Comuni al buio, i Sindaci del Movimento preparano la protesta

Dettagli della notizia

A Torino e a Cuneo incontrati i prefetti

Data:

13 Luglio 2010

Tempo di lettura:

2 min

I Sindaci che hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, ieri a Cuneo di fronte alla sede della Prefettura. Presenti anche il deputato Teresio  Delfino (Udc)  e il consigliere regionale Mino Taricco (Pd). I Comuni che hanno già dato l'adesione sono per ora una settantina
I Sindaci che hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, ieri a Cuneo di fronte alla sede della Prefettura. Presenti anche il deputato Teresio Delfino (Udc) e il consigliere regionale Mino Taricco (Pd). I Comuni che hanno già dato l'adesione sono per ora una settantina

Il Movimento dei Sindaci del Piemonte, nato lo scorso novembre a Cuneo, ieri ha portato all’attenzione dei prefetti di Torino, Paolo Padoin, e di Cuneo, Bruno D’Alfonso, la sua prima importante iniziativa: Comuni al buio, paghiamo sempre noi. Molti Comuni del Piemonte venerdì prossimo, 16 luglio, spegneranno simbolicamente l’illuminazione pubblica, per sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze dei tagli previsti dalla manovra.

Il neonato Movimento si pone fuori da ogni schieramento politico e va anche oltre l’Anci, la più rappresentativa associazione di Comuni italiani, che ha per presidente il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, sebbene la città abbia subito dato l’adesione alla manifestazione, insieme con Anci Piemonte, e annunciato che venerdì terrà spente le illuminazioni della Mole e del Palazzo civico.

“Pur apprezzando gli sforzi fatti, e ringraziando l’Anci per la partecipazione alla nostra prima importante manifestazione, non condividiamo la sua posizione assunta nell’incontro della scorsa settimana con il governo” spiega il sindaco di Busca, Luca Gosso, tra i fondatori del Movimento con i sindaci di Cuneo, Alberto Valmaggia, Centallo, Antonio Panero, e Borgo San Dalmazzo, Pierpaolo Varrone.

“Infatti – continua Gosso - a fronte di tagli certi, che non tengono conto dei criteri di virtuosità, l’Anci nazionale si è accontentata di promesse vaghe e in sostanza ha accettato la posizione del governo. Per questo abbiamo organizzato questa simbolica protesta: per spiegare all'opinione pubblica cosa potrebbe accadere nelle nostre città e nei nostri paesi già dal prossimo anno in conseguenza dei tagli”.

Dai due prefetti le delegazioni hanno ricevuto comprensione, solidarietà e l’impegno di portare a conoscenza del governo il grande disagio dei Sindaci virtuosi.

Per ora è tutto quanto si può ottenere. Ma il Movimento è nato non solo alla scopo di organizzare generiche proteste, bensì per elaborare anche concrete proposte, come quella che potrebbe realizzare “il vero federalismo fiscale – spiegano gli aderenti – ossia lasciare ad ogni Comune il 20% dell’Irpef versato dai propri contribuenti, invece dei trasferimenti statali. E’ una proposta discutibile e migliorabile, ma onesta, sulla quale abbiamo cercato anche l’appoggio dell’Anci”.


Saranno spenti i monumenti principali e le vie dei centri
Non soltanto i Comuni che aderiscono al Movimento, ma anche diverse altre città piemontesi prenderanno parte all’iniziativa. Stanno giungendo numerose le conferme da tutta la regione.

La notte del 16 luglio saranno spenti i monumenti principali e le vie dei centri delle città aderenti. Nella provincia Granda, per esempio, Busca spegnerà la Torre della Rossa ed alcune piazze del centro storico, Borgo San Dalmazzo il santuario di Monserrato, Centallo le zone centrali, Fossano il castello degli Acaja, i bastioni e il parco, Saluzzo corso Italia, Cuneo piazza Galimberti, via Roma e corso Nizza, Bra la Zizzola e Palazzo civico, Alba le Torri, piazza savona, il Duomo, Savigliano piazza del Popolo. Torino ha annunciato che terrà spenta la Mole e il Palazzo civico.

Immagini

Allegati

Ultimo aggiornamento: