Una frazione rinnovata

Mentre la Comunità della popolosa frazione di San Chiaffredo, quasi duemila abitanti, che ha la peculiarità di estendersi sul territorio di due Comuni, Busca e Tarantasca, si appresta ai trascorrere i suoi giorni di festa con il tradizionale, nutrito, programma di inizio settembre, è opportuno sottolineare come negli ultimi anni, grazie ai contributi dei due Comuni (in proporzione), della Parrocchia, di alcune Fondazioni bancarie e di privati cittadini, abbia rinnovato l’aspetto, e diversi interventi ne abbiano valorizzato i luoghi di aggregazione, per rendere migliore e più piacevole la vita locale.

Il nuovo Centro Polivalente, situato lungo la strada regionale, dopo uno sportello bancario, ospita da domani una parafarmacia.

Per quanto riguarda il centro della frazione, alla ristrutturazione della piazza intitolata a Don Demaria, e del sagrato della chiesa parrocchiale, ha fatto seguito l’importante intervento ai locali della canonica, che ospitano anche l’oratorio.

L’edificio delle scuole elementari è stato tutto ridipinto, internamente ed esternamente e la limitrofa via Lerda ha subito importanti interventi di allargamento, bitumatura e realizzazione marciapiedi dando un più ampio respiro alla viabilità frazionale.

L’area degli impianti sportivi è stata riqualificata con due interventi finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano: lo scorso anno sono stati ristrutturati i locali degli spogliatoi, quest’anno sta terminando l’intervento sull’area verde.

“Siamo molto soddisfatti degli interventi che anno dopo anno stiamo programmando ed eseguendo. Con tutti i tagli ai trasferimenti che lo Stato impone – afferma l’assessore comunale Giuseppe Delfino – è doveroso ringraziare gli importanti interventi economici delle fondazioni bancarie. In particolare mi riferisco alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano che ogni anno finanzia un progetto sulla frazione ed alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo grazie alla quale, a breve, potrà partire il primo lotto della ristrutturazione dell’edificio che ospita l'asilo parrocchiale”.

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