Il cinema va a teatro al Civico di Busca

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Martedì 14 giugno l’orchestra da camera del Regio Itinerante e la soprano Giovanna Zerilli presentano le più famose ed emozionanti colonne sonore

Data:

07 Giugno 2011

Tempo di lettura:

4 min

Interpreti e personaggi
Interpreti e personaggi

C’era una volta il West, Mission, Colazione da Tiffany, La vita è bella, Schindler’s List, Il postino, Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono il brutto e il cattivo, Pocahontas, ET: la storia del cinema passa anche dalle colonne sonore e, sentendo citare certi titoli non si sa se sovvenga prima il volto di un attore o l’aria di un tema musicale.

Il cinema va a teatro martedì 14 giugno al Civico di Busca dove l’orchestra da camera del Regio Itinerante e la soprano Giovanna Zerilli faranno rivivere le più emozionanti partiture che hanno fatto da colonna sonora alla storia del cinema, da Ennio Morricone a John Williams a Henry Mancini.

L’appuntamento è alle ore 21,15 e l’ingresso è libero grazie all’organizzazione dell’associazione culturale Amici della Musica, in collaborazione con la Città di Busca assessorato alla Cultura, e i contributi di Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Sedamyl.

Busca si onora – affermano l’assessore comunale alla Cultura, Marco Gallo, e il presidente dell’associazione, Antonello Lerda – di ricevere un’altra volta sul palco del suo teatro-bomboniera gli artisti del Regio, nelle corposa formazione dell’orchestra da camera, accompagnata da una famosa soprano, per la presentazione di uno spettacolo di sicura emozione. Lo offriamo con gioia al pubblico buschese e agli amici che spesso giungono da fuori per le nostre proposte”.

C’era una volta… il Cinema
Giovanna Zerilli soprano 

Alessio Murgia violino
Enrico Luxardo violino
Alessandro Cipolletta viola
Relja Lukic violoncello
Atos Canestrelli contrabbasso
Luigi Finetto oboe
Luigi Picatto clarinetto
Fabrizio Dindo corno
Evandro Merisio corno
Ranieri Paluselli percussioni

Il programma
Leonard Bernstein, Ennio Morricone, Henry Mancini, John Williams, Bruce Broughton e altri; arrangiamenti di Alessio Murgia

Un commento allo spettacolo del critico e scrittore Domenico De Gaetano
Il fascino del grande cinema è di dare vita alle nostre emozioni. E sono sempre emozioni accompagnate da musica. Che si tratti di canzonette pop o di grandi partiture orchestrali, la musica ha il potere di far rivivere gli sguardi, le parole e le atmosfere del grande schermo anche dopo che la luce della sala cinematografica si è accesa. È la sua forza evocatrice che, in molti casi, si rinnova anche quando si riascoltano le colonne sonore nel buio di una sala da concerto, senza le immagini di accompagnamento.

“La maggior parte di questi temi si riconosce sin dalle prime note. La romantica canzone Moon River di Henry Mancini, che contrappunta la commedia sofisticata Colazione da Tiffany di Blake Edwards, è la quintessenza delle sonorità ricercate e suadenti degli Anni 60. Alcuni motivi musicali hanno un sapore più mediterraneo, come la colonna sonora da Oscar firmata da Luis Bacalov per Il postino di Massimo Troisi o la partitura di Nicola Piovani per La vita è bella di Roberto Benigni. Altri ci riportano tra duelli eroici e storie d’amore impossibili, come il divertente motivo di Alan Menken per le avventure dell’eroina Pocahontas nel cartone animato firmato Disney.

“Un posto a parte meritano due autentici mostri sacri dell’Olimpo delle musiche per film: l’americano John Williams e l’italiano Ennio Morricone.

“Williams è il grande erede della tradizione hollywoodiana neo-romantica e nelle sue partiture orchestrali si sente in maniera più scoperta il debito nei confronti delle sinfonie di Mahler e Strauss e del repertorio operistico del XIX secolo. Ne sono splendidi esempi due tra le numerose colonne sonore nate grazie al sodalizio artistico con Steven Spielberg: lo scoppiettante tema per la favola dell’extraterrestre più simpatico della celluloide, E.T., e lo struggente motivo per archi di Schindler’s List, capace di restituirci lo spirito tragico ed elegiaco con un assolo di violino che da solo vale tutto il film, tanto da meritare l’Oscar nel 1994.

“Morricone è uno dei pochi compositori italiani a oltrepassare i confini nazionali per il suo talento e la sua forte personalità. Le sue musiche per gli spaghetti western di Sergio Leone, Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono il brutto e il cattivo e C’era una volta il West, così come per l’epico Mission di Roland Joffé, sono prese a modello dalle nuove generazioni di musicisti per l’originalità e la versatilità dell’invenzione musicale.

“Naturalmente, larga parte del repertorio classico è entrato stabilmente a far parte dell’universo cinematografico, visto che molti registi hanno preso in prestito i capolavori di Bach, Mozart, Beethoven o Rossini per impreziosire i propri film, che si tratti delle leggere commedie hollywoodiane o delle provocatorie invenzioni degli autori europei.

“È un viaggio nella musica cinematografica che gli artisti del Teatro Regio riescono a rendere sempre toccante e coinvolgente, arricchendo di volta in volta il programma di brani indimenticabili tratti da colonne sonore di film celebri, che si tratti di arrangiamenti fedeli o di libere interpretazioni. Una delle rare occasioni per ascoltare la magia del cinema in una sala da concerto”.

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