Inaugurata la via dedicata ad Enrico Bafile

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Fu sindaco dal 1953 al 1957

Data:

14 Luglio 2011

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La nipote di Enrico Bafile, Maria, scopre la targa intitolata al nonno
La nipote di Enrico Bafile, Maria, scopre la targa intitolata al nonno

E' stata inaugurata ieri, nel giorno scelto dalla nipote Maria, 13 luglio sant'Enrico, la targa che indica la via intitolata ad Enrico Bafile, sindaco della città dal 1953 al 1957. 

Si tratta della strada che collega viale Strasburgo a piazza Regina Margherita e che costeggia un lato di piazza Fratelli Mariano, di fronte agli ambulatori Asl. 

La  decisione di intitolare una strada al sindaco era stata presa dalla Giunta comunale nello scorso mese, accogliendo una propsota del  consiliare Mario Berardo.

"Con questa dedica il Comune - spiega il sindaco Luca Gosso -  rende onore ad un sindaco che si dedicò alla nostra città con affetto, partecipazione e lungimiranza, seppure non nativo di qui. Nello stesso tempo non dimentichiamo tutti i sindaci del dopoguerra che hanno contribuito a trasformare Busca da piccolo centro rurale all'ottava città della provincia: Costanzo Bonelli, Luigi Massucco, Alberto Mobilia, Enrico Bafile, Giovanni Cismondi, Bernardino Aimar, Dario Bono, Teresio Delfino e Angelo Rosso".  

Enrico Bafile 
era nato all’Aquila nel 1880. Entrato in Magistratura, arrivò a Busca come pretore nel 1909. Qui conobbe e sposò Elisa Ferreri dalla quale ebbe sei figli: la famiglia visse nella villa, che prese il nome di Elisa, costruita ad inizio Ottocento sul luogo dove, dal 1490, sorgeva il convento francescano di Santa Maria degli Angeli.

Quando fu chiusa la Pretura di Busca, nel 1923, fu nominato Consigliere di Corte d’Appello a Bologna e poi a Torino, dove terminò la carriera nei primi anni Cinquanta con l’incarico di Consigliere di Corte di Cassazione.

Divenne poi sindaco per il Partito della Democrazia Cristiana. Fra le opere che vennero impostate durante il suo mandato: il piano regolatore, l’acquedotto, il convegno storico del 1956, il parco Francotto, l’allestimento di nuovi viali e giardini. Europeista convinto, sua fu la proposta di intitolare alcune vie del centro città a Strasburgo, Nazioni Unite e Fraternità Umana. 

Morì nel 1961 nella sua casa di Busca, Villa Elisa.

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