Dal 2010 al 2014 al Comune di Busca arriverà il 54% in meno di soldi dallo Stato, passando da 1.714.000 euro a 792.000 euro di trasferimenti. La stima è del Movimento dei Sindaci che ha elaborato i dati del ministero dell'Interno e della Fondazione Ifel (Istituto per la finanza e l’economia locale dell’Associazione nazionale Comuni italiani).
Il Movimento
Il Movimento, dopo quasi due anni di attività spontanea, si è costituito con uno statuto la scorsa settimana, ottenendo l’adesione ufficiale di una quarantina di Comuni. Era stato promosso da Alberto Valmaggia, sindaco di Cuneo, Luca Gosso, sindaco di Busca, Pier Paolo Varrone, sindaco di Borgo San Dalmazzo, Antonio Panero, sindaco di Centallo. E’ stato eletto portavoce il sindaco Gosso, vice (per rappresentare i piccoli comuni) Marco Frigerio, sindaco di Pietraporzio, e segretario Mario Giuliano, sindaco di Boves.
“Ora abbiamo uno statuto, il più snello possibile – spiega il portavoce Gosso -, ma non cambia la sostanza di ciò che siamo: la voce vera dei sindaci, sciolti da ogni schieramento, uniti nell’unico interesse delle comunità dalle quali siamo stati eletti. Era necessario un minimo di formalità, dal momento che le adesioni stanno arrivando in numero proporzionale all’aumento delle stangate da parte delle ultime leggi Finanziarie dello Stato. Non vogliamo costituire un nuovo sindacato – tiene a sottolineare il sindaco di Busca - . In realtà restiamo un gruppo di lavoro che fa da stimolo all’Anci e agli altri enti territoriali. Siamo nati con la proposta del 20% dell’Irpef ai Comuni, e cammin facendo ci siamo confrontati con il federalismo e varie problematiche del territorio: montagna, sociale, rifiuti. Siamo stati ricevuti in Regione Piemonte e in Provincia di Cuneo nel merito di questioni come la sopravvivenza dei consorzi socio-assistenziali e i canoni rivieraschi. Le adesioni sono gratuite e si danno con una semplice e mail inviata a info@sindacidelpiemonte.it . Le porte sono aperte a tutti. Gratuito il nostro tempo dedicato al Movimento. Vogliamo rimanere liberi da condizionamenti sia di tipo politico sia di ordine finanziario. La sede sarà nel municipio di Cuneo, grazie alla disponibilità di Alberto Valmaggia”.
La nuova manovra
Circa la nuova manovra, il Movimento continua la sua denuncia, insistendo in particolare su un fatto: “L’Italia – dicono i Sindaci - ha bisogno di farla finita con gli sprechi del denaro pubblico e di rilanciare gli investimenti. Ma i due obiettivi non si potranno certo raggiungere con le manovre economico-finanziarie che negli ultimi due anni hanno ridotto di 22 miliardi gli stanziamenti a favore degli enti locali, con 7 miliardi in meno per i comuni. In questo modo si ottiene non soltanto il crollo degli investimenti, con la conseguenza di mettere a rischio i posti di lavoro, ma soprattutto si penalizzano i servizi alla persona, e, per essere più concreti, alle persone in difficoltà, colpendo i settori più delicati della società”.
Inoltre la Finanziaria in vista, secondo il Movimento, pone una pietra tombale sul federalismo: “Noi – afferma ancora Gosso – siamo sempre stati scettici sulla sua realizzazione, ma dopo l’annunciato taglio del 36% del fondo di riequilibrio, ormai siamo alla farsa. Speriamo che, pure nella necessità contingente di approvare al più presto la legge, siano recepite poche ma sostanziali modifiche soprattutto circa una migliore distribuzione dei sacrifici”.
Per rendere l’idea, il Movimento ha stilato la simulazione di quanto potrebbe avvenire se la finanziaria fosse approvata con i tagli di 3 miliardi per i comuni nel 2013 e 2014 (1 sul 2013 e 2 sul 2014). La situazione risulta drammatica per i comuni con più di 5000 abitanti, che hanno già subito tagli per 4 miliardi nel 2011/2012.
Incertezza
Nel raffronto tra i trasferimenti del 2010 e quelli ipotizzati nel 2014 si segnalano diminuzioni che arrivano fino al 60%. Anche se i conteggi sono indicativi e suscettibili di variazioni, danno l’idea della mannaia che ha colpito gli enti locali senza differenze tra comuni virtuosi e spreconi.
“E’ incredibile anche – conclude Gosso – che a tutt’oggi non siano ancora certi i trasferimenti per il 2011 e, cosa mai capitata prima nella storia d’Italia, i termini di presentazione dei bilanci comunali sono stati differiti dal 30 aprile al 31 agosto. D’altronde è stato versato soltanto il 30% delle ipotizzate competenze ai comuni e le piccole realtà devono ricorrere alle anticipazione di cassa”.
Nota alla tabella
I dati riferiti al 2011 sono tratti della Fondazione Ifel (Istituto per la finanza e l’economia locale dell’Associazione nazionale Comuni italiani), perché il ministero degli Interni non li ha ancora ufficializzati. Del resto, per la prima volta nella storia, la scadenza dell’approvazione dei bilanci degli enti pubblici è stata prorogata dal 31 dicembre al 31 agosto. Nel conteggio manca la parte marginale dei trasferimenti denominata“sviluppo investimenti". I comuni presi in esame sono i primi 40 che hanno aderito al Movimento
Tagli senza fine
Dettagli della notizia
Per Busca il 54% in meno di trasferimenti dallo Stato in quattro anni
Data:
13 Luglio 2011
Tempo di lettura:
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