I numeri di un Comune virtuoso

Dettagli della notizia

Si preparano i prossimi bilanci, costretti dalla Finanziaria a tagli del 12 % in due anni. Già risparmiato il 40% sui consumi di energia negli impianti sportivi

Data:

26 Agosto 2010

Tempo di lettura:

6 min

Il palazzo municipale
Il palazzo municipale

I tagli dei trasferimenti dello Stato ai Comuni, previsti dalla Legge finanziaria, significano per Busca meno di soldi nel prossimo anno ed un ulteriore taglio nel 2012. Ossia, il Comune dovrà fare a meno di circa 200.000 euro nel 2011 e di 250.000 euro nel 2012. Il taglio dei trasferimenti renderà il patto di stabilità un obiettivo ancora più difficile da raggiungere.

Non solo: i tagli dell’ultima Finanziaria si aggiungono ai numerosi problemi che di fatto hanno “congelato” i fondi derivanti dall’avanzo di amministrazione. Per il comune di Busca 526.000 euro che non si possono spendere, nemmeno come investimenti.

Una situazione doppiamente negativa, perché spesso occorre investire per poter risparmiare. Emblematico l’esempio del risparmio energetico, impossibile da realizzarsi senza usare nuovi materiali e nuovi impianti. Lo sanno bene anche i privati cittadini che vogliono risparmiare sui consumi domestici e sono, perciò, costretti ad aggiornare i propri sistemi tradizionali di riscaldamento e di illuminazione.

Sebbene il Sindaco, Luca Gosso, abbia avviato una protesta formale su questo stato dei fatti, e sia fra i principali promotori del Movimento dei Sindaci del Piemonte, costituto nel novembre 2009 proprio per portare all’attenzione del Governo l’incresciosa situazione per cui comuni virtuosi come Busca sono costretti a decurtare i propri bilanci senza che possa far fede loro buona condotta, per il momento le regole non cambiano.

Perciò – spiega Gosso - anche Busca, che ha sempre rispettato il patto di stabilità e che sta riducendo la posizione debitoria, comunque nemmeno paragonabile a quella di tanti altri comuni italiani in profondo rosso, ora non può fare a meno di tagliare ulteriormente il proprio bilancio”.

Come state procedendo?
“Razionalizzare il più possibile – risponde il sindaco -, questo è il nostro obiettivo. Ma per noi non si tratta di una novità, perché da sempre cerchiamo di risparmiare, in quanto nostro preciso compito di amministratori pubblici. Per esempio abbiamo già raggiunto ben il 40% in meno di spesa all’anno sui consumi del riscaldamento degli impianti sportivi da quando li abbiamo dati in gestione alle associazioni. Quando abbiamo potuto investire, lo abbiamo fatto proprio sul risparmio energetico nei locali comunali. Prima dell’autunno partirà il nuovo impianto a condensazione del Palazzo municipale e verranno montate valvole termostatiche per ridurre i consumi. Il progetto più importante finanziato nel 2010 con fondi europei e dalla Fondazione Crc è un intervento di risparmio sull’edificio delle Scuole medie che però non sarà concluso prima dell’anno scolastico 2011/12”.

E poi?
“Per far quadrare i conti dobbiamo andare a cercare ogni altra possibile strada concreta e ragionevole di contenimento: lavoro con gli assessori, con i consiglieri e con i funzionari comunali per individuare i modi di possibile riduzione, allo scopo di arrivare preparato alla stesura dei prossimi bilanci. Cerchiamo di individuare le voci su cui è possibile intervenire. Da questo punto di vista, l’intento del legislatore, giusto, è sicuramente premiato. Noi contestiamo, però, che il Governo non tenga in alcun conto che molti Comuni lavorano con coscienza da sempre e non dovrebbero essere costretti ora a raschiare un barile già vuoto ed essere sottoposti agli stessi sacrifici lineari, assegnati cioè senza proporzioni, individuati in modo identico anche per chi ha sempre amministrato non badando a sprechi. Nello stilare il prossimo bilancio del Comune di Busca, noi, almeno, cercheremo di usare un metodo diverso: soppesiamo le situazioni per evitare tagli indiscriminati”.

In sostanza, il federalismo è ancora lettera morta…
Purtroppo solo chiacchiere. I Sindaci del Nord lo stanno aspettando da troppo tempo, ma purtroppo di concreto ci sono soltanto slogan e provvedimenti da presa in giro. Un esempio di come il Governo con una mano dà con l’altra prende è il provvedimento sulla cedolare secca. Sbandierato come l’inizio del federalismo fiscale, sarà invece una partita di giro. Lo stesso importo incassato dai comuni sarà esattamente ridotto dai trasferimenti, perché, come si legge del decreto attuativo, il provvedimento deve essere a costo zero per lo stato. Quindi prima tagliano risorse in Finanziaria, poi taglieranno un'altra volta, con la cedolare secca”.

Il sindaco illustra i settori in cui si conta di risparmiare e le voci di incremento delle entrate

Illuminazione pubblica – 40%
Sono già stati ottenuti risparmi pari al 20% dei consumi. Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro iniziato un anno fa. Ma non ci fermeremo qui. Entro ottobre sarà realizzato un progetto di risparmio sull’illuminazione pubblica (circa 1500 punti luce) e con qualche investimento, punteremo ad un altro 20% di riduzione.

Riscaldamento nei locali pubblici – 40%
Oltre agli interventi già realizzati nei locali dati in gestione alle associazioni sportive, pari a – 40%, ci sono ancora buoni margini di risparmio nelle scuole e negli altri edifici comunali, dove contiamo di ottenere una diminuzione del costo altrettanto importante.

Bisognerà anche intervenire per diffondere fra gli utenti e i cittadini una nuova cultura nell’uso delle risorse, tutti dovremo diventare più parsimoniosi. L’anno scorso nelle scuole (6 plessi a carico del comune) si sono consumati 120.000 metri cubi di gas e 16.000 litri di gasolio: una cifra che si può ridurre, sia con gli investimenti che stiamo realizzando, sia usando maggiore oculatezza.

Trasporto alunni e altri servizi ai cittadini
E’ il servizio più costoso. Il disavanzo è pari a circa 150.000 euro l’anno. Dal 2010/11 cercheremo di ottimizzare pulmini delle scuole elementari e medie unificando in via sperimentale alcune corse. Se non sarà sufficiente, dal 2011/12 procederemo ad una nuova organizzazione, con centri di raccolta per limitare i percorsi.

L’incidenza dei costi dei servizi sul totale del bilancio è pari al 40%, un milione e 500 mila euro nel 2009.

Il sociale non si tocca
Dal prossimo anno scolastico avremo la spesa in più per il micronido. Il disavanzo previsto a regime è pari a circa 70.000 euro, che speriamo di ridurre con contributi regionali.

Cercheremo di evitare tagli nel comparto socio-assistenziale sociale, in particolare non verranno meno le assistenze fisiche per gli andicap nelle scuole.

Sgombero neve
E’ una voce variabile e naturalmente imponderabile, ma, proporzionalmente, molto onerosa. Lo scorso anno abbiamo speso 120.000 euro, l’anno prima 150.000. Negli anni precedenti la media era invece di 35.000 euro annui. Ci sarà una riorganizzazione del servizio, con indicazioni delle priorità.

Manifestazioni
Saranno certamente ridotti, a malincuore, i contributi al mondo dell’associazionismo. Ma cercheremo di fare squadra insieme con le associazioni per continuare a proporre iniziative di livello. Collaboreremo per cercare nuovi canali di finanziamento.

Personale
La spesa corrente per il personale dipendente dal Comune è pari al 27% del bilancio. Non è possibile incidere ulteriormente su questa uscita, essendo il numero del personale sottodimensionato, poiché per un comune con 10 mila abitanti il numero medio dei dipendenti in Italia è di 100 dipendenti mentre a Busca sono 26.

Mutui in diminuzione
Ogni anno spendiamo circa 700.000 euro per il rimborso dei mutui. Ma i debiti sono in diminuzione dal 2004 e l’importo totale è sceso da 6 milioni e 300.000 euro a 4 milioni.

Con 400 euro per abitanti Busca è uno dei comuni meno indebitati d’Italia (Torino 5.564, Milano 4.012, Potenza 2.774, Bolzano 1.951, Trento 1.913, Palermo 1.645)

Entrate
I conti virtuosi si ottengono non soltanto con i tagli, lavorando di forbici, ma anche mettendo a frutto le risorse, facendo rendere i beni comunali alla stregua del mercato. Un esempio? Abbiamo triplicato gli incassi rispetto al 2004 relativi alle concessioni su terreni comunali.


Immagini

Ultimo aggiornamento: