A Busca dallo Stato il 42% di trasferimenti in meno

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Una emorragia di contributi che obbliga a ridurre i servizi locali. La denuncia del Movimento dei Sindaci del Piemonte

Data:

31 Gennaio 2011

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Il Movimento dei Sindaci del Piemonte  si è costituito nell'autunno del 2009. Tra le sue proposte la gestione diretta ai Comuni del 20% del gettito Irpef in sostituzione dei trasferimenti dallo Stato
Il Movimento dei Sindaci del Piemonte si è costituito nell'autunno del 2009. Tra le sue proposte la gestione diretta ai Comuni del 20% del gettito Irpef in sostituzione dei trasferimenti dallo Stato

Nel 2003 il Comune di Busca ricevette 1 milione e 6431 mila euro in trasferimenti dallo Stato; quest’anno ne riceverà 1 milione e 254 mila, il prossimo anno si scenderà ulteriormente a 942.800 euro: in nove anni l’erosione sarà pari al 42%.

I dati sono stati elaborati dal sindaco, Luca Gosso, che, in qualità anche di portavoce del Movimento dei Sindaci, ha preparato un nuovo studio sulle finanze comunali dei principali Comuni della provincia di Cuneo, con il quale dimostra, meglio che con tante parole, come ai proclami non siano mai seguiti i fatti, mentre circa il nuovo testo del decreto sul fisco dei Comuni, che sta per essere presentato ad una Commissione bicamerale spaccata esattamente in due, Gosso afferma: “Si tratta di un piccolo passo avanti rispetto al primo, ma noi ci aspettavamo un federalismo più coraggioso, che premiasse maggiormente i Comuni virtuosi del nord. Invece continua a mancare la vera autonomia impositiva. Lo sblocco delle addizionali Irpef fino allo 0,4% è una misura troppo debole, riservata ad una minoranza di Comuni italiani. Restando così le cose, molti Comuni con più di 5000 abitanti non riusciranno a chiudere i bilanci 2011”.

I Sindaci del Movimento del Piemonte denunciano ancora una volta anche la posizione dell’Anci, che, dimostrandosi soddisfatta del nuovo testo, “non rappresenta la posizione dei Comuni virtuosi”.

“Lo Stato – affermano - continua a succhiare risorse alle autonomie locali, le quali sono le più vicine ai cittadini, nei confronti dei quali sono costrette a fornire sempre meno servizi. I nostri concittadini si chiedono, giustamente, in quali rivoli misteriosi finiscano i gettiti delle tasse, mentre noi sindaci siamo costretti a ridurre i servizi: nel sociale, nella manutenzione di strade e piazze e persino nello sgombero della neve”.

Parlano i numeri
Lo studio appena realizzato dal Movimento raffronta una serie di dati circa le spettanze dei principali Comuni della provincia di Cuneo resi noti dal ministero dell'Interno.

I trasferimenti di risorse dallo Stato ai Comuni è cresciuto fino al 2003, ma a partire dal 2004 è iniziato una graduale e continua emorragia. Lo studio tiene conto anche della perdita del valore reale del denaro per effetto dell'inflazione, che dal 2003 al 2010 è stata superiore al 15 %.

La tabella allegata mette a confronto i trasferimenti che alcuni Comuni della provincia di Cuneo con più di 5000 abitanti percepivano nel 2003 con quelli percepiti nel 2010 e previsti nel 2011 e 2012.

Anno dopo anno le disponibilità economiche dei Comuni sono state erose sia dall’inflazione sia dalla riduzione dei trasferimenti, per un risultato in negativo che arriva fino al 66 % in meno rispetto al 2003.

Altri esempi
Cuneo - 48%: nel 2003 aveva ricevuto 10 milioni e 688 mila euro dallo Stato, nel 2012 ne otterrà 5 milioni e 580 mila
Mondovì - 56%: da 3 milioni e 779 mila euro a 1 milioni 645 mila
Saluzzo - 66,7%: da 2 milioni e 754 mila euro a 917 mila

“Il Governo ha ancora nella fase dello studio un Federalismo che si realizzerà soltanto nel 2014. Il problema è arrivarci” conclude Gosso a nome dei Sindaci del Movimento, che promettono di continuare la loro battaglia.


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