Domani spettacolo benefico al Toselli di Cuneo

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'La penultima cena', con Paolo Cevoli. Incasso alla fondazione Avsi. Prevendita a Busca

Data:

03 Aprile 2011

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3 min

La locandina dello spettacolo di mercoledì 4 maggio al teatro Toselli di Cuneo
La locandina dello spettacolo di mercoledì 4 maggio al teatro Toselli di Cuneo

Domani sera il teatro Toselli di Cuneo ospiterà uno spettacolo con Paolo Cevoli dal titolo "La penultima cena", monologo storico-comico-gastronomico, con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno dei progetti Avsi. I buschesi interessati all'acquisto dei biglietti possono contattare Alberto Aimar al numero di telefono 349.8580516.

La Fondazione Avsi è una organizzazione non governativa, onlus, nata nel 1972 e impegnata con oltre 100 progetti di cooperazione allo sviluppo in 38 paesi del mondo di Africa, America Latina e Caraibi, Est Europa, Medio Oriente, Asia. Opera nei settori dell'educazione, sanità, igiene, cura dell'infanzia in condizioni di disagio, formazione professionale, sviluppo urbano, sicurezza alimentare, agricoltura, ambiente, micro-imprenditorialità, ICT e aiuto umanitario di emergenza.

La Penultima cena
E' un monologo storico-comico-gastronomico. Paolo Cevoli, al suo quarto spettacolo teatrale, veste i panni del cuoco romano Paulus Simplicius Marone. Saltando di palo in frasca e da un fornello all'altro parla di cucina, di religione, di amore, di politica. Una performance teatrale ben oltre le apparizioni cabarettistiche televisive.

La storia
Roma imperiale. Nella cucina di una villa patrizia, Paulus Simplicius Marone sta allestendo un sontuoso banchetto. Mentre farcisce alcuni maialini con albicocche passite e garum, racconta la sua vita avventurosa.
Le umili origini ad Ariminum, l'adozione da parte una famiglia nobile che lo porterà a Roma dove potrà apprendere l'arte culinaria alla scuola di Apicio, il più famoso chef dell'antichità. Al tempo stesso arrotonda le entrate con affari più o meno leciti ideati nel negozio del barbiere Filone, quartier generale di una compagnia variegata di clientes, puttanieri e perditempo.

Tutto fila liscio fino a quando Paulus e soci vengono processati per truffa a causa della vendita di uno afrodisiaco egiziano. In caso di condanna la pena sarebbe la schiavitù e per questo motivo Paulus decide di fuggire nella terra più lontana e desolata dell'impero: la Palestina.

Così il cuoco romagnolo si trova a Cana mentre due sposini celebrano il matrimonio. Per convincerli ad assegnargli l'incarico, propone i suoi servizi sottocosto, magari risparmiando sul vino. Ma accade l'imprevisto. Il miracolo di Gesù. Gli occhi di Paulus si incrociano con quelli del Maestro. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. E da buon romagnolo Paulus ha subito un'idea imprenditoriale: quello lì deve diventare mio socio, logicamente non operativo, mi basta che ci metta l'immagine.

Per giorni segue la comitiva di Gesù e individua la persona giusta che potrebbe permettergli di parlare col Maestro: Giuda. In attesa di contattare il futuro socio, Paulus cerca di trarre profitto nel soddisfare l'appetito della moltitudine che segue il Profeta. Allestisce un chiosco di pani e pesci in attesa che Gesù termini il suo discorso. Quel giorno purtroppo gli affari non vanno tanto bene. Qualcuno distribuisce gratis pani e pesci.

Così Paulus arrabbiato con il suo contatto, chiede a Giuda la possibilità di rifarsi economicamente. Concordano per una cena privata, con un sessanta/settanta invitati, in occasione della Pasqua ebraica. Purtroppo si presentano solo in tredici. Da quel momento tutto va a rotoli.

Gesù viene catturato, Giuda si fa di nebbia. Paulus Simplicius, preso dallo sconforto, decide di tornare a Roma. Meglio schiavo a Roma che libero in questa terra disgraziata. Ma le cose non andranno più come il nostro cuoco romagnolo aveva pensato. Dall'incontro con Gesù, Paulus Simplicius Marone non è più lo stesso. E quando per le strade di Roma ritrova alcuni commensali di quella famosa Ultima Cena...

Paolo Cevoli
Imprenditore e manager nel settore della ristorazione con l'hobby del cabaret. Nel1990-'91 ha una breve parentesi nel mondo dello spettacolo. Si classifica terzo al concorso per nuovi comici "La Zanzara d'Oro". Partecipa al “M Costanzo Show”. Nel 1991 riceve il Premio Satira Politica a Forte dei Marmi.

Dopo dieci anni ritorna a calcare il palcoscenico, pur continuando la sua principale attività professionale. A Zelig interpreta un improbabile assessore romagnolo afasico e confusionario...





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