La Madonnina del Latte

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Una scoperta resa possibile dai lavori di restauro in corso

Data:

25 Agosto 2010

Tempo di lettura:

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L'icona della Madonnina sottoposta  a restuaro
L'icona della Madonnina sottoposta a restuaro

La Madonnina di Busca rientra nella schiera delle cosiddette "Madonne del Latte", ossia i dipinti che rappresentano la madre di Gesù con il latte che scaturisce dal seno per il suo Bambino. Le gocce non erano visibili prima dei lavori di restauro del dipinto, che sono tuttora in corso.

La ripulitura e il restauro dell’immagina più sacra ai buschesi, quella della Madonnina patrona della città (altezza 75 cm, larghezza 55 cm), che si trova nella cappella di sinistra della chiesa della Santissima Trinità, la centralissima “Rossa”, sono stati voluti dall'associazione culturale "La Madunina", che ne ha curato la progettazione, usufruendo di un apposito contributo di un privato benefattore e di propri fondi.

I lavori sono iniziati nell'ultima decade di luglio a cura della ditta "Rosellini Restauri" di Cherasco, con progetto dello studio Barbero di Busca e sotto la Soprintendenza ai Beni Artistici, il cui funzionario responsabile di zona, Massimiliano Caldera, sarà a Busca venerdì prossimo per verificare l'esito degli interventi fin qui svolti ed indicare le fasi successive.

Perciò, per ora, ancora non è possibile sapere quando le impalcature che imprigionano l’effigie, ridata a nuova vita, potranno essere tolte e i fedeli potranno vedere la Madonnina come ai tempi in cui fu dipinta, a metà del ‘400, molto probabilmente dai fratelli Matteo e Tommaso Biazaci da Busca.

“Il dipinto – spiegano gli architetti che hanno curato il progetto di restauro – era precedentemente situato sulla facciata di una abitazione del centro cittadino e nel 1754 fu collocato nella cappella appositamente costruita sul fianco sinistro della chiesa. L’icona sacra, inserita in una cornice dorata, è sorretta da due angeli e funge da pala al sottostante altare. La cupola della cappella presenta una serie di quattro dipinti murali che narrano i miracoli compiuti dall’immagine sacra, la devozione nei suoi confronti e la traslazione del dipinto stesso. La decorazione della cappella è opera novecentesca del pittore Nello Cambursano”.

In cosa consistono i lavori?
In primo luogo – rispondo i tecnici - è stato rimosso lo sporco accumulatosi sull'affresco, poi sono state tolte le tante sovrapposizioni dei ritocchi inappropriati, succedutisi nel tempo. Si è fatta una ‘campagna fotografica’, con centinaia di immagini, anche con luce ultravioletta, per documentare scientificamente lo stato di fatto e le operazioni condotte. La scoperta interessante è che la Madonnina rientra nella schiera delle Madonne del latte. Il soprintendente ci dirà ora come proseguire, se si può passare direttamente al fissaggio della pellicola pittorica o se sono necessari ancora altri passaggi di ripulitura; la tempistica sulla fine del cantiere dipende da ciò che si deciderà venerdi”.

Nei giorni scorsi la pittrice buschese Maria Rosa Ravera Aira ha dato la sua disponibilità a mettere in vendita un certo numero di sue opere aventi per tema la "maternità" per collaborare al finanziamento dei lavori di restauro dell'icona. I dettagli devono ancora essere definiti. 


Madonna del Latte 

E' una tipologia di Madonna col Bambino usata in arte per raffigurare la Vergine con Gesù Bambino.

La Madonna del Latte è di solito ritratta mentre allatta il figlio, o comunque sta con un seno scoperto in procinto di farlo,  con gocce di latte che escono. La tipologia, esistente già nell'arte bizantina del XIII secolo, fu popolare nella scuola pittorica toscana e nel nord Europa a partire dal Trecento e venne proseguita durante tutto il Rinascimento.

Ne sono alcuni esempi Leonardo da Vinci, Madonna Litta; Jean Fouquet, Dittico di Melun; Robert Campin, Madonna del parafuoco; Jan van Eyck, Madonna di Lucca; Andrea Pisano e Nino Pisano, Madonna del Latte

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