Domenica 9 gennaio si terrà la cerimonia per il 67^ anniversario dell'eccidio di Ceretto.
Sarà ospite delle Città di Busca e Costigliole Saluzzo il sindaco ed una delegazione del comune di Oriolo (Cosenza) nel ricordo dei loro concittadini periti nell'eccidio.
Il programma prevede il ritrovo nei pressi della "fermata Ceretto" alle ore 9,15, la celebrazione della Messa alel ore 10 e l'onore al monumento dei Caduti alle ore 10,45, con la deposizione della corona d'alloro.
L'orazione sarà tenuta dal sindaco di Oriolo, Francesco Colotta.
I sindaci di Busca e Costigliole e l'assocazione 5 Gennaio invitato tutti a partecipare.
Breve storia dell’eccidio di Cerreto che è valso la Medaglia d'argento al valore civile alle città di Busca e Costigliole
Il 5 gennaio 1944 a Ceretto vennero uccisi 27 innocenti per far capire alla popolazione del saluzzese che i nazifascisti erano decisi a non permettere che la “malapianta” della Resistenza potesse protendersi verso la pianura, una pianura il cui controllo era assolutamente necessario per mantenere i trasporti con Torino.
L’azione repressiva ebbe evidentemente carattere intimidatorio, dal momento che nella zona non esistevano ancora formazioni partigiane organizzate e quindi fu facile per le forze tedesche e per le esordienti truppe della Repubblica di Salò procedere all’operazione.
Si volle, tuttavia, trovare un pretesto, creare il “casus belli”. Si disse che l’azione contro Ceretto fosse la “naturale” conseguenza di una azione “ribellistica” condotta da 5 giovani Costigliolesi il 23 dicembre 1943 a Villafalletto, durante la quale era rimasto mortalmente ferito un carabiniere.
Tutto incomincia alle 10 del mattino. I reparti nazifascismi arrivano alle prime case sparse lungo la strada fra Villafalletto e Costigliole per dare avvio al rastrellamento. Il primo a cadere sotto le raffiche nemiche è Giovanale Falco che stava cercando di salvare il suo bestiame dalle fiamme appiccate alla stalla dagli stessi assassini.
I militi nazifascisti proseguono verso Costigliole bruciando, saccheggiando, distruggendo e uccidendo con un impeto davvero barbarico (erano forse un po’ meno aggressivi i tedeschi delle camicie nere, ricordano unanimemente i testimoni).
Ecco l’elenco delle vittime, in ordine di “massacro”: Alessandro Conte, Stefano Bertaina, Chiaffredo Barbero, Giuseppe Corsetti, Pietro e Stefano Del Piano (fratelli), Francesco e Giuseppe Caruso (fratelli), Domenico Falco, Giovanni Battista Ramonda, Antonio Bruno, Giovanni Battista Salomone, Angelo Falco, Lorenzo Ramonda, Domenico Garello, Michelangelo Abello, Giovanni Abello, Giuseppe Abello, Giovanni Trova, Giuseppe Dao, Pierino Abello, Michele Fornasero, Giovanni e Vittore Garino (padre e figlio), Giuseppe Aimar, Francesco Giordano.
Alla fine delle tremenda giornata risultavano distrutte o gravemente compromesse 27 cascine; erano andati distrutti 4.390 metri quadrati di tetto, 8000 Mg di fieno, 6.180 Mg di paglia, 42 quintali di grano, 32,5 quintali di granoturco, 2,10 quintali di fagioli, 9,4 quintali di patate, rubate o distrutte 35.500 lire; i danni complessivi furono calcolati in 4 milioni di lire dell’epoca.
(da “Ceretto, 5 gennaio 1944” )
Il 9 gennaio si celebra il 67^ anniversario dell'eccidio di Ceretto
Dettagli della notizia
Data:
03 Gennaio 2011
Tempo di lettura:
2 min