E' arrivata al sito del Comune una e-mail del presidente del Comitato del Gemellaggio, Giuseppe Perucca, che illustra i primi, intensi, giorni del viaggio del gruppo, formato da 16 buschesi, che prevede un vero e proprio tour del Paese sudamericano con una puntata in Brasile. Partiti da Busca martedì scorso, il loro viaggio prosegue fino a mercoledì 6 aprile.
Ecco il racconto dei primi giorni a Cruz Alta, dove il Comitato del Gemellaggio ha organizzato un'accoglienza davvero molto generosa, dismostrando una grande ospitalità.
Fino ad ora è stato um susseguirsi continuo di eventi, che non ci hanno lasciato un solo minuto libero.
Al nostro atterraggio in Argentina ci siamo subito trasferiti a Cruz Alta, dove siamo rimasti due giorni. Mezz'ora dopo il nostro arrivo nella città gemellata, siamo stati accolti da una cerimonia con circa 500 studenti delle scuole superiori. Dopo gli inni nazionali dei due Paesi, c'è stato un grande spettacolo dedicato all'Italia. E' stata cantata una canzone di Gianna Nannini con una coreografia di ballerine che vestivano i colori delle bandiere argentina e italiana, una recita e delle testimonianze di familiari di desaparecidos.
Subito dopo, in municipio, si è svolta la cerimonia ufficiale con una sessione straordinaria del Consiglio comunale alla quale hanno partecipato almeno 200 persone, con scambio di doni, ufficiali e personali. Noi abbiamo anche consegnato la pergamena inviata dal Sindaco di Busca e portato i saluti e gli auguri dell'amministrazione comunale e di tutti nostri concittadini.... rimasti a casa.
E' poi seguita la cena ufficiale con circa 150 partecipanti, con la cucina tipica argentina e con accompagnamento musicale. Per l’occasione gli amici di Cruz Alta hanno fatto arrivare appositamente da Cordoba un cantante che conosce tutte le canzoni italiane, soprattutto quelle della tradizione storica, come Piemontesina bella, Quel mazzzolin di fiori, eccetera.
La serata è prosegiuta con un famoso tanghero, arrivato da Buenos Aires, che, oltre al repertorio argentino, ha cantato canzoni italiane, come Sole mio.
A fine serata il nostro compagno di viaggio e socio Ana Luigi Claretto ha donato allla signora Gladis Ferroni, presidente del Comitato del Gemellaggio di Cruz Alta, un cappello da Alpino originale, per il museo locale della città. A questo punto dal folto pubblico si è alzato un anziano signore, evidentemente molto emozionato, che ha chiesto di poter scattare una foto con quel cappello con la piuma, spiegando tra le lacrime che suo padre e suo nonno, emigranti piemontesi in Argentina ai primi del 900, gli avevano sempre parlato degli Alpini e del loro strano copricapo, suscitando la sua curiosità, ma che lui non aveva mai avuto la possibilita di vederlo e indossarlo e che avere questa occasione ora era per lui il coronamento di un piccolo grande sogno. Ne seguivano applausi e commozione generale e cominciava, con molta discrezione, la caccia al cappello con la piuma per una foto ricordo: anche diverse distinte signore non rinunciavano, mettendo a repentaglio la loro messa in piega.
Verso le 4 del mattino ora locale (8 italiane) siamo tornati in hotel per dormire un poco.
Il giorno dopo abbiamo visitato la casa della cultura locale, dove ci attendeva uno spettacolo di balli folcroristici della provincia di Cordoba e a ciascuno di noi è stato donato un tagliere in legno con i nostri nomi e cosgnomi incisi e un cestino da viaggio con leccornie locali.
Dopo pranzo siamo partiti per il Brasile, dove abbiamo visitato le cascate di Iguazu. Tutti quanti abbiamo risalito in gommone la scalata delle rapide del Rio Paranà e siamo tornati tutti in buona salute, anche se bagnati fradici, ed ora stiamo tutti bene, puntualissimi e iper attivi .
Saluti a Busca da tutti noi.
Quanta emozione a Cruz Alta per quel cappello da Alpino
Dettagli della notizia
Diario di viaggio della comitiva in visita alla città gemellata in Argentina
Data:
28 Marzo 2011
Tempo di lettura:
3 min