Le strorie di Irene e di Mary, al Teatro Civico

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Giovedì 16 settembre, alle 21, Le Signore di Alan Bennett, con ingresso libero

Data:

07 Settembre 2010

Tempo di lettura:

3 min

Marina Bassani nella rappresentazione, tratta dai Talking heads nati per la BBC e letti alla radio dal celebre drammaturgo inglese Alan Bennett
Marina Bassani nella rappresentazione, tratta dai Talking heads nati per la BBC e letti alla radio dal celebre drammaturgo inglese Alan Bennett

Giovedì 16 settembre, alle ore 21, nel Teatro Civico si terrà  lo spettacolo “Le Signore di Alan Bennett” con Marina Bassani, a cura dell’associazione Teatro Selig. 

Due monologhi comici, ironici, frizzanti, raccontano di donne e delle loro stralunate avventure. L’ingresso è libero. 

La rappresentazione, tratta dai Talking heads nati per la  BBC e letti alla radio dal celebre drammaturgo inglese Alan Bennett, si compone di due parti distinte. Si inizia con il monologo “La signora delle lettere” che racconta la vita timorosa di Irene, da sempre in casa con la mamma e sospettosa di tutto e tutti. Temi forti come gli immigrati, la pelle diversa, la cremazione si risolvono per lei con banali generalizzazioni. 

La seconda parte è intitolata, invece, “Morte all'inglese”, dove la signora Mary Lightwooler illustra il modo di affrontare la morte all’inglese, descrivendo il rito funebre a cui ha assistito. La fa fino a dar luogo a situazioni assurde che fanno emergere le ipocrisie di chi ha trasformato la morte in un business. 

Le protagoniste rivelano una grande capacità di trovare una via di fuga alla disperazione, e soprattutto un modo fantasioso di trovare la propria felicità - dichiara l’attrice Marina Bassani -; Mary, o Irene sono delle cantastorie che raccontano una storia, e descrivono in modo lieve un mondo pieno di avventure filtrate dalla loro personalità. Quando l’ascoltatore pensa di aver indovinato la verità - conclude la Bassani - Bennett riesce abilmente a confonderlo, perché racconta due storie allo stesso tempo, una, quella che il narratore vuole far credere, e l’altra un po’ più vicina alla verità”. 

Lo spettacolo è realizzato nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera “Cat - Confronti Artistici Transfrontalieri”, ideato dall’associazione Marcovaldo, cofinanziato dall'Unione Europea - programma Alcotra, e fa parte del calendario della rassegna “Castelli in Scena” organizzata con la collaborazione dell'assessorato alla Cultura della Provincia di Cuneo. 


Marina Bassani
Dopo il diploma presso il liceo classico Berchet di Milano, Marina Bassani frequenta l’Accademia dei Filodrammatici di Milano e consegue il diploma di recitazione con Ernesto Calindri (Premio Accademia). Si laurea in Storia e Filosofia all’Università Statale di Milano nel 1985 e si trasferisce a Roma, dove collabora con la RAI per un programma radiofonico. Nel 1987 si stabilisce a Torino, si sposa e co-fonda la compagnia Viartisti Teatro, con cui inizia una serie di rappresentazioni in giro per il Piemonte e il Nord Italia. Il 1996 è la data di nascita del Teatro Selig, di cui Marina Bassani è fondatrice. Nel dicembre 1997 al Teatro Sipario di Milano va in scena la prima rappresentazione di “Ho volato con l’angelo”, opera che sarà replicata con successo in numerosi teatri. Il 7 marzo 2003 nasce l’associazione Teatro Selig. Ad aprile 2007 la Bassani è al Politeama di Bra per lo spettacolo ”La Madre” di Vassilij Grossman, che porta anche al Circolo dei Lettori di Torino per la Comunità ebraica, in occasione della giornata della memoria 2009.

Teatro Seelig
Ha sede a Torino in via Andrea Doria, 14. Il nome deriva da Seelig, cognome di Karl Seelig, un filantropo svizzero di Zurigo che ebbe la grandezza d’animo di accompagnare nelle passeggiate lo scrittore Robert Walser, ascoltarlo, e aiutarlo finanziariamente dopo che si era ritirato in un istituto per malattie mentali. Con la sua eredità è stata costituita anche una fondazione Karl Seelig che oggi custodisce a Zurigo tutti gli scritti di Walser. È pensando alla generosità di quest’uomo che la compagnia è stata chiamata Selig, ma con una “e” sola. Selig in tedesco significa beato.
Teatro Selig ha debuttato nel 1986 a Milano al Teatro Sipario con un monologo tratto da La passeggiata di Robert Walser. I temi di Walser sono la libertà e la fusione con la natura. Teatro Selig ricerca nei lavori che propone sempre queste caratteristiche: libertà, presenza dell’invisibile, come momento di autonomia dalla realtà, di magia, che è quello che deve rappresentare l’arte del teatro.

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