Asl e Consorzi in difficoltà per i pagamenti

“Asl e Consorzi assistenziali sono alla canna del gas”. La denuncia è del sindaco di Busca e portavoce del Movimento dei sindaci del Piemonte, Luca Gosso, che è intervenuto ieri sera, martedì 10 maggio, al convegno “Quale futuro per l’ospedale di Saluzzo?” organizzato dall’Udc saluzzese al quale ha partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità, Caterina Ferrero.

“L’Asl di Cuneo e, di conseguenza, i Consorzi socio-assistenziali della provincia – ha spiegato – sono in estrema carenza di liquidità: non soltanto mantengono un ormai cronico ritardo sui pagamenti di otto/dieci mesi, ma ha dovuto ricorrere ad una anticipazione bancaria pari a circa 100 milioni di euro, il che significa un ulteriore costo di oneri finanziari, che pesa su bilanci già al limite del collasso. Il deficit di cassa, che peggiora di mese in mese, è di circa 7,5 milioni di euro. Tutto ciò perché sono in estremo ritardo i trasferimenti di risorse da parte della Regione. Per riequilibrare i conti e riportare i pagamenti entro 120 giorni la Regione dovrebbe versare all’Asl almeno 90 milioni di euro di crediti”.

Gosso continua la sua esposizione riferendosi ad una realtà che conosce da vicino: il consorzio cui aderisce il comune di Busca, ossia quello delle Valli Grana e Maira:“A fronte di un bilancio di 3 milioni di euro denuncia crediti per 2 milioni da parte di Asl e Regione. Ed altri enti gestori del Piemonte stanno anche peggio”.

La situazione è drammatica, a ricaduta, anche nella gestione delle case di riposo e per le cooperative che gestiscono i servizi alla persona, che nella sola provincia Granda sono oltre novanta e danno lavoro ad oltre tremila persone: “Si affaccia – precisa ulteriormente il giorno dopo il convegno il sindaco di Busca - il problema del pagamento degli stipendi ai dipendenti delle coop. Situazione tanto più incresciosa in quanto attinente ad un settore sensibile come quello socio-sanitario”

“Per l’Asl 1 – continua Gosso - l’orizzonte appare quanto mai buio anche in considerazione del fatto che l’erogazione mensile della quota regionale è di 42 milioni di euro a fronte di costi pari a quasi 50 milioni”.

“Servono – conclude  - provvedimenti straordinari per evitare il default”.

Durante l’incontro di Saluzzo l’assessore regionale ha risposto a Gosso condividendo le preoccupazioni e spiegando che “sono allo studio soluzioni tecniche per dare un po’ di fiato alle Asl e agli enti gestori”.

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