Occuperà una superficie di 4.200 metri quadrati, a valle dell’attuale impianto in zona Attissano, avrà una capacità per novemila abitanti “equivalenti” (rispetto agli attuali 6.500), sarà costruito in 800 giorni lavorativi a partire dal prossimo autunno e costerà 2.450.000 euro. Le procedure di appalto sono appena state avviate. E’ il nuovo impianto di depurazione di Busca, presentato ieri sera in municipio dal sindaco, Luca Gosso, e dal presidente dell’Azienda cuneese dell’acqua, Livio Quaranta e dal direttore generale dell'azienda, Alessandro Pirola.
Il costo è totalmente a carico dell’Acda, la quale a tal fine ha acceso un mutuo con la Cassa di risparmio di Saluzzo.
“Si tratta – ha spiegato il sindaco – di un’opera attesa ed indispensabile per Busca. Il vecchio impianto, costruito a cominciare dagli anni Settanta, è, infatti, al limite delle sue capacità e l’intervento è ormai urgente. La scelta di aderire all’Acda, che il Comune prese nel 2000, ci ha permette non soltanto di far parte del nuovo acquedotto intercomunale, grazie al quale a Busca oggi beviamo acqua di sorgente, proveniente dalla valle Gesso, di ottima qualità e non più l'acqua proveniente dai pozzi, ma ora anche di usufruire di un investimento notevole che da soli non avremmo la possibilità di sopportare. Possiamo inoltre contare su un professionale apporto anche nell’ordinaria, quotidiana, manutenzione delle acque comunali”.
Il progetto è stato presentato ieri pomeriggio in municipio: ospiti del sindaco, Luca Gosso, il presidente dell'Acda, Livio Quaranta, il direttore generale dell'azienda, Alessandro Pirola, il progettista, Roberto Beltritti, ed i rappresentanti della banca Cr Saluzzo che ha erogato all'Acda il finanziamento per l'intervento, Mario Pavlin, Attilio Castellano e Cristina Banchio della direzione centrale ed il direttore della filiale di Busca, Giuseppe Villosio. Erano inoltre presenti l'assessore all'Ambiente Gianmichele Cismondi ed i consiglieri comunali Beatrice Sartori, Diego Bressi, Fabio Eandi ed Antonella Simondi.
Acda si occupa dell’intero ciclo: acquedotto, fognature, depurazione. “Molti – ha affermato in proposito il presidente Quaranta – sono abituati a pensare all’acquedotto soltanto come all’acqua che esce dalle fontane di casa; il lavoro più dispendioso e difficile deve essere svolto, invece, dopo l’uso. Nella gestione delle fognature e delle acque sporche va una buona parte delle spese dell’azienda. Acda è totalmente pubblica, appartiene ai 69 comuni (pari a 210 mila abitanti equivalenti) che la compartecipano, gestisce un bilancio di 20 milioni euro, dimostrando di aver la capacità di continuare, anche di questi tempi, a fare investimenti per la salvaguardia dell’ambiente e per il miglioramento della qualità dell’offerta a tutti i cittadini”.
Il progetto
Il diretore generale, Alessandro Pirola e Roberto Beltritti, ingegnere dipendente dell’Acda e progettista del nuovo impianto, hanno illustra il progetto: “Busca è servita da una rete fognaria lunga circa 30 km che recapita i reflui a due depuratori posti sulla sponda sinistra del Maira in località Attissano.
L’impianto a monte (Attissano1) accoglie i reflui del centro storico e della zona di espansione in direzione Cuneo; l’impianto a valle (Attissano2) tratta i reflui provenienti dalla zona che si estende in direzione Costigliole.
I due depuratori, costruiti negli anni ‘70 e ‘80, sono oramai insufficienti, sia dal punto di vista idraulico che di trattamento, a causa dell’aumento delle zone collegate e per l’imposizione di nuovi limiti, più restrittivi, sulla qualità delle acque scaricate.
Il progetto comprende la costruzione di un nuovo impianto di depurazione della potenzialità di 9000 “abitanti equivalenti” (un numero che tiene conto non soltanto dei singoli residenti ma anche delle aziende e delle imprese), dimensione che consentirà di accogliere il collegamento di altre zone comunali o extra comunali. L’impianto sarà localizzato in prossimità dell’esistente Attissano 2, sulla sponda sinistra del Maira. Attualmente i due vecchi impianti hanno una potenza pari a circa 6.500 abitanti equivalenti rispetto ai circa 8000 in realtà collegati.
Per allacciare le reti fognarie al nuovo depuratore sarà costruito un chilometro di nuove tubazioni; alla partenza di questi nuovi tratti di condotta è prevista la realizzazione di due scolmatori di piena, attrezzati con speciali dispositivi di grigliatura dei reflui sfiorati, in modo da inviare al depuratore tutto il materiale grossolano contenuto nelle acque di pioggia, evitando di disperderlo nel corso d’acqua.
Il nuovo impianto è composto da una sezione per il trattamento delle acque in arrivo (grigliatura e dissabbiatura), da due vasche rettangolari per il processo biologico depurativo e da due sedimentatori circolari finali.
I fanghi prodotti dal processo di depurazione sono trattati sul posto fino alla disidratazione finale, che li prepara allo smaltimento, prevalentemente in impianti per la produzione di compost.
Oltre alle vasche saranno costruiti quattro edifici per i macchinari, i servizi e la cabina elettrica.
L’impianto sarà completamente telegestito 24 0re su 24 dalla sede di Cuneo, in modo da mantenere il continuo controllo del funzionamento, limitando l’utilizzo di personale sul posto”.
Che cosa è Acda
Acda è partecipata da 69 Comuni dell’arco montano e pedemontano cuneese, dalla valle Tanaro alla valle Po.
Gestisce il ciclo integrale dell’acqua su 1.848 chilometri quadrati, per 210.000 abitanti, con una rete di acquedotto di 4.100 km e una rete fognaria di 1.067 km e 179 depuratori.
L’Azienda gestisce un impianto di depurazione delle acque consortile per 185.000 abitanti a Cuneo, dove convergono le acque reflue di 17 comuni, un impianto consortile a Garessio dove convergono 3 comuni, mentre depuratori di più piccole dimensioni sono sparsi nel territorio a servizio dei singoli comuni in cui Acda gestisce il servizio.
Breve storia
L’Azienda Cuneese Dell’Acqua S.p.A. nacque come “Consorzio per la raccolta e la depurazione delle acque” nel 1976, con i Comuni di Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Roccavione, Robilante, Vernante e Limone Piemonte.
L’attività di raccolta e depurazione delle acque reflue fu realizzata attraverso la costruzione di un impianto di depurazione a Cuneo, nei pressi della confluenza del Fiume Stura e del Torrente Gesso, tutt’ora in funzione.
Nel 1995 il consorzio venne trasformato in azienda speciale. Nel giugno 1999 il nome cambia in "Azienda cuneese dell'acqua" (Acda), a significare l’estensione delle attività a tutto il servizio idrico integrato e nel 2003 si trasforma in società per azioni, vincolando per statuto il possesso delle azioni ai soli Comuni dell’ATO 4 “Cuneese”.
Nel 2000 anche il Comune di Busca decide di entrare in Acda e di affidare ad essa in toto la gestione di acquedotto, depurazione e fognature, come imposto da norme nazionali e regionali, che imponevano la gestione in forma associata. Prima di allora il servizio acquedotto a Busca veniva svolto in forma diretta.
Busca fa parte della zona 2 dell’acquedotto, che comprende anche i Comuni Vignolo, Cervasca, Bernezzo, Caraglio, Dronero, Roccabruna, Villar San Costanzo, Tarantasca, Centallo
Da dove arriva l’acqua
L’acqua naturale viene prelevata dal sottosuolo tramite sorgenti o pozzi, viene avviata nelle condotte e, una volta usata è convogliata, tramite la rete fognaria, ai depuratori dove viene trattata e reimmessa nell’ambiente.
Le sorgenti più importanti sono quelle delle “Grotte del Bandito”, del “Bousset”, delle Strette di Andonno, che si trovano in valle Gesso; altre sorgenti di minore importanza e pozzi trivellati in pianura forniscono l’acqua distribuita ai clienti. In valle Tanaro sono rilevanti le sorgenti di Garessio, Ormea e Ceva.
Avviato l’appalto per il nuovo depuratore della città
Dettagli della notizia
Sarà costruito dall’Acda e telegestito da Cuneo. Cantiere in autunno
Data:
31 Maggio 2011
Tempo di lettura:
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