Liberiamo gli investimenti ai Comuni virtuosi

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Per dare una mano alla ripresa economica. Un Odg proposto dal Movimento dei Sindaci

Data:

25 Ottobre 2010

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Il sindaco di Busca, Luca Gosso
Il sindaco di Busca, Luca Gosso

Il Movimento dei Sindaci del Piemonte, costituto poco meno di un anno fa a Cuneo, torna a far sentire la propria voce con un Ordine del Giorno proposto ai 134 Comuni piemontesi sottoposti al vincolo del Patto di stabilità e inviato alle istituzioni a tutti i livelli, che impegna i Sindaci a “adottare tutte le iniziative ritenute utili per manifestare la condizione di blocco al libero svolgimento della propria funzione amministrativa” . 

In sostanza – dicono i Sindaci - devono essere riscritte le regole del Patto di stabilità. sganciando dal meccanismo gli investimenti, almeno quelli che si possono realizzare con fondi propri. 

Invece, Comuni, Province e Regioni il prossimo anno, a causa dalla riduzione dei trasferimenti statali, avranno a disposizione sette miliardi di euro in meno e toccherà proprio ai Comuni, per l’effetto a ricaduta, farne le spese maggiori. 

“I Comuni – spiega il portavoce del Movimento, Luca Gosso, sindaco di Busca - potrebbero svolgere un’importante funzione anticiclica, di contrasto alla crisi economica. Essi, infatti, realizzano la gran parte degli investimenti pubblici, ma concorrono per meno del 4% alla formazione del debito pubblico. All’interno di questa situazione, si registra l’ulteriore squilibrio fra Comuni virtuosi, che hanno i bilanci in regola, ed, anzi, sostanziosi avanti di amministrazione bloccati dal Patto, e quelli con atavici conti in rosso: tutti, però. soggetti allo stesso modo ai tagli lineari del governo. Tutto ciò non soltanto non é giusto, ma è dannoso ed impedisce la sospirata ripresa degli investimenti”. 

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In generale, però si è concordi circa le necessità di stringere la cinghia e correre ai ripari sul debito pubblico… “Certo – risponde Gosso a nome di Sindaci del Movimento – Non contestiamo questa necessità e nell’Ordine del Giorno lo scriviamo. Ma i Comuni italiani realizzano saldi primari in avanzo da anni, andando oltre il rispetto dei limiti richiesti dal Patto di stabilità interno. Ma persino la Corte dei Conti in una recente nota scrive che l’estrema rigidità imposta dal Patto obbliga i Comuni a comprimere sempre di più le spese per gli investimenti ritardando gravemente la ripresa economica. Bisogna dare un taglio a questo circolo vizioso avendo il coraggio di liberare almeno gli avanzi di amministrazione a quei Comuni che, virtuosamente, li hanno realizzati e che ora sono costretto a tenerli fermi”. 

Nessun sacrificio per i virtuosi, dunque? “No. – dice il sindaco - Tutti quanti dobbiamo concorre, in proporzione, al raggiungimento di uno scopo giusto: il contenimento della spesa pubblica. Lo scriviamo nell’OdG: siamo disponibili a trattare sulla riduzione della spesa pubblica tagliando sulla spesa corrente, realizzando il massimo dei risparmi sui consumi e sul personale. Ma ogni ente deve fare sacrifici commisurati alla spesa già sostenuta: chi è già virtuoso deve poter tagliare di meno”.

L’Ordine del Giorno sarà inviato ai parlamentari del Piemonte, al Presidente della Giunta Regionale Piemonte, al Presidente della Giunta Provinciale di Cuneo, ai Sindaci dei Comuni del Piemonte assoggettati al patto, alla Conferenza permanente Stato-Regioni, al Consiglio delle Autonomie locali della Regione Piemonte, all’A.N.C.I., all’U.P.I., alle Organizzazioni sindacali.

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