gosso. Non vuole sottrarsi ai sacrifici, ma che essi siano distribuiti in base alla diversa condotta dei comuni: c'è differenza fra chi si indebitato senza ritegno e chi ha amministrato con oculatezza

Questo pomeriggio alle ore 17, nella Sala delle mappe in piazza della Parrocchia a Centallo, si terrà un incontro del Movimento dei Sindaci del Piemonte.

All’ordine del giorno la proposta di nuove forme di protesta contro i tagli indiscriminati delle finanze agli enti locali e il troppo rigido patto di stabilità. La battaglia è per un reale federalismo fiscale, individuando nel 20% Irpef ai Comuni una forma significativa di realizzazione. Un’ipotesi negoziabile, che però le istituzione devono incominciare a prendere sul serio.

Siccome riteniamo che l’azione dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani, presieduta dal Sindaco di Torino Sergio Chiamparino) – spiega il sindaco di Busca, Luca Gosso, fra i promotori del Movimento in Piemonte - sia troppo debole, abbiamo bisogno di far sentire la nostra voce con forme di protesta che portino all’attenzione pubblica le nostre preoccupazioni di amministratori, al di là e al di sopra dei legami politici che l’Anci dimostra, nonostante tutto, di subire. La nostra è una protesta non fine a se stessa e carica di autorevolezza, in quanto non si limita a contestare i tagli tout court, ma vuole che i sacrifici, indiscutibilmente necessari, vadano proporzionati fra i più e i meno virtuosi: una prerogativa che l’Anci non può permettersi, in quanto essa li rappresenta tutti, buoni e cattivi”.

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