E' stato presentato questa mattina a Cuneo nella sede dalla Provincia il progetto “V.I.A. - Volontari in azione per la sicurezza stradale” al quale partecipa il Comune di Busca insieme con le Province di Cuneo e Imperia, i Comuni di Imperia e Loano e le associazione Aci e Segnal’Etica Onlus
Il progetto è finanziato nell’ambito di Azione ProvincEgiovani, iniziativa del Dipartimento della gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri e gestita dall’Unione delle Province d’Italia.
E' stato presentato questa mattina a Cuneo nella sede dalla Provincia il progetto “V.I.A. - Volontari in azione per la sicurezza stradale” al quale partecipa il Comune di Busca insieme con le Province di Cuneo e Imperia, i Comuni di Imperia e Loano e le associazione Aci e Segnal’Etica Onlus
Il progetto è finanziato nell’ambito di Azione ProvincEgiovani, iniziativa del Dipartimento della gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri e gestita dall’Unione delle Province d’Italia.
“Siamo molto motivati - ha detto il sindaco Luca Gosso - alla partecipazione a questo progetto. Abbiamo accettato con piacere la proposta dell’assessore Beppe Lauria, che ringrazio, di essere il comune partner della provincia di Cuneo. L'attenzione di Busca ai giovani è sottolinata da più aspetti, come la giovane età media dei consiglieri comunali, i più giovani dei quali, i ventenni, Alberto Durando e Fabio Eandi, con la Assogiò cittadina, hanno organizzato il trasporto con pullman verso le discoteche al sabato sera, mentre l'assessore comunale al Volontariato, Giuseppe Delfino, ha curato il progetto Via".
Le finalità
Sulle strade italiane perdono la vita 5mila persone all'anno, il 34 per cento delle quali ha meno di 30 anni. In provincia di Cuneo il numero di incidenti è maggiore alla media nazionale. I dati denunciano un'emergenza sociale. Fra le cause maggiori: distrazione, velocità, mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza, ma anche stanchezza, alcol, abuso di farmaci e sostanze psicotrope.
Negli ultimi anni, grazie a numerosi interventi sui territori, si sono registrati lievi decrementi nell’incidentalità, ma insufficienti
L’obiettivo primario del progetto è istituire il Volontariato della sicurezza stradale, formando i giovani per consentire loro di esercitare un’attività corretta e consapevole fra i loro coetanei e le famiglie. Ogni giovane, reso protagonista, può essere artefice della creazione della sicurezza stradale. Solo questa piena consapevolezza può migliorare lo stato della sicurezza stradale e instaurare un ciclo virtuoso che generi una costante ricerca di comportamenti prudenti e sicuri portando alla riduzione degli incidenti nei prossimi anni.
Il volontariato dei giovani ha gli obiettivi di: difendere la vita in ogni fase e in ogni forma, migliorare lo stato della sicurezza stradale tra i giovani e instaurare un ciclo virtuoso di cultura e conoscenza capace di radicarsi e generare una costante riduzione degli incidenti stradali, portare le persone contattate, direttamente o indirettamente, a “sentire come un dovere” il bisogno di proteggere se stessi a piedi, in bici, in moto, in auto e i propri trasportati.
Il progetto si propone di formare gruppi di giovani, “i volontari della sicurezza stradale”, che attraverso le loro azioni diffondano la cultura della sicurezza stradale. Sono previste attività per l’utilizzo corretto delle biciclette e degli attraversamenti pedonali con l’obiettivo di generare una nuova cultura della sicurezza stradale che sia globale. Il volontariato della sicurezza stradale nasce anche per poter riflettere con i giovani, le famiglie, gli insegnanti, le associazioni, le forze dell'ordine, i media e i decisori locali per elaborare insieme le risposte.
Beneficiari
Possono diventare “volontari della sicurezza stradale” tutti i giovani di età compresa fra i 14 e i 30 anni, individuati attraverso un’attenta attività di comunicazione sul territorio, concertata fra gli enti Province, Comuni e Associazioni coinvolti nel progetto. I giovani “volontari della sicurezza stradale” coinvolgeranno le famiglie e gli amici, generando così un effetto moltiplicatore.
Attività
La metodologia di lavoro individuata prevede la predisposizione di una struttura organizzativa fissa e di una itinerante dislocata sul territorio. Alla prima struttura spetterà il compito di coordinare il progetto, predisporre il materiale informativo e il materiale educativo (brochures, filmati, questionari), selezionare, formare e coordinare l’attività del personale, promuovere e pubblicizzare i singoli eventi, sviluppare il sito web dedicato, redigere la relazione finale di sintesi del progetto e dei risultati raggiunti.
La seconda struttura “itinerante” è la struttura operativa del progetto che parteciperà attivamente all’incontro con gli utenti e sarà composta dai giovani “volontari della sicurezza stradale” affiancati da personale specializzato e formato in materia. Svolgerà in via generale il lavoro di formazione-informazione verso gli utenti quale guida al “percorso educativo” sulla creazione di comportamenti generatori di sicurezza stradale.
Si possono quindi individuare otto diverse fasi del progetto, così suddivise:
Prima fase. Campagna di comunicazione. Realizzazione del materiale informativo e di comunicazione, di un sito web per la presentazione dell’iniziativa.
Seconda fase. Selezione dei giovani. Durante gli incontri-manifestazioni sul territorio si effettua la selezione dei giovani che parteciperanno alla formazione per diventare “VIA - Volontari della sicurezza stradale”.
Terza fase. Formazione dei volontari. Svolgimento di un corso di formazione, attraverso personale specializzato al fine di preparare i giovani a diventare volontari della sicurezza stradale attraverso un percorso multidisciplinare teorico e pratico che prevede le seguenti attività: a) codice della strada; b) psicologia del benessere; c) sociologia della sicurezza d) comunicazione sociale; e) guida difensiva; f) salute e pronto soccorso; g) gestione dell’emergenza; h) le disabilità.
Quarta fase. Commissione d’esame. Viene composta, da esperti nelle materie che compongono il corso, una commissione d’esame per selezionare i giovani.
Quinta fase. Esami e attestati. I giovani vengono sottoposti a un esame teorico e pratico per acquisire il titolo di “Volontario della sicurezza stradale” con relativo attestato che riconosce la formazione acquisita.
Sesta fase. Volontari in azione. I giovani volontari danno vita a interscambi informativi ed educativi con l’utenza stradale giovanile, anche e soprattutto durante eventi dedicati alla festa comunitaria ma potenzialmente di pericolo (ad esempio feste della birra, sagre del vino), distribuiscono materiale informativo convincendo altri giovani a diventare volontari. I giovani volontari distribuiscono ai loro contattati anche un questionario che, una volta esaminato, consente di indirizzare al meglio le azioni della loro attività futura. A coloro i quali compileranno il questionario verrà regalato un gadget (fasce e giubbini catarifrangenti, luci di segnalazione per le biciclette).
Settima fase. Realizzazione di un guinness dei primati che veda migliaia di giovani protagonisti nello stesso giorno distesi nelle piazze principali delle città interessate al progetto.
Ottava fase.Verifica delle azioni. Vengono esaminati i questionari raccolti e, attraverso una pagina web dedicata, sarà possibile ricevere, da parte dei soggetti intercettati, un feedback sull’iniziativa. Grazie alla compilazione si potranno “monitorare” le conoscenze sulle regole e la personale attitudine al rischio e alla guida pericolosa degli utenti. In questo modo si restituirà all’utente un’informazione utile, per essere consapevole, innanzitutto, delle sue peculiarità e renderlo così edotto sul suo possibile ruolo nella creazione di maggiore sicurezza stradale.
Busca partecipa al progetto interregionale Via: volontari in azione per la sicurezza stradale
Dettagli della notizia
Insieme con le province di Cuneo e Imperia
Data:
25 Febbraio 2011
Tempo di lettura:
5 min